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"Shaft" di John Singleton

16 luglio 2002 Recensioni 0 Commenti
Shaft

01 Distribution, 19 Luglio 2002 – Annacquato

John Shaft è un poliziotto nero che si trova a indagare su un omicidio avvenuto fuori da un locale di classe. Il caso è risolto nel giro di pochi minuti, ma a New York aver arrestato un omicida non vuol dire riuscire a tenerlo in galera, soprattuto quando si tratta del rampollo di una famiglia importante…


Samuel L. Jackson e Toni Collette in ShaftIl detective privato John Shaft è stato un’importantissima icona della cultura statunitense degli anni 70. Creato dal romanziere Ernest Tidyman e interpretato sullo schermo da Richard Roundtree, Shaft è stato il primo personaggio cinematografico di colore di un certo spessore: aveva il grilletto facile e non si faceva scrupoli a mettere con le spalle al muro i bianchi, andava in giro vestito come un nero di strada e gli bastava schioccare le dita perché le donne gli cadessero ai piedi.

Christian Bale e Samuel L. Jackson in ShaftShaft il detective uscì nel 1971, pochi mesi dopo Sweet Sweetback’s baadassssss song di Melvin Van Peebles e un annetto prima del Superfly interpretato da Ron O’Neal. Era la nascita della blaxploitation, un genere di film d’azione ambientato nel mondo degli afroamericani, che vedeva spesso come protagonisti spacciatori e prostitute, tossicomani e piccoli criminali. I film della blaxploitation erano essenzialmente diretti ad un pubblico di neri, ma il loro successo fu enorme, seppur di breve durata, tanto che la loro influenza sul mondo del cinema mainstream la si può notare ancora oggi. Senza gli Shaft, le Foxy Brown e i Superfly non avremmo mai avuto l’Ispettore Callaghan, ma non avremmo mai avuto neanche i Clockers, i film dei fratelli Hughes, i Boyz N the Hood, e nemmeno i Pulp Fiction e i Training Day. Nel 2000 John Singleton, già straordinario regista proprio di Boyz N the Hood, ha riportato sul grande schermo il detective di colore più duro della storia del cinema, prendendone però le distanze fin dalle premesse.

La differenza tra questo film e le tre pellicole originali è presto detta: Shaft era un personaggio rivoluzionario per gli anni 70, mentre nella N.Y. di fine millennio è solo uno dei tanti poliziotti duri ma di buon cuore, che si scontra con l’establishment prima ancora che con i criminali. Ha il grilletto fin troppo facile e un sacco di amici pronti a dargli una mano. Parla sporco e prende continuamente in giro gli altri, ma i criminali lo insultano dalla mattina alla sera. E’ affascinante ma non è interessato alla compagnia femminile…. Insomma, è proprio tutto un altro Shaft.

Il regista John Singleton sul set di ShaftQuando Singleton prova a fare il suo film più commerciale, quello con più potenzialità, realizza invece il suo film peggiore. Shaft è una pellicola mediocre, un film d’azione con poca azione, con ben poche attrattive se non il nome del personaggio, con una sceneggiatura che fa acqua da tutte le parti e una messa in scena finta e per niente originale. Stupisce vedere questa pochezza da parte di un regista dotato come Singleton, che comunque riesce a dimostrare qua e là il suo talento e ripropone alcune delle sue tematiche, seppur all’acqua di rose.

Jeffrey Wright in ShaftSamuel L. Jackson sembrava sulla carta assolutamente l’attore giusto per il ruolo del protagonista, ma non gli è stato dato molto da fare. Brillano invece i cattivi, il bravo Christian Bale e l’ottimo Jeffrey Wright, anche se recitare così sopra le righe è certamente più facile che non dar vita ad un personaggio credibile. Ma tutti gli elementi che compongono il film, proprio gli stessi che avevano decretato il successo dei prototipi di trent’anni fa, finiscono per deludere e annoiare.

John Shaft è un duro, uno dal grilletto facile, «è una macchina del sesso con tutte le pupe, è colui che rischia la pelle per salvare i suoi fratelli», come cantava Isaac Hayes sui titoli di testa del film originale, e di questo. Questo, però, è tutto un altro John Shaft.


La locandina di ShaftTitolo: Shaft (Id.)
Regia: John Singleton
Sceneggiatura: Richard Price, John Singleton, Shane Salerno
Fotografia: Donald E. Thorin
Interpreti: Samuel L. Jackson, Christian Bale, Jeffrey Wright, Vanessa Williams, Toni Collette, Busta Rhymes, Dan Hedaya, Richard Roundtree, Gloria Reuben, Lee Tergesen, Mekhi Phifer, Lynne Thygpen, Isaac Hayes, John Singleton, Gordon Parks
Nazionalità: USA, 2000
Durata: 1h. 39′


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