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"Nessuna verità" di Ridley Scott

25 novembre 2008 Recensioni 15 Commenti
Nessuna verità

Warner, 21 Novembre 2008 – Concreto

Roger Ferris è l’uomo migliore di cui dispongono i servizi segreti statunitensi. Nel mezzo della guerra in Medio Oriente, la sopravvivenza stessa di Ferris dipende spesso dalla voce che si trova all’altra estremità di un telefono cellulare, quella del veterano della CIA Ed Hoffman…


Leonardo DiCaprio in Nessuna veritàL’ultimo lavoro di Ridley Scott, che dirige la sceneggiatura scritta dal premio Oscar per The Departed William Monahan e tratta dall’omonimo romanzo di David Ignatius, si immerge nell’attualità dei fatti di sangue legati al terrorismo e all’imperituro stato di conflitto fra Stati Uniti e Medio Oriente, rielaborando con buona lucidità le dinamiche legate allo stato di tensione globale. Ciò su cui vengono puntati maggiormente i riflettori sono la supponenza e la tendenza all’individualismo che rivestono le strategie e i metodi dei Servizi Segreti statunitensi (e quindi degli Stati Uniti) in primis, ma che riguardano più nel dettaglio tutti gli interpreti – dal più importante al più modesto – che agiscono all’interno del contesto di guerra. Ognuno ha la presunzione che le proprie modalità d’azione siano le migliori, e le “alte sfere” si arrogano agevolmente il diritto di sfruttare le alleanze operative intercontinentali e le risorse altrui per poi deviare dagli accordi presi, dalle promesse fatte, e giocare singolarmente. La propria causa, come sempre in questi casi, alla fine è l’unica che conta, e la comunanza d’intenti è solo di facciata. Dunque assenza di fiducia. E, di conseguenza, nessuna verità.

Russell Crowe in una scena di Nessuna veritàIl film si muove con ordine fra le varie location che caratterizzano la narrazione e Scott, un po’ come già aveva scelto di fare in American Gangster, evita con criterio di trascendere il realismo in nome di una più ricercata spettacolarizzazione, contraendo l’azione pura e le iperboli visive. La sua è una regia secca e puntuale, che nella sua compostezza riesce comunque a conferire qualità espressiva e il giusto impatto ai momenti topici, a cominciare dall’incipit ambientato a Manchester. Tuttavia si nota un certo distacco nella rappresentazione d’insieme, e la sceneggiatura di Monahan, benché funzionale, prende pochi rischi e non si addentra come potrebbe nella tematiche intorno a cui ruota. Il risultato è un ingranaggio ben oliato e che gira a dovere (più fluidamente rispetto a quello di un prodotto similare come Syriana), ma che coinvolge appieno solo a tratti e che non si esalta alla perfezione.

Mark Strong e Leonardo DiCaprio in Nessuna veritàFra gli interpreti spicca un po’ a sorpresa un convincente Mark Strong, nel ruolo del capo dell’Intelligence di Hammam. Russell Crowe e Leonardo DiCaprio (che pare non essersi ancora staccato dal Billy Costigan di The Departed) non offrono acuti di rilievo con le loro interpretazioni, ma tratteggiano con personalità i loro rispettivi personaggi; due personaggi che funzionano, ma la cui profondità rimane in un certo qual modo strozzata. Esattamente lo stesso limite che affligge Nessuna verità.


La locandina di Nessuna veritàTitolo: Nessuna verità (Body of Lies)
Regia: Ridley Scott
Sceneggiatura: William Monahan
Fotografia: Alexander Witt
Interpreti: Leonardo DiCaprio, Russell Crowe, Mark Strong, Golshifteh Farahani, Oscar Isaac, Ali Suliman, Alon Abutbul, Vince Colosimo, Simon McBurney, Mehdi Nebbou, Michael Gaston, Kais Nashif, Jamil Khoury, Lubna Azabal
Nazionalità: USA, 2008
Durata: 2h. 08′


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Attualmente ci sono 15 commenti a questo articolo:

  1. Riccardo ( ex Mickey Rourke ) ha detto:

    Film intenso e divertente questo è certo. Russell Crowe ha messo pancetta.
    Bella anche la performance di Leo DiCaprio, ma in quelle due ore e otto minuti di film non ho fatto che notare una cosa, Ridley, in certe scene mi sembra ancora legato a BLACK HAWK DOWN ( altro suo bellissimo film ) e sembra che prenda alla leggera il genere thriller, di lui ho preferito American Gangster, che richiama molti ingredienti tipici del genere giallo, mentre questo, poteva essere realizzato anche meglio.
    e Monahan ( lo sceneggiatore ) mi sembra caduto nella fossa dei narratori di piccolo calibro, ha realizzato meglio ( vedi le crociate o the departed ).
    Comunque un bel film, cosa ne dici Alberto?

  2. Riccardo ( ex Mickey Rourke ) ha detto:

    Io dico che è più legato al genere di guerra piuttosto che al poliziesco.

  3. Riccardo ( ex Mickey Rourke ) ha detto:

    A meno che non sia un Technothriller, film in cui vengono inseriti argomenti quali la tecnologia e l’esercito

  4. Alberto Cassani ha detto:

    Direi che è un thriller spionistico come va di moda nella letteratura moderna, non esattamente un film di guerra.

    Scott non è che sottovaluti gli impegni, è che ormai alla sua età fa proprio fatica a gestire un macchinario complesso come quello cinematografico. Monahan, invece, fa quello che lo pagano per fare; un po’ come Benioff, che dopo La 25a ora scrive Troy

  5. Riccardo ( ex Mickey Rourke ) ha detto:

    Allora è per via dell’età che Scott è andato un po’ giù, è questo che intendi?
    Comunque resta un grande.

  6. Fabrizio ha detto:

    E’ vero che Monahan fa quello per cui lo pagano, però potrebbe pure far qualcosina meglio. “Le Crociate” ha dei dialoghi tremendi…

    Questo comunque è un buon film, solo che vola un pò basso ed è firmato Ridley Scott. Però quello che fa, lo fa bene.

  7. Alberto Cassani ha detto:

    Be’, ma posso capirlo se non c’aveva voglia di impegnarsi nello scrivere quella porcheria delle Crociate… Anche secondo me questo qui è un buon film, considerati gli intenti.

  8. Adriano ha detto:

    Criticando il titolo, il film, in realtà racconta TANTA VERITà.
    scott ha diretto un buon thriller, che racconta proprio com’è la guerra ai giorni nostri.
    I soldati con l’elmetto e il mitra sono roba passata, adesso la guerra è spionaggio, satelliti e cellulare con tanto di infiltrati e blitz.
    Il miglior film di Scott come regista.

  9. Alberto Cassani ha detto:

    Adesso non esageriamo. E’ un signor thriller bellico, ma lo Scott degli anni ’80 e ’90 è migliore. La critica italiana l’ha rifiutato quasi in blocco, però.

  10. Adriano ha detto:

    Può essere anche che abbia ragione, signor Cassani, infatti Blade Runner è un autentico capolavoro, però con il miglior film di scott intendevo dire il migliore degli anni 2000.
    Ho apprezzato anche American Gangster, però nonostante le critiche positive, persino il Gladiatore è un’oscenità, è pieno di inesattezze storiche e anche grondante di violenza gratuita.

  11. Riccardo ( ex Mickey Rourke ) ha detto:

    Prego? Il gladiatore un’oscenità???

  12. Fabrizio ha detto:

    Le inesattezze storiche del “Gladiatore” sono in gran parte volute. Non vuole essere un ritratto fedele e perfettamente verosimile.

  13. Riccardo ( ex Mickey Rourke ) ha detto:

    Sì, però alcune inesattezze sono volute per rendere più scorrevole il film.

  14. Fabrizio ha detto:

    Sono volute perchè servivano a portare il film e la sua storia dove volevano gli autori.

  15. Riccardo ha detto:

    Concordo con la recensione, un film spettacolare e ben fatto anche se poteva uscire meglio. La sceneggiatura (a parte il finale) è più che buona, anzi da sette abbondante e la regia di Scott fa la sua figura come al solito (però Il Gladiatore, I duellanti e Blade Runner sono un’altra galassia). Riguardo DiCaprio, secondo me è l’erede di Russell Crowe (quello di Skinheads, di L.A. Confidential, il gladiatore e Master and Commander, non quello imbolsito degli ultimi anni), energico, molto fisico e nevrotico al punto giusto. Parafrasando quello che ha detto Fabrizio, il personaggio è legato al Costigan di Scorsese forse per la sua volontà sacrificale per un bene superiore (solo che qui ci rimette soltanto un paio di dita, in The departed la cervella) in questi due film, viene trattato come carne da macello (in The departed Jack Nicholson gli rompe un braccio e poi viene scaraventato dalla polizia in mezzo a mafiosi senza senno, nel film di Scott invece gli esplode un vicino di macchina e viene crivellato dalle sue ossa, un cane con la rabbia gli morde il polpaccio e poi viene malmenato da Al Qaeda). Poverino, ma con quella faccia che parte potrebbe mai fare???

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