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"Izmena" di Kirill Serebrennikov

29 agosto 2012 Recensioni 0 Commenti
Izmena

Inedito in Italia – Spezzato

Una donna scopre che il marito la tradisce con una donna sposata, il cui consorte è un paziente del suo studio medico. Decide quindi di rivelargli il segreto, e per convincerlo gli mostra i luoghi e i modi in cui i loro compagni consumano l’inganno. Ma il dolore si trasforma in sofferta attrazione…


Dejan Lilic e Franziska Petri in IzmenaLui, lei, e rispettivi consorti. L’asciutta linea narrativa che scorre attraverso Izmena è la medesima su cui si basano tanti character study di stampo relazionale come, per restare in zona Lido, il francese Happy Few di Venezia67. Questo Betrayal, però, mette in chiaro fin dalla seconda sequenza l’intenzione di muoversi su registri diversi, surreali quando non direttamente espressionisti. Subito dopo il primo incontro, in cui la dottoressa confessa al paziente l’infedeltà reciproca delle loro metà, il regista riverbera l’impatto emotivo della notizia con un’esplosione di violenza stradale, corpi zombificati dispersi in un ralenti glaciale, in un luogo deserto e anonimo che somiglia più a un acquario di cemento che a una città.

Franziska Petri in IzmenaPiuttosto che inseguire il dramma degli avvenimenti, Serebrennikov preferisce scavarli e proiettarne l’essenza negli ambienti che i due protagonisti esplorano con riluttanza, ora alla ricerca di prove del tradimento subìto, ora negli scampoli di vita familiare fasulla che rimangono. La fotografia di Oleg Lukichev instaura un clima di minaccia costante, prima terrena, poi addirittura apocalittica, impreziosendo il freddo dipanarsi della trama e la nascita di un rapporto dolorosamente inevitabile.

Dejan Lilic in IzmenaLo schivo Serebrennikov, noto in Italia soprattutto per l’exploit di Playing the Victim al Festival di Roma del 2006, ha spesso mostrato un’inclinazione per l’assurdo, oltre all’incapacità di ancorare al suolo le sue storie. Il gioco gli riesce stavolta per metà, con una prima parte di film sicuramente ostica, spigolosa come il profilo altero e perfetto della sua protagonista femminile, ma di certo matura e affascinante nel matrimonio di stile e narrazione. I due personaggi centrali, interpretati entrambi da attori stranieri, trovano ammirevole spessore nel patimento e nell’alienazione.
Le conseguenze di tanta sofferenza giungono però implacabili, privando la storia di un baricentro e lasciando spazio a una “coda” enigmaticamente vuota. È qui che Izmena perde l’equilibrio, dimostrando come l’assurdo risulti molto meno intrigante se privato di oscura inquietudine.


La locandina internazionale di IzmenaTitolo: Izmena
Regia: Kirill Serebrennikov
Sceneggiatura: Natalia Nazarova, Kirill Serebrennikov
Fotografia: Oleg Lukichev
Interpreti: Franziska Petri, Dejan Lilic, Albina Dzhanabayeva, Andrei Shchetinin, Arturs Skrastins, Guna Zarina
Nazionalità: Russia, 2012
Durata: 1h. 55′


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