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Soundtrack: "Inception" di Hans Zimmer

27 dicembre 2010 Soundtrack 1 Commento
Roberto Pugliese, 21 Dicembre 2010: * * * *
In collaborazione con Colonne Sonore

Colonna sonora all’apparenza semplice ma dotata di una potenza sonora assolutamente brutale e con parentesi liriche davvero struggenti, quella che Hans Zimmer ha composto per l’ultimo film di Christopher Nolan, con il quale aveva già collaborato per i due film su Batman…


Uno score elementare, primordiale, di una potenza sonora brutale e tellurica quello che Zimmer regala come sovrastruttura decisamente “eccedente” al nuovo mind-movie di Nolan, dopo quelli – in “strana coppia” con James Newton Howard – per i vari prequel batmaniani.

Un ascolto iniziale, al buio, sembra evocare più il nome di un altro grande specialista in apocalissi sonore, in urgenze del tragico, qual è Elliot Goldenthal (si pensi a In Dreams o Alien³): l’insistenza pesante e ossessiva di una ritmica lenta e schiacciante, l’ululato degli ottoni rinforzati dall’elettronica e inchiodati su note ribattute come in un’architettura bruckneriana mentre gli archi si accaniscono in un motivo conduttore semplicissimo e ostinato, ribattuto sino alla persecuzione psicologica, fra crescendi, sospensioni, echi distorti, riverberi fantasmatici (“Dreams is collapsing”)… Tutto evoca un universo sonoro dove la coazione a ripetere (“Radical notion”) non possiede nulla di minimalista – siamo dinanzi a un organico strumentale vastissimo all’interno di una partitura sostanzialmente elettronica di cui l’orchestra rappresenta una sorta di raddoppio iperbolico, non senza elementi solistici spiazzanti tipo quel “Pink Floyd sound” in apertura del lunghissimo “Waiting for a train”, il brano più complesso della partitura – e nemmeno di “zimmeriano” nel senso tradizionale di questo compositore per quando riguarda l’indole divagante e variativa, parafrastica, dei leitmotiv o il piacere citazionistico esibito, il gusto narcisistico della costruzione accademica.

Qui colpiscono la cattura di un’atmosfera molto più “onirica” dello stesso film (si ascoltino le liquescenze sospese e misticheggianti di un brano come “Old souls”), l’implacabile progressione della temperatura drammatica (il salire inarrestabile degli archi fino ai tremendi rintocchi di percussione e ottoni in “528491”), i bruschi scarti di stile e le repentine accelerazioni (“Mombasa”), l’utilizzo drammaturgico delle masse di suono secondo strutture armoniche molto elementari (“Dream within a dream”, che in coda contiene un esempio di tematismo accordale basato su crescendi continui ed emotivamente travolgente).

In un affresco di queste dimensioni c’è spazio per autentiche, struggenti parentesi liriche zimmeriane come le perorazioni degli archi nella seconda parte di “Waiting for a train” (ma si ascolti sempre sullo sfondo l’implacabile scansione ritmica), in mezzo alle quali spunta, spettrale, la citazione evocativa e necessaria di “Non, je ne regrette rien”; mentre il dialogo sospeso tra ottoni cupi e archi siderali usati anche solisticamente in “Paradox” sfocia in una letterale, significante monotonia, e il conclusivo “Time” è costruito per fasce avvolgenti e crescenti di armonie sino a una coda eterea e bruscamente interrotta…

In sintesi una colonna sonora sopra le righe e fuori dai consueti e un po’ consunti canoni zimmeriani, capace di trasmettere un senso di urgenza e di allarme ben oltre la “matrioska” narrativa del film, trionfalisticamente esibita fra azione e paradosso.


Titolo: Inception (Id.)

Compositore: Hans Zimmer

Etichetta: Water Tower Music/Reprise, 2010

Numero dei brani: 12

Durata: 49′ 20′


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Attualmente c'è 1 commento a questo articolo:

  1. Anonimo ha detto:

    Non c’ho capito niente, ma compllimenti lo stesso.

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