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Miss Marx di Susanna Nicchiarelli

7 settembre 2020 Recensioni 0 Commenti
Miss Marx

01 Distribution, 17 Settembre 2020 – Appassionato

La storia di Eleanor “Tussy” Marx, figlia minore di Karl, donna modernissima ma al contempo legata al suo tempo, la seconda metà del XIX secolo. Eleanor è, infatti, una donna infelice in privato e combattiva nel campo dei diritti umani e dei diritti dei lavoratori…


La sceneggiatrice e regista Susanna Nicchiarelli ammira sicuramente Eleanor Marx. Traspare in modo chiaro da Miss Marx che di Eleanor ha letto tutto, compreso tutto, ne ha studiato il vissuto e ha empatizzato con lei. Purtroppo, questa ammirazione e questo studio non sono poi sublimati in un riassunto da portare sullo schermo. Susanna Nicchiarelli non rappresenta un aspetto di Eleanor Marx ma tutta la persona; non sceglie un tema trainante per il suo film ma racconta tutto: la storia d’amore, le lotte sindacali, il rapporto con il padre, con Engels, con gli amici, la vita privata e quella pubblica. Ci si ritrova, quindi, con un film bulimico, che vorrebbe raccontare la dualità di una donna contemporaneamente modernissima eppure così ancorata al suo tempo, ma ne racconta troppo, non sapendo mai che direzione scegliere.

Indecisa sulla forma da dare a questa massa immensa di conoscenza sul personaggio che voleva portare sullo schermo, la regista sceglie semplicemente tutte quelle possibili. Cerca di mettere ordine utilizzando la divisione in capitoli temporali precisi (gli anni in cui si ambienta la vicenda), per essere più chiara e diretta verso lo spettatore sfonda la quarta parete, per dimostrare quanto fosse moderna Eleanor accompagna la pellicola con musica rock (espediente già usato da Sofia Coppola per Marie Antoinette – e non è l’unico punto in comune con quel film) e via elencando in una pellicola sicuramente troppo sovrabbondante di informazioni, dove il messaggio di modernità di Eleanor viene necessariamente annacquato.

Tuttavia, va ammesso che non è tutto malvagio. Nicchiarelli sa narrare una storia e la pellicola non annoia, inoltre la passione per il personaggio e la voglia di raccontarlo traspare in modo chiaro quasi da ogni inquadratura. Si vede chiaramente che l’autrice non vede l’ora di dirci tutto quello che sa sulla signora Marx, e questa passione non può essere che trascinante e fare appassionare lo spettatore. Ma la passione spesso non basta. Nicchiarelli sembra uno di quegli oratori infervorati che di tanto in tanto si improvvisano su qualche palco (o, non tanto raramente, finiscono in Tv e in politica) ma che non conoscono la misura e continuano a dare informazioni su informazioni senza sapersi focalizzare su nessuna di esse, tanto che alla fine non ci si ricorda nemmeno bene di cosa stavano parlando, ma solo che dicevano qualcosa di interessante e vagamente condivisibile di cui non rimane traccia.

Miss Marx è, tutto sommato, un film mediocre e non del tutto riuscito, ma con ottime premesse e ottimi propositi. In un momento in cui la figura della donna è posta sotto così tante attenzioni, di certo il film di Susanna Nicchiarelli ha ottime possibilità di farsi notare (anche nel concorso di Venezia 77): si rimane con l’amaro in bocca per quello che invece avrebbe potuto essere: un vero e proprio pamphlet sull’emancipazione femminile e dei lavoratori.


La locandinaTitolo: Miss Marx
Regia: Susanna Nicchiarelli
Sceneggiatura: Susanna Nicchiarelli
Fotografia: Crystel Fournier
Interpreti: Romola Garai, Patrick Kennedy, John Gordon Sinclair, Felicity Montagu, Karina Fernandez, Philip Gröning, Emma Cunniffe, George Arrendell, Célestin Ryelandt, Oliver Chris, Alexandra Lewis, Georgina Sadler, Miel Van Hasselt, Freddy Drabble
Nazionalità: Italia – Belgio, 2020
Durata: 1h. 47′


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