Legion di Scott Stewart
Sony, 12 Marzo 2010 – Banale
L’ultima volta che Dio perse fiducia nell’uomo, mandò il diluvio. Questa volta, ha mandato sulla Terra un esercito di angeli con il compito di sterminare il genere umano. Ma l’Arcangelo Michele si ribella e decide di salvare il nascituro che rappresenta l’unica speranza di salvezza dell’umanità…
Sarebbe bello che Paul Bettany riuscisse a trovare con maggiore regolarità ruoli e film degni del suo talento, invece l’attore londinese continua a lavorare ad Hollywood con grande continuità ma probabilmente poca soddisfazione dal punto di vista artistico, costretto spesso in film di basso spessore e quasi sempre in ruoli poco interessanti. L’Arcangelo Michele di questo Legion non fa eccezione, trattandosi di un film non esattamente con le stimmate del blockbuster, e che non lo circonda certo di attori con la voglia o la capacità di recitare.
Opera prima di un esperto di effetti speciali, che ha anche scritto la sceneggiatura con uno che solitamente lavora come montatore, Legion presenta molte scene e concetti che paiono presi di peso da altre pellicole – da Terminator a Guerre Stellari passando per Distretto 13 – e ha una smaccata morale religiosa e sociale che può infastidire più d’uno, ma esibisce soprattutto uno script banale e una realizzazione tecnica mediocre.
Se la regia non brilla per originalità, visto il background di Stewart era quantomeno lecito attendersi degli effetti speciali di buon livello. Invece, le animazioni digitali sembrano abbastanza dozzinali e la piatta fotografia non aiuta certo lo spettatore a sopportarle. In più, il combattimento tra Michael e Gabriel è quanto di peggio si possa immaginare per coreografia e regia. Solo il buon ritmo e qualche battuta spiritosa ben riuscita riescono a evitare che il film sia insopportabile, ma non abbastanza per salvarlo. Eppure, il discreto successo di pubblico ha convinto la Sony a dare una seconda chance registica a Stewart – l’adattamento di un fumetto coreano nuovamente con sottotesto religioso – però non c’era proprio alcun motivo per cui Paul Bettany dovesse accettare il ruolo di protagonista.
Titolo: Legion (Id.)
Regia: Scott Stewart
Sceneggiatura: Peter Schink, Scott Stewart
Fotografia: John Lindley
Interpreti: Paul Bettany, Dennis Quaid, Lucas Black, Tyrese Gibson, Adrianne Palicki, Charles S. Dutton, Kevin Durand, Jon Tenney, Willa Holland, Kate Walsh, Jeanette Miller, Cameron Harlow, Doug Jones, Josh Stamberg, Yancey Arias
Nazionalità: USA, 2010
Durata: 1h. 40′
Letta la trama, mi pare delirante come idea.
Fosse solo l’idea… Però qualcosina di più mi aspettavo.
Mi viene quasi la voglia di vederlo per giudicare meglio, ma non ho tempo e poi, come spesso capita in seguito alle tue recensioni, spendero’ meglio la paghetta settimanale.
Non andate a vederlo il film se cosi si puo chiamare piu brutto del mondo!!!
Concordo con tutto quello che hai scritto Alberto.
La noia regna sovrana. Clichè a iosa e attori indecenti.
Tamarrata mai vista, anche di più di Blade Trinity (lì però almeno c’era divertimento).
Una considerazione: il discorso che fa la protagonista all’inizio lo ripete anche alla fine, affermando che Dio era stanco di tutte queste stronzate, il fatto di ripeterlo alla fine mi ha fatto pensare che il regista stesso ci abbia detto “Avete appena visto una di queste stronzate!”
Più che altro volevo evidenziare la banalità dei commenti. Legion non è un capolavoro, ma è un discreto film con buon ritmo ed un buon cast (Dennis Quaid è un vero attore…); la sceneggiatura è lineare e la messa in scena funziona. Per un film low budget (gli effetti speciali costano…) sull’apocalisse, mi sembra abbiano anche scelto la location perfetta (una stazione di servizio sperduta nel deserto), efficace a rendere l’idea di smarrimento e isolamento sulla quale si regge l’intera storia. Che c’entrano, poi, Terminator e Guerre Stellari dovreste davvero spiegarmelo (giusto la citazione di Distretto 13 potrebbe starci..). Fate meno i “saputelli” e giudicate un film per ciò che è veramente: Legion è una pellicola di puro e semplice intrattenimento, senza alcun messaggio sociale o religioso (che giusto un integralista, ateo o credente, potrebbe vederci). Saluti
Alberto, il film non me lo ricordo a sufficienza da poter dire cosa fosse una chiara citazioni da “Guerre Stellari”, ma non ti sembra che l’idea di qualcuno che arriva sulla Terra per uccidere la mamma di un bambino non ancora nato sia quantomeno debitrice al film di Cameron?
Poi, a parte che sberutcciare le opinioni degli altri come hai fatto tu non è certo il modo migliore per sostenere le proprie, il film racconta la venuta del secondo redentore che salverà il mondo e finisce con il protagonista che chiede all’Arcangelo Michele “e adesso cosa dobbiamo fare?” e l’Arcangelo che risponde “credere in Dio”. Tutta la storia si basa proprio sul concetto di credere alla volontà del Signore, anche se non siamo in grado di afferrarne le ragioni , cosa ci doveva essere d’altro per rendere più evidente la morale religiosa? E poi i personaggi fanno di continuo discorsi su quanto la vita faccia schifo, possibile che non ti sia sembrato un commento sociale? Non capisco, i film di Ronald Emmerich e Michael Bay sono puro intrattenimento, questo mi sembra decisamente più pretenzioso.
Ma comunque non sono cose che mi hanno infastidito, e spero che in questo senso la mia recensione non dia l’impressione sbagliata. Il film ha ben altri difetti che la pretenziosità, in particolare la brutta regia, i pessimi effetti speciali (il budget non è una scusante: c’è modo e modo di spendere i soldi) e e gli attori davvero scarsi (a parte Bettany e in misura minore Quaid).
Questo film è terribile non perché faccia paura ma perché da una trama come quella che mi si è presentata davanti mi aspettavo veramente di meglio.
Alberto, sarei interessato a vedere un altro horror a sfondo religioso “Stigmate” con Jonatahn Price. Lo hai visto?
No, e dopo aver visto il remake di “Fog” dello stesso regista direi che non ho proprio voglia di vederlo.
I actually enjoyed this movie which perhaps makes me simple minded but not simpleton,but I guess it was because the vast array of guns,riffles and such since I am a firm believer that a good weapon is a great equalizer and no zombie or demon can stand to a good shooter,other than that the acting was terrible lousy,the story line if there was one it was so loose and the characters were so shallow…but oh well great guns…any movie with big guns is ok as long as the story is entertaining and this one is in a shallow kind of way…bueno es todo lo que tengo que decir..quiero aprender italiano por eso estoy aqui amo a Italia.
Me gusto esta pelicula por su simplicidad y por no tratar de ser mas que eso,muchas pistolas y rifles,mal actuaciones pero es todo parte de la simplicidad,la historia es pobre y superficial pero que caray..monica socci te amo..te extrano..mia bambina mia bambolina..recomiendo esta pelicula a alguien que quiera accion y simplicidad,mas que eso te va a decepcionar…ok adios.
Juan, the big guns are actually the only good things in the movie, but I think there are a lot of other movies with even bigger guns than this one. Glad you’ve enjoyed, anyway.
Anche “Priest” è la stessa baracconata di “Legion”, il livello non si è alzato.
Carine solo le musiche di Christopher Young.
Sconsigliato.