"La promessa dell'assassino" di David Cronenberg

Eagle Pictures, 14 Dicembre 2007 – Forzato
Una ragazzina di 14 anni arriva in fin di vita in un ospedale di Londra. I medici riescono a salvare la bambina che porta in grembo ma non la madre. Anna, una delle infermiere, prende il diario della giovane e si mette in cerca di qualcuno che lo traduca dal russo per riuscire a rintracciare la famiglia della ragazza…
Acclamato da più parti come il seguito di Cronenberg al suo ritorno sul set con A History of Violence, La promessa dell’assassino è in realtà più correttamente il seguito di Steven Knight alla sua sceneggiatura d’esordio, Piccoli affari sporchi. Knight – che è anche l’inventore di Chi vuol essere milionario – torna infatti a indagare i crimini e i criminali che si nascondono nella multietnica Londra. Certo la comunità qui rappresentata non ha molti punti in comune con quella del film di Stephen Frears, ma è chiaramente un’altra pennellata nel ritratto che lo scrittore di Birmingham sta facendo del sottobosco della Capitale inglese. Non a caso, è stata la BBC a commissionare il lavoro.
Da parte sua, Cronenberg cerca di evitare che il racconto risulti statico e di sfruttare al meglio Viggo Mortensen e Vincent Cassel – che non sono certo i mafiosi russi più credibili della storia del cinema. Il regista canadese, però, cede più di una volta al suo amore per il sangue, e se in alcuni casi quest’esagerazione colpisce nel segno, in almeno un’occasione ottiene effetti ridicoli. Non è comunque colpa della regia se il film non decolla: i personaggi appaiono stereotipati e le situazioni prevedibili, le forzature nello script sono tante e tutta la parte finale – che si basa su un ribaltamento piuttosto assurdo e del tutto inutile – non convince per nulla. Difficilmente questa storia potrà interessare molta gente, ma il risultato può anche piacere. Da qui a restarne entusiasti e parlare di un gran film, però…
Titolo: La promessa dell’assassino (Eastern Promises)
Regia: David Cronenberg
Sceneggiatura: Steven Knight
Fotografia: Peter Suschitzky
Interpreti: Viggo Mortensen, Naomi Watts, Vincent Cassel, Armin Mueller-Stahl, Sinéad Cusack, Jerzy Skolimowski, Sarah-Jeanne Labrosse, Olegar Fedoro, Josef Altin, Mina E. Mina, Aleksandar Mikic, Raza Jaffrey, Shannon-Fleur Roux
Nazionalità: Regno Unito – Canada – USA, 2007
Durata: 1h. 40′
Al contrario io ho apprezzato il film SOLO per la regia di mestiere che ha saputo guidare lo script egregiamente, infatti la noia non è mai venuta fuori. La sceneggiatura però sinceramente non lo trovata così superficiale anzi (a parte qualche scena cara alla filmografia di Croneberg) mi è parsa abbastanza buona.
Le prestazioni degli attori le ho trovate buone, forse Mortensen un pò sottotono e Cassel un pò sopra le righe (ma io penso che il regista li abbia detto di fare così).
Comunque mi pare di ricordare che mi era piaciuto di più A History Of Violence.
A te Alberto? Quali film di David mi consigli assolutamente di vedere?
Ti dico subito che ho adorato La Mosca fin dalla sua prima visione ma che anche il seguito mi è molto piaciuto.
A history of violence è veramente un bellissimo thriller.
mortensen ha ricevuto la nomina agli oscar per quelo.
Mah, neanche “History of Violence” m’è piaciuto gran che. Io Cronenberg lo prendo sempre e comunque fino a “Inseparabili” compreso, poi basta. Però mi rendo conto che il Cronenberg degli esordi può non piacere, sia per le tematiche che per lo stile.