"Maryland" di Alice Winocour
Inedito in Italia – Paranoico
Tornato dall’Afghanistan, Vincent soffre di sindrome da stress post-traumatico. Non potendo ripartire, così lui accetta un posto come guardia del corpo della moglie di un ricco industriale. Nella sua testa ogni rumore, ogni persona, rappresenta un pericolo. E così rischia di diventare lui un pericolo per la donna che deve proteggere…
Opera seconda della parigina Winocour, Maryland prende il titolo dal nome della lussuosa villa dell’industriale presso cui Vincent presta servizio ma si adatta maggiormente al suo titolo internazionale, Disorder. Nella prima parte, infatti, la pellicola si concentra in maniera particolare sui disordini mentali che affliggono il protagonista, e la Winocour riesce effettivamente a mettere ansia e dubbi nello spettatore girando e montando in maniera egregia. Quando la storia si evolve, però, Maryland diventa quasi un film d’azione, dimenticando l’inquietudine costruita in precedenza.
È una perdita che dispiace ma che non azzoppa totalmente il film, perché la perizia registica tiene alta la tensione e Schoenaerts (Ruggine e ossa) è molto bravo a dare credibilità alle diverse sfaccettature che compongono il suo personaggio. Certo però che alla fine si prova, insieme all’ansia che è andata montando sin lì, un po’ di rammarico perché pur avendo visto un buon film si ha la netta impressione che avrebbe facilmente potuto essere persino memorabile.
Titolo: Maryland
Regia: Alice Winocour
Sceneggiatura: Alice Winocour (con la collaborazione di Jean-Stéphane Bron)
Fotografia: George Lechaptois
Interpreti: Matthias Schoenaerts, Diane Kruger, Paul Hamy
Nazionalità: Francia, 2015
Durata: 1h. 41′
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