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Pets - Vita da animali di Chris Renaud

6 ottobre 2016 (5 Settembre 2016) Recensioni 7 Commenti
Pets - Vita da animali

Universal, 6 Ottobre 2016 – Folle

Max vive una vita felice con la sua padrona ed è in contatto con tutti gli animali domestici del vicinato. Un giorno la padrona porta a casa Duke, un cane molto più grande. A causa di un litigio, i due animali si ritrovano lontani da casa e in pericolo. Ma gli amici di Max sono pronti ad aiutarli…


Una scena di Pets - Vita da animaliAlla Illumination Entertainment sanno come fare un trailer. Ad esempio, il trailer di Minions era spettacolare, purtroppo il film risultò poi essere mediocre. Quando Pets – Vita da animali inizia sostanzialmente come Minions, ovvero con il trailer un po’ allungato, si trema. Ma poi, per fortuna, il film prendere un’altra direzione: decisamente migliore.

Dopo un inizio semplicemente travolgente (con la base di “Welcome to New York” di Taylor Swift) gli sceneggiatori decidono di andare sul sicuro e raccontarci un’avventura semplice semplice, con situazioni già viste più volte al cinema ma con una serie di personaggi uno più folle dell’altro che fanno del film un gioiellino di animazione e un capolavoro nella caratterizzazione dei personaggi. Su questa base di partenza la sceneggiatura imbastisce una serie di situazioni una più divertente dell’altra senza considerare le numerose sequenze puramente visive (la morte di Vipera è esilarante).

Una scena di Pets - Vita da animaliNon si può chiedere a un film d’animazione dedicato principalmente ai bambini la coerenza di situazioni e personaggi che caratterizza i migliori film per il pubblico adulto. Inoltre, in questo caso non ha nessuna importanza perché quello che interessa davvero è far divertire il pubblico e se per raggiungere lo scopo è necessario passare sopra a un po’ di coerenza narrativa va benissimo.

Una scena di Pets - Vita da animaliSe nella sceneggiatura il film brilla, nella regia risplende: ogni situazione è filmata in modo esemplare e coloratissimo, perfino le scene nelle fogne sono perfettamente illuminate e, nonostante per i nostri eroi siano scene di reale pericolo, si finisce sempre per ridere a crepapelle. Azzeccatissima l’idea di realizzare tutte scene estremamente luminose, visto l’effetto degli occhiali 3D (terza dimensione, tra l’altro, molto poco utile, come spesso accade).

Pets – Vita da animali è un film pienamente riuscito, un film comico con personaggi azzeccatissimi (nei quali ognuno di noi può riconoscere il carattere del suo “pet” preferito), colorato e sfacciatamente divertente quando non travolgente.


La locandina di Pets - Vita da animaliTitolo: Pets – Vita da animali (The Secret Life of Pets)
Regia: Chris Renaud (co-regia di Yarrow Cheney)
Sceneggiatura: Cinco Paul, Ken Daurio, Bryan Lynch
Fotografia:
Doppiatori originali: Louis C.K., Eric Stonestreet, Kevin Hart, Jenny Slate, Ellie Kemper, Albert Brooks, Lake Bell, Dana Carvey, Hannibal Buress, Bobby Moynihan, Steve Coogan, Micchael Beattie, Sandra Echeverria
Nazionalità: USA, 2016
Durata: 1h. 30′


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Attualmente ci sono 7 commenti a questo articolo:

  1. Marco ha detto:

    Recensione adeguata se pensiamo che il film sia rivolto solamente ai bambini che si divertiranno non poco, però non sono d’accordo nel definire la sceneggiatura di questo film brillante; la regia ok non obbietto, però come anche enunciato ad inizio articolo: situazione viste e riviste. Tra l’altro non ricorda il primo “Toy Story” con l’evidente cambio dei personaggi?
    Soggetto preso di pari peso da molti film d’animazione di anni addietro.
    I 90 minuti passano velocemente, le risate ci sono (molte però arrivano già dal trailer), scene abbastanza divertenti ma l’emozione e l’affezione ai personaggi manca.
    Un tipico film mordi e fuggi dove all’uscita scordi un pò tutto.
    Ma con la Illumination è sempre così: risate grossolane, sceneggiatura spicciola e grossi guadagni.
    Non vedetelo dopo “Dory” altrimenti lo boccerete ancora di più! (Nota: anche qui un animale alla guida di un camion…moda dell’anno?)
    Gli ho preferito “Zootropolis” altro film “bestiale” uscito quest’anno.

  2. Francesco Binini ha detto:

    Ciao Marco, ho rivisto il film giusto oggi con la famiglia. È vero che è rivolto ai più piccoli, ma proprio per questo funziona. In realtà però anche i grandi hanno la loro parte di divertimento: i piccoli non sono in grado di cogliere alcune sfumature del film come il carattere dei diversi animali, così come alcune abitudini canine (i cani in cerchio che si presentano annusandosi il sedere). Senza contare che le citazioni di Jurassic park 2 e di Titanic non possono essere colte dai più piccoli.
    Rimane però sostanzialmente un film per piccoli, è vero. Ma non ci vedo niente di male. Quanto all’originalità: è vero che la trama è simile a quella del primo Toy story. Sostanzialmente però si tratta di due personaggi che dapprima sono nemici/concorrenti e poi diventano amici. Cioè la base di innumerevoli film. Essendo però questo rivolto ai bambini viene facilissimo spacciarlo ai piccoli come “l’arrivo di un fratello” con tutte le gelosie che comporta.
    Non trovo invece del tutto corretto il paragone con Zootropolis. È vero che in entrambi i casi i protagonisti sono animali. Ma nel film della Disney erano animali evoluti che convivevano, e gli umani non erano contemplati. Mentre qui sono animali che vivono con gli umani, sono i “nostri” animali (che poi facciano cose impossibili è un altro discorso e parte del divertimento), quindi la base della storia è proprio diversa.

  3. Marco ha detto:

    Non ho fatto il paragone con “Zootropolis”, ho solo fatto riferimento ad un’altro film d’animazione con protagonisti animali parlanti, come se fosse una sorta di genere cinematografico e, secondo me, “Zootropolis” per quanto l’abbia apprezzato relativamente, mi è sembrato meglio scritto e più maturo con intenti più adulti rispetto a “Pets”.
    Altrimenti dovremmo affermare che ogni cartone che genera qualche risata è riuscito e adatto per i bambini.
    Ma agli occhi di un adulto quale sono fra i due (e soprattutto fra “Dory”) vi è un abisso in termini di qualità e freschezza narrativa.

    P.s. non ho colto le citazione dei due film che hai elencato. Potresti mettermi al corrente?

  4. Francesco Binini ha detto:

    Ah, ma son d’accordo con te: Zootropolis ha temi più adulti ed è più maturo, ma in Zootropolis ho riso poco, mentre qui mi sono divertito un sacco.

    Quando Duke è intrappolato nel camion che sta cadendo da ponte di Brooklyn e Max si lancia per salvarlo si ritrova a camminare sul parabrezza che si rompe sotto alle sue zampe (Jurassic park 2); subito dopo l’acqua che si alza all’interno del camion mentre Duke è ancora in gabbia. (Titanic)

  5. Marco ha detto:

    Ciao Francesco, hai per caso visto il seguito?

  6. Marco ha detto:

    Francesco riesci a rispondermi alla mia precedente domanda?
    Albe che ne pensi della duologia?
    Meglio questi o i “Cattivissimo” (solo per restare in campo Illumination)?

  7. Alberto Cassani ha detto:

    I primi due “Cattivissimo me” mi sono piaciuti molto, questo solo con riserva. Gli ultimi film di entrambe le serie non li ho visti.

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