Stai leggendo:

mother! di Darren Aronofsky

6 settembre 2017 Recensioni 3 Commenti
Festival di Venezia 2017

20th Century Fox, 28 settembre 2017 – Ambizioso

Una coppia vive solitaria nella grande casa di lui che lei ha ricostruito pezzo per pezzo. Una sera, un uomo e una donna irrompono nella loro vita, sconvolgendola. I nuovi arrivati occupano la casa e la vita degli ospiti fino a quando irrompono i loro figli…


Della trama di mother! non si può raccontare niente, pena anticipare allo spettatore vicende e tematiche che diventano chiare solo con la rivelatrice ultima scena (peraltro, esteticamente una delle peggiori del film). Aronosfky è ambizioso (forse troppo), e quello che mette in scena è estremamente potente (voleva farlo anche in Noah, senza riuscirci) e simbolico (voleva farlo anche in L’albero della vita, senza riuscirci), ma al contempo riesce a intrattenere senza mai farsi lento o noioso. Tutt’altro: la tensione continua a crescere ed è gestita in modo esemplare. Solo nel climax finale, quando le cose sullo schermo davvero degenerano, per alcuni minuti ci si chiede cosa stia succedendo, ma per fortuna il finale chiarificatore arriva di lì a poco e scioglie ogni dubbio.

Quello che Aronofsky porta sullo schermo è uno spettacolo forse imperfetto sotto alcuni punti di vista, ma comunque visivamente e narrativamente interessante, oltre a nascondere diversi significati simbolici in una cornice thriller/horror che comunque funziona anche in modo autonomo. Tutto il film è visto attraverso gli occhi della protagonista femminile, centro (e in qualche modo anche baricentro) della vicenda fisica e spirituale della pellicola. mother! ci guida per mano verso quella che sembra una discesa agli inferi causata dall’arrivo della coppia di sconosciuti nella casa (inevitabile pensare a Funny Games) ma cambia più volte rotta, ed è evidente come Aronofsky cerchi in ogni momento di confondere lo spettatore disseminando segnali ma celando abilmente la metafora principale, pur narrando la storia in ordine cronologico.

Nonostante sia tutto giocato sui toni del grigio e del cenere, lo spettacolo visivo è comunque interessante grazie a una fotografia attenta a “scaldare” ogni dettaglio. Aronofsky tiene la macchina da presa quanto più possibile a contatto con i volti dei protagonisti (raramente si va oltre al primo piano) che, dal canto loro, lo ripagano con un’interpretazione vivida ed emozionante, di altissimo livello.

mother! è un film che va visto almeno due volte: la prima per lasciarsi coinvolgere (o travolgere) da quello che accade sullo schermo, la seconda per cercare tutti i riferimenti e capire le varie allegorie che il regista ha voluto mostrare. Quello che Aronofsky vuole creare è un’opera d’arte che, come tale, può piacere o non piacere (alle proiezioni stampa del Festival di Venezia è stato fischiato) ma sicuramente non può lasciare indifferenti.


La locandinaTitolo: mother!
Regia: Darren Aronofsky
Sceneggiatura: Darren Aronofsky
Fotografia: Matthew Libatique
Interpreti: Jennifer Lawrence, Javier Bardem, Ed Harris, Michelle Pfeiffer, Domhnall Gleeson, Brian Gleeson, Stephen McHattie, Kristen Wiig, Stefan Simchowitz, Jovan Adepo, Robert Higden, Amanda Warren, Eric Davis, Marcia Jean Kurtz, Mizinga Mwinga
Nazionalità: USA, 2017
Durata: 2h. 01′


Percorsi Tematici

  • Non ci sono percorsi tematici collegati a questo articolo.
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  

Attualmente ci sono 3 commenti a questo articolo:

  1. Marco ha detto:

    Albe, da estimatore di Darren, che ne pensi di questo?

  2. Alberto Cassani ha detto:

    Guarda, in realtà me lo sono perso a Venezia e quello che mi hanno raccontato (bene e male) non è mai riuscito a convincermi a vederlo. Ma prima o poi lo farò.

  3. Marco ha detto:

    In generale la recensione mi trova d’accordo.
    Consiglio anch’io di vederlo 2 volte: nella prima ti lasci travolgere dalla follia architettata dal regista (che svolge un grandissimo lavoro, personalnente) e la seconda, dopo magari aver letto qualche spiegazione a riguardo sulla rete, cercando di trovare i vari simboli e allegorie disseminati qua e là.
    A molti non piacerà, ovvio, però non si dimenticherà facilmente; e questo vale già la visione, a parer mio (e poi quanto è bella la Lawrence😃!!!)

Scrivi un commento

Devi essere autenticato per inserire un commento.