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Nord di Rune Denstad Langlo

2 marzo 2010 Recensioni 0 Commenti
Nord

Sacher, 26 Febbraio 2010 – Lineare

Ritiratosi in seguito a un grave esaurimento nervoso, un ex campione di sci vive ormai da anni come un eremita, facendo il guardiano di una pista. Dopo aver scoperto di avere un figlio, si mette in viaggio sulla sua motoslitta per raggiungerlo, portando con sé solo qualche litro di alcool…


Anders Baasmo Christiansen in NordPrima opera di finzione di un regista norvegese di documentari, Nord si inserisce in quel filone on the road anomalo visto più volte negli ultimi anni, quello di A proposito di Schmidt e, ancora più simile, Una Storia Vera, seppure questo film presenti un protagonista radicalmente diverso rispetto a questi due titoli. Jomar è giovane e tutti intorno a lui gli fanno notare che, sebbene abbia subito un trauma importante e venga da una situazione psicologica difficile, ha davanti tutto il tempo necessario a uscire dal tunnel di autocommiserazione e ricominciare una vita diversa. Oggetto del film è proprio questo viaggio interiore, prima ancora di quello fisico che il protagonista compie verso il nord del suo paese.

Una scena di NordLa prima e più felice scelta registica è quella di mostrare e lasciare intuire piuttosto che spiegare a parole, così che i pochi dialoghi presenti risultino davvero significativi per il percorso del protagonista. In questo modo, molte scene sulla carta banali appaiono meno scontate. Inoltre, l’esperienza di documentarista dell’autore affiora nelle splendide riprese dei paesaggi innevati che fanno da sfondo alla vicenda e nell’ottimo uso di brevi tempi morti tra una situazione e la successiva. Qualcuno ha fatto un paragone con Herzog, per questo rapporto con la natura, e non è un accostamento così sbagliato.

Anders Baasmo Christiansen in una scena di NordI limiti di Nord non sono di sicuro nella tecnica o nell’atmosfera, quanto piuttosto nella sostanza alla base, nella storia stessa: durante tutta la vicenda di Jomar si avverte la mancanza di un qualcosa di davvero interessante e originale. La sequenza dei tre incontri principali del protagonista è schematica se non prevedibile nel percorrere le fasi della vita umana e porre Jomar a confronto con una persona più giovane di lui, con un coetaneo e con un uomo anziano. Inoltre, i pochi eventi secondari posti come intermezzo tra questi tre grandi capitoli non aggiungono niente allo scorrere della storia principale.

Quello che rimane è un film piacevole, con più di una sequenza davvero riuscita (su tutte la partenza in motoslitta sull’asfalto della galleria), ma fin troppo lineare e tranquillo per trasmettere qualcosa di realmente durevole allo spettatore, a parte le splendide immagini dei paesaggi norvegesi.


La locandina di NordTitolo: Nord (Id.)
Regia: Rune Denstad Langlo
Sceneggiatura: Erlend Loe
Fotografia: Philip Øgaard
Interpreti: Anders Baasmo Christiansen, Kyrre Hellum, Mads Sjøgård Pettersen, Marte Aunemo, Astrid Solhaug, Even Vesterhus, Ragnhild Vannebo, Celine Engebrigtsen, Ole Dalen, Tommy Almenning
Nazionalità: Norvegia, 2009
Durata: 1h. 19′


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