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John Wick - Capitolo 2 di Chad Stahelski

8 maggio 2018 Recensioni 1 Commento
John Wick - Capitolo 2

Eagle Pictures, 16 Marzo 2017 – Annaspante

Recuperata la propria auto, John Wick è costretto a tornare al lavoro a causa di un “pegno” che lo vincola. Gli tocca quindi recarsi a Roma e uccidere una donna evitando il suo servizio di sicurezza. Una volta compiuta la missione, però, cominciano nuovi guai…


La vendetta è un tema che funziona sempre molto bene, al cinema. Non ha bisogno di grandi spiegazioni: qualcuno subisce un torto e fa di tutto per vendicarsi. Titoli di coda, fine. Il primo John Wick si basava su questo canovaccio e funzionava benissimo. Questo secondo cerca, invece, di costruire un universo attorno al personaggio (necessaria preparazione per il terzo film in arrivo) e purtroppo sotto questo aspetto fallisce. Mentre nel primo film la trama era lineare e semplice, qui le cose si complicano, i personaggi si accumulano, la storia si ingarbuglia, rendendo la pellicola più pesante da seguire e meno divertente.
Tuttavia, ci sono almeno due note positive che vale la pena sottolineare. La prima sono le scene d’azione: funzionano tutte, dalla prima – lunga – sequenza in auto alla sparatoria nei sotterranei di Roma, al finale tra gli specchi. La seconda nota positiva è l’estetica, non tanto quella legata all’hotel e alle sue diavolerie o alle scene d’azione, quanto proprio al look di alcune scene, che impressionano per l’utilizzo di luci e colori. La scena dell’omicidio di Claudia Gerini e la sparatoria nell’algida stazione della metropolitana spiccano su tutte, ma in generale è evidente che il regista ha fatto una scelta precisa in questo senso, vincendo la sfida. Va da sé che in un film diretto da un ex-stuntman, le scene d’azione siano preponderanti e tutte efficaci e tese, chiare e semplici da seguire, senza mai confondere lo spettatore. Su questo aspetto il film punta molto, mettendo in scena sequenze complesse con decine e decine di morti, senza però mai perdere il bandolo della matassa.

Sebbene abbia molte qualità, John Wick 2 ha qualcosa che non funziona. Principalmente, la colpa è della trama, che dal già citato omicidio inizia ad annaspare, cercando motivazioni e situazioni nuove per arrivare al gran finale. Ma ci sono anche altri elementi che rendono questo secondo capitolo meno interessante del precedente. C’è una costante e pervasiva sensazione di già visto: l’inizio che parte da una storia che nulla ha a che vedere con quello che accadrà dopo sembra arrivare da 007, gli abiti che fermano le pallottole sembrano presi da Kingsman mentre – naturalmente – l’eroe che si batte solo contro il mondo è stato visto così tante volte che nemmeno ci si fa più caso. Purtroppo va ascritta alle cose che non funzionano anche la recitazione di Riccardo Scamarcio, che è un cattivo debole e poco convincente.

Ma – diciamo la verità – John Wick non si guarda per la qualità della recitazione o per cercare un elemento di novità nel genere action. Non è certo un film da ascrivere al circuito autoriale. Si guarda per le sparatorie, le scene d’azione e per contare i morti ammazzati. E su questo, effettivamente, il film funziona. Per quanto il nostro eroe sia costantemente in pericolo, sappiamo bene che alla fine lui risulterà vincente lasciando dietro di sé una lunga scia di sangue. Le scelte di Chad Stahelski, in ogni caso, si sono rivelate vincenti, dato che il film è stato un successo al botteghino e nel finale è molto chiaro che la storia non è finita qui.


La locandinaTitolo: John Wick – Capitolo 2 (John Wick: Chapter 2)
Regia: Chad Stahelski
Sceneggiatura: Derek Kolstad
Fotografia: Dan Laustsen
Interpreti: Keanu Reeves, Riccardo Scamarcio, Ian McShane, Ruby Rose, Common, Claudia Gerini, Lance Reddick, Laurence Fishburne, Tobias Segal, John Leguizamo, Bridget Moynahan, Thomas Sadoski, Erik Frandsen, David Patrick Kelly, Perry Yung
Nazionalità: USA – Hong Kong, 2017
Durata: 2h. 02′


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Attualmente c'è 1 commento a questo articolo:

  1. Donato ha detto:

    Guardarlo è stato un errore. Il primo mi era piaciuto, mentre questo mi è risultato veramente insopportabile.
    Ma come si fa a dire che le scene d’azione funzionano? La voglia di alzare l’asticella rispetto al primo episodio gli ha fatto perdere il senso della misura. Il risultato è un film demente, pieno zeppo di scene d’azione così esagerate e inverosimili da risultare prive di qualsiasi barlume di credibilità e di situazioni ripetitive fino alla nausea. Per quanto mi riguarda, la noia l’ha fatta da padrona dall’inizio alla fine, tanto che a un certo punto, mentre il nostro eroe ammazzava per la terza o quarta volta diecine di killer, lasciando una scia di cadaveri lunga chilometri, ho distolto lo sguardo dallo schermo e ho iniziato a tagliarmi le unghie delle mani, in attesa che si finisse di sparare. Giuro che due o tre scene mi sono suonate così stupide, ma così stupide, da sforare nell’umorismo involontario e nel ridicolo e tra queste c’è proprio la scena nell’algida stazione della metropolitana che hai lodato nella recensione.
    Diciamo le cose come stanno, questo non è un film, ma una sottospecie di videoclip che dura due ore. Ti rendi conto? DUE ORE!!!! Altro che semaforo giallo, questo meritava il teschio…

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