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Soundtrack: "Andiamo a quel paese" di Carlo Crivelli

12 gennaio 2015 Soundtrack 0 Commenti
Andiamo a quel paese

Massimo Privitera, in collaborazione con Colonne Sonore* * *½

Al loro quinto film, Ficarra e Picone richiamano il Carlo Crivelli che per loro aveva già musicato “Il 7 e l’8” nel 2007. Il compositore romano tinge con la sua classe tutta la partitura di melodie popolari mediterranee e citazioni cinefile, che riprende perfettamente il carattere goliardico e burlesco della coppia comica…


Al quinto film, la coppia comica – mai volgare – Ficarra e Picone richiama il compositore di gran classe Carlo Crivelli, dopo il suo egregio lavoro su Il 7 e l’8. E il compositore romano tinge di melodie popolari mediterranee e citazioni cinefile tutta la partitura di questa commedia del duo palermitano, incentrata sul malcostume culturale, politico e sociale tipicamente italico del fregare il prossimo, soprattutto se, in questo specifico caso, chiamasi pensionato.

Il carattere meridionale goliardico e burlesco, da eterni Peter Pan, di Ficarra e Picone, nel tema che prende il loro nome e che apre questo CD, è espresso appieno in ogni singola nota, un Leitmotiv all’inizio quasi spagnoleggiante che poi prende il volo, correndo verso lidi comici in cui gli ottoni, i flauti, l’oboe, il fagotto, il clarinetto e la chitarra giocano a rimpiattino in maniera divertita e divertente. Lo stesso tema ritorna in “Zia Lucia e la soluzione del problema” con tutta la sua verve trascinante, per divenire nella seconda parte un classicheggiante andamento lento, spezzato nuovamente dalla corsa orchestrale frenetica di fiati e ottoni (in questo l’Orchestra Città Aperta diretta da Jonathan Williams è sorprendente). “Andiamo a quel paese” parte come una sorta di pezzo bandistico di paese tra la marcia funebre e la marcetta buffa con il tema portante sullo sfondo che cerca di prevalere.
“L’incontro di Valentino e l’idea di Salvo” propone un temino spensierato, quasi un valzerino ironico che a metà accelera tramutandosi in andantino mozartiano, per chiudere con il Leitmotiv primario. “Tema d’amore” dalle reminiscenze marcatamente chapliniane (come lo sono a volte le movenze del duo comico) è di una bellezza antica, poeticamente ardente. “Morte e funerale di una pensione” parte come marcia funebre per mostrare in seguito un carattere da melodramma pucciniano mischiato al tema principale in crescendo. Ritorna il “Tema d’amore e l’omaggio a Chaplin” che si fa pura poesia sonora per piano solo e archi tenui all’inizio, poi per il fagotto che la fa da padrone su tappeto d’archi ondeggianti. Con “L’incubo di Salvo, Valentino e la bambina” un andante lento funereo pervade la prima parte della melodia per cedere il passo al tema chapliniano di cui sopra che assume una forma carillonettistica. “Sono incinta” è pura farsa in musica, ondivaga e quasi circense. “Siamo in una botte di ferro” ripresenta la marcia funerea in maniera sospensiva e ridicolmente minacciosa.
In “Tema d’amore e del carabiniere” il piano delinea il Leitmotiv chapliniano (sempre un piacere riascoltarlo!) che si fonde con il tema mozartiano e con il mickeymousing beffardo del tema del carabiniere un po’ rincitrullito. “Geniale!” dichiara che il tema portante è fatto di essenza cartoonesca, non soltanto popolaresca. In “Tema di zia Lucia” un nuovo astratto e puntillinistico tema si fa largo. Tensione jazz con “Il prete e zia Lucia”, mentre in “Tema del paese” la marcetta buffa fa sentire la sua voce comico-onirica, nel breve “Il barbiere” timpani, fagotto e archi tracciano uno scherzo beffardo. In “In sacrestia” l’andamento liturgico barberiano ammanta di nero il tutto, però con “Non s’ha da fare” l’ambiente riprende colore ed esplode il tema principale, spegnendosi a metà in un doloroso andante lento pucciniano. Il conclusivo “Pioverà per sempre” riprende il malinconico tema chapliniano per piano solo, archi in controcanto per sottolineare che l’amore trionfa sempre su tutto e tutti!


La copertina del CD di Andiamo a quel paeseTitolo: Andiamo a quel paese

Compositore: Carlo Crivelli

Etichetta: Artist First/RTI, 2014

Numero dei brani: 19

Durata: 44′ 10”


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