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Sorry We Missed You di Ken Loach

20 febbraio 2020 Recensioni 0 Commenti
Sorry We Missed You

Lucky Red, 2 Gennaio 2020 – Indignato

Ricky ed Abby vivono a Newcastle con i loro due figli. Hanno una situazione lavorativa precaria, che impedisce loro di avere stabilità economica e vivere serenamente, per questo Ricky accetta un lavoro come corriere freelance sperando di guadagnare di più. Il suo sogno, però, si scontra con una dura realtà che mette in crisi tutta la famiglia….


Se c’è un regista capace di raccontare in modo chiaro e concreto le condizioni di vita e lavoro delle fasce sociali più deboli, quello è Ken Loach, che nel suo ultimo film, Sorry We Missed You, propone un ritratto veritiero delle conseguenze che la cosiddetta “gig economy” ha sulla vita dei lavoratori più vulnerabili.

Se la sua pellicola precedente, Io, Daniel Blake, era una dura accusa alla pratica dei sussidi e delle indennità, Sorry We Missed You è una critica feroce a un sistema economico che, in una falsa pretesa di libertà, è invece una forma di sfruttamento, basato sul principio del lavoro a chiamata che determina maggiore precarietà e mancanza di tutele dei lavoratori.

Il film, realizzato ancora una volta in collaborazione con lo sceneggiatore Paul Laverty, traccia, attraverso il personaggio di Ricky, il ritratto crudo e onesto del lavoro del corriere freelance: stressante, non tutelato, sottopagato, da svolgere a rimi impossibili, controllato a distanza tramite uno scanner che rivela costantemente la posizione del prodotto in consegna.
Anche Abby, la moglie di Ricky ha un impiego a chiamata: è una badante che corre da una parte all’altra della città per assistere malati e anziani, e che nonostante tutto non perde mai il sorriso. I due protagonisti, intrappolati in un sistema lavorativo usurante e ingiusto che influisce sulla loro stabilità familiare, passano tutte le loro giornate fuori casa e vedono i figli raramente.
Una sceneggiatura ben scritta e degli interpreti all’altezza permettono agli spettatori di essere catapultati immediatamente nella loro storia e partecipare emotivamente alle vicissitudini affrontate da Ricky e dalla sua famiglia, che Loach racconta con uno stile molto realistico e teso.

Il regista britannico, sempre animato da un notevole spirito combattivo, ha realizzato una pellicola che fa riflettere e arrabbiare, perché non si può restare indifferenti guardando Sorry We Missed You, che non è un pamphlet politico né un documentario, ma è indubbiamente un film di denuncia. Ci si emoziona seguendo la storia di Ricky ed Abby perché sono persone comuni, in cui ci può riconoscere, vittime di uno spietato ingranaggio: lavorano tantissimo, a ritmi quasi disumani, ma non riescono più ad avere tempo per sé.

È proprio questo l’altro aspetto, oltre a quello socio-economico che a Ken Loach preme mettere maggiormente in luce: le conseguenze che un tale sistema lavorativo ha sulla vita privata delle persone, che finisce con il passare in secondo piano o scomparire del tutto, in nome del profitto e di una produttività da conseguire in tempi sempre più brevi.


La locandinaTitolo: Sorry We Missed You (Id.)
Regia: Ken Loach
Sceneggiatura: Paul Laverty
Fotografia: Robbie Ryan
Interpreti: Kris Hitchen, Debbie Honeywood, Rhys Stone, Katie Proctor, Ross Brewster, Charlie Richmond, Julian Ions, Sheila Dunkerley, Maxie Peters, Christopher John Slater, Heather Wood, Albert Dumba, Natalia Stonebanks, Jordan Collard, Dave Turner
Nazionalità: Regno Unito – Francia – Belgio, 2019
Durata: 1h. 41′


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