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"Lo sciacallo" di Dan Gilroy

17 febbraio 2015 Recensioni 2 Commenti
Lo sciacallo - Nightcrawler

Notorious Pictures, 13 Novembre 2014 – Originale

Lou Bloom non riesce a trovare lavoro. Una sera assiste per caso a un incidente stradale e, colpito dal lavoro di una troupe televisiva, si procura una videocamera. Da quel momento passa le notti correndo sui luoghi delle emergenze, per riprendere le scene più cruente e vendere poi il materiale ai network televisivi…


Jake Gyllenhaal in una scena di Lo sciacallo - NightcrawlerScritto e diretto dal regista di The Bourne Legacy Dan Gilroy e interpretato dal Jake Gyllenhaal di Prisoners, Lo sciacallo aspira a diventare manifesto e testimonianza dei dietro le quinte di un telegiornale ma anche specchio in cui ogni mattina ciascuno di noi dovrebbe guardarsi. Originalità, realismo, cinismo, apatia e alienazione sono aggettivi e sentimenti non sorteggiati per una rimpatriata della Crusca ma cardini e demiurghi dell’intera visione, che assume una duplice regia: la prima, formale, cui si assiste passivamente lasciando che occhi e sentimenti filtrino l’eccellente fotografia e i crimini quotidiani di cui ogni città è vittima; l’altra, quella dello spettatore che dinanzi ai fatti può porre i propri paletti etici e morali, il proprio giudizio.

Jake Gyllenhaal in Lo sciacallo - NightcrawlerLa forza e la magia de Lo sciacallo è quella di lasciarsi vivere e interpretare a seconda di chi lo guarda, esattamente come un guanto che camaleonticamente assume nervature e forme di una mano. La prova attoriale di Gyllenhaal è da Oscar, perché riesce a farsi amare e odiare allo stesso tempo: è una sorta di self-made man, ha tenacia e ambizione smodata, una cultura basata sull'”ask Google” e una grande voglia di potere ma non di ricchezza. Lo si odia perché a tratti il suo cinismo rasenta l’inverosimile e la sua vocazione è tale da fare terra bruciata di ogni sentimento ed emozione, alla stregua di un perfetto, gelido robot calcolatore.

Jake Gyllenhaal e Rene Russo in Lo sciacallo - NightcrawlerDa parte sua, Gilroy lascia che sia questo one man show a condurre ogni fotogramma, anche quando lascia lo schermo a una comprimaria dal nome importante – Rene Russo – che supporta il protagonista ad ogni costo e con ogni compromesso, mossa solo dal dio share. Un direttore di telegiornale dovrebbe ambire alla fedeltà della storia narrata, alla coerenza della notizia, ma il magnete è tarato sul sangue e il pubblico televisivo passa da un canale all’altro – non da un programma/format/testata all’altro – alla ricerca di tale tratto cromatico. La news non è la notizia in sé quanto la forza delle immagini, l’ossessione morbosa dello zoom in modalità macro, anche a costo di infastidire i servizi di pronto soccorso.

Lo sciacallo – Nightcrawler è un film che gioca le sue carte sulla bravura del protagonista, mostrandole scoperte sul banco fin dai titoli di testa. Ma su quelli di coda ci si augura sia solo un monito alla società moderna (“the show must go on…”) e non il preludio a nuovi episodi.


La locandinaTitolo: Lo sciacallo – Nightcrawler (Nightcrawler)
Regia: Dan Gilroy
Sceneggiatura: Dan Gilroy
Fotografia: Robert Elswit
Interpreti: Jake Gyllenhaal, Rene Russo, Riz Ahmed, Bill Paxton, Kevin Rahm, Michael Hyatt, Ann Cusack, Eric Lange, Anne McDaniels, Kathleen York, James Huang, Kent Shocknek, Pat Harvey, Sharon Tay, Rick Garcia, Leah Fredkin, Bill Seward, Rick Chambers, Holly Hannula
Nazionalità: USA, 2014
Durata: 1h. 57′


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Attualmente ci sono 2 commenti a questo articolo:

  1. Antonio ha detto:

    Uno scempio la mancata nomination a Jake Gyllenhaal per gli Oscar 2015 !
    Il suo personaggio è il perno di una parabola sul cinismo e di una feroce satira contro il mondo dei mass-media.
    Tifo per la vittoria almeno nella categoria in cui il film concorre: sceneggiatura originale.
    Le 6 Nomination ad American Sniper confermano come il mondo dei riconoscimenti sia sempre piu’ qualcosa di glamour piuttosto che sinonimo di meritocrazia e riconoscimento di qualità!

  2. Alberto Cassani ha detto:

    A dir la verità, tra i nominati per il miglior attore secondo me quello fuori posto è Steve Carell.

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