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"L'incredibile Hulk" di Louis Leterrier

23 giugno 2008 Recensioni 18 Commenti

Universal, 18 Giugno 2008 – Potente

Per sfuggire ai militari, che vorrebbero riprodurne i poteri, il dottor Bruce Banner si è rifugiato in Brasile per cercare una cura che possa liberarlo dal mostro che è in lui. Si trova però costretto suo malgrado ad appoggiarsi a Hulk per fronteggiare una nuova creatura distruttrice: Abominio…


L'incredibile HulkA cinque anni di distanza dall’Hulk di Ang Lee, mai fino in fondo apprezzato (chissà quanto giustamente) da pubblico e critica, la Marvel (in collaborazione con la Universal) produce quello che idealmente vuole esserne il sequel ma che in fin dei conti assomiglia di più a una seconda versione cinematografica, non a caso più commerciale e meno ricercata rispetto alla precedente, della genesi e delle successive gesta del mostro verde. Una versione che prova ad avvicinarsi con maggiore decisione al fumetto d’origine e che strizza l’occhio all’omonima serie televisiva di fine anni ’70 (si noti il cameo di Lou Ferrigno, che peraltro era apparso fugacemente anche in Hulk, e quello – ovviamente indiretto – di Bill Bixby).

Tim Roth in una scena di L'incredibile HulkSe Hulk era un ibrido fra l’action-movie e il dramma intimista, L’incredibile Hulk è un film d’azione da bere tutto d’un fiato. Un prodotto che sicuramente si avvicina più del predecessore ai gusti e alle esigenze del pubblico giovane e giovanissimo, ma è anche e soprattutto un’opera complessivamente valida e funzionale, ancorché non eccezionale. Così com’era accaduto con il prototipo, anche questa volta la pellicola è dotata di un prologo particolarmente efficace e ben strutturato, che racconta (riassume) per mano di un montaggio estremamente serrato la “nascita” del mostro e l’immediata necessità di Bruce Banner di guardarsi non solo da ciò che “vive” dentro di lui ma anche dal persecutorio Generale Ross, sino ad un’inevitabile fuga. Pochi metri di pellicola che ci preparano adeguatamente a rapportarci, entro una manciata di minuti, con quella che è la base tematica del film, ossia la ricerca da parte di Banner di una cura che metta fine alle sue estenuanti metamorfosi, dandogli così la possibilità di rimpadronirsi della sua vita di un tempo.

Edward Norton in L'incredibile HulkDietro la macchina da presa abbiamo questa volta il francese Louis Leterrier (Transporter: Extreme), che dimostra di saper imprimere ritmo, vivacità e la giusta dose di estro visivo alla narrazione, nonostante si senta la mancanza di un filo di suspense in più al momento giusto (ma i tagli imposti dalla produzione potrebbero aver influito). E se la prima apparizione di Hulk è ben costruita e rappresenta sicuramente la miglior sequenza del film, in un paio di altri frangenti siamo dalle parti del ridicolo involontario, ancorché perdonabile in prodotti di questo tipo. L’Hulk digitale (e successivamente Abominio) è apprezzabile, e la fotografia di Peter Menzies Jr lo aiuta a integrarsi in modo convincente con gli scenari reali e gli attori in carne ed ossa (meglio di quanto non fosse accaduto con la “creatura” di Ang Lee).

Liv Tyler e William Hurt in L'incredibile HulkGli interpreti si rivelano tutti all’altezza del loro compito, e in mezzo a loro il bravo Edward Norton si dimostra sicuramente più adatto al ruolo di protagonista rispetto al suo predecessore Eric Bana. In più, Norton ha il “merito” di regalarci, per la gioia dei nostalgici dell’Incredibile Hulk televisivo a cavallo tra gli anni ’70 e ’80, due occhi verdi in stile Bill Bixby sbarrati nella penombra.


La locandina statunitense de L'incredibile HulkTitolo: L’incredibile Hulk (The Incredible Hulk)
Regia: Louis Leterrier
Sceneggiatura: Zak Penn
Fotografia: Peter Menzies Jr
Interpreti: Edward Norton, Liv Tyler, Tim Roth, Tim Blake Nelson, Ty Burrell, William Hurt, Christina Cabot, Peter Mensah, Lou Ferrigno, Paul Soles, Débora Nascimento, Greg Bryk, Chris Owens, Al Vrkljan, Adrian Hein, John MacDonald
Nazionalità: USA, 2008
Durata: 1h. 54′


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Attualmente ci sono 18 commenti a questo articolo:

  1. Riccardo ( ex Mickey Rourke ) ha detto:

    Errore nella recensione.
    la durata è di 1 ora e 54 minuti.
    Le due ore, questo film d’azione si beve tutto d’un fiato non le supera.

  2. Alberto Cassani ha detto:

    Hai ragione: ho tradotto 114 in due ore e 14 invece che un’ora e 54. Grazie.

  3. Riccardo ( ex Mickey Rourke ) ha detto:

    Mi pare che c’è anche un errore su blood diamond sempre sulla durata che mi pare di aver visto c’è scritto 2 ore e tre minuti invece durerebbe verso le due ore e mezzo mi pare.

    Ciao.

  4. Alberto Cassani ha detto:

    Sì, era 2 ore e 23 invece che 03.

  5. Marco ha detto:

    Giusta recensione. Pregevole la regia che già avevo apprezzato in Danny The Dog, spero che in Scontro Fra Titani che devo ancora vedere Leterrier non deluda.
    Riguardo al film script prevedibile, effetti discreti, montaggio buono, interpretazioni nella norma (comunque la Tyler alla Connelly a parer mio le fa un baffo grande come una casa), un Norton che anche se fa del commerciale è sempre bravo.
    Ideale per i bambini.
    Il prototipo mi aveva interessato di più.

  6. Alberto Cassani ha detto:

    Norton ci credeva molto, in questo progetto. Tanto che aveva partecipato alla scrittura della sceneggiatura (anche se non in maniera significativa, secondo il sindacato sceneggiatori che ha deciso di non accreditarlo). Però pare che sia rimasto scontento del risultato finale.

  7. Riccardo ha detto:

    io non direi, infatti sia norton che letterier pensano già ad un sequel.
    non è un brutto film questo qua però non fa le scarpe a quello di lee.

  8. Fabrizio ha detto:

    Io mi auguro che Norton ritrovi presto un progetto forte che risulti in un film davvero esaltante e degno del suo talento. E’ stato abbastanza bravo a gestire la sua carriera senza inflazionarsi o vendersi (fra l’altro è anche un artista che sente molto i progetti a cui prende parte e che non pensa solo al cachet), ma l’ultimo suo film che ha lasciato davvero il segno è “La 25a ora”, che è del 2002.

    Probabilmente un altro American Histor X (o il Norton di American History X) non si vedrà mai più, ma vorrei vedere presto qualcosa di un pò più forte di Pride and Glory.

  9. Edoardo ha detto:

    Sono d’accordo con te, Fabrizio!

  10. Riccardo ha detto:

    dai su, pride and glory non è un brutto film.

  11. Fabrizio ha detto:

    Infatti non ho mica detto che sia brutto, come non lo sono The illusionist e L’incredibile Hulk. Parliamo di film medi, a volte interessanti, ma niente che lasci davvero il segno.

  12. Riccardo ha detto:

    Infatti. 😉

  13. Alberto Cassani ha detto:

    No, durante la fase di montaggio Norton e Leterrier hanno litigato pesanemente, tanto che Norton non ha seguito la promozione del film e ha rilasciato un comunicato stampa cercando di minimizzare la cosa. Se Norton è legato ad un possibile sequel è perché era una clausola del suo contratto con la Marvel, ma il fatto che abbia rifiutato di interpretare Hulk nel film dei Vendicatori penso sia significativo.

  14. GIUSEPPE CASCHETTO ha detto:

    DI WILLIAM HURT SAREI INTERESSATO DI VEDERE IL GRANDE FREDDO E TURISTA PER CASO.
    COME SONO?

  15. Alberto Cassani ha detto:

    “Il grande freddo” è molto bello ed è recensito qui: http://www.cinefile.biz/?p=639. “Turista per caso” secondo me è appena sufficiente.

  16. […] Hulk incontra Iron Man. Una grande idea per lo schermo realizzata nel 2008 nel film con Edward Norton? Macché: un incontro previsto già quindici anni prima, quando viene ipotizzato un quarto film per […]

  17. Alessandro ha detto:

    Nonostante sono un fan della DC non posso non ammettere di aver avuto sempre un debole per personaggi come gli X-Men, DareDevil/Elektra e Hulk (Spider-Man sarebbe troppo scontato da dire e l’ho comunque detto!), l’Hulk del 2003 di Ang Lee lo rivalutai molto e secondo me è molto più profondo e significativo rispetto a questo nuovo film ma c’è anche da dire che la Marvel è più intrattenimento per famiglie e soprattutto giovani, quindi se vogliamo andare a vedere un film violento, drammatico e adulto su i supereroi è giusto pretendere tutto questo dalla DC e la Warner, la Marvel è stata sempre più colorita e in questo L’Incredibile Hulk si cerca maggiormente l’attinenza al fumetto e l’omaggio alla serie TV. Non troppo pretenzioso il dualismo Banner/Hulk ma abbastanza credibile, sfruttato bene è invece il lato romantico della pellicola, e i villain che sono il solito Generale Ross e soprattutto Abominio sono personaggi ben sfruttati e l’azione “SPACCA”!…

  18. Alberto Cassani ha detto:

    Mah… E’ vero che la Marvel è generalmente più colorata rispetto alla DC, ma anche qui non mancano i personaggi dark, anche se non sono mai dark quanto un Batman. Hulk potenzialmente è uno di questi (Devil un altro, il Punitore…), anche se solo in pochi momenti lo è stato. Invece Norton ha spinto per fare un film che ricordasse soprattutto il telefilm con Bill Bixby e Lou Ferrigno, ma anche stavolta non è che il pubblico abbia apprezzato particolarmente. A questo punto direi che il futuro cinematografico di Hulk è quello di comprimario dei Vendicatori (magari con un attore diverso ogni volta).

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