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"Tango libre" di Frédéric Fonteyne

13 febbraio 2014 Recensioni 0 Commenti
Tango Libre

Bolero Film, 13 Febbraio 2014 – Interessante

Il classico ménage à trois che diventa “à quatre” grazie al tango e a una guardia carceraria che si innamora di una donna amata da due carcerati e la aiuta a organizzare le visite all’interno del carcere…


François Damiens in una scena di Tango libreUltimo film di una trilogia in cui vengono esplorati il carattere della donna e i meccanismi dell’amore, Tango Libre è un film riuscito solo a metà. La parte fuori dal carcere, forse quella che interessa di più al regista, è la parte più debole. Il personaggio della guardia carceraria è poco caratterizzato mentre quello della donna, caratterizzato molto meglio, è però poco interessante perché già visto.

Anne Paulicevich in una scena di Tango libreIl ménage a trois non è certo una novità nel cinema, così come non lo è il rapporto conflittuale con il figlio di una madre di fatto single. La parte dentro al carcere, al contrario, è ben riuscita. Il rapporto tra i due carcerati, pur privo di originalità, funziona bene grazie ai dialoghi, al gioco di sguardi tra gli attori – entrambi molto bravi – e al montaggio sempre attento e serrato. La scena in cui Fernand e Dominic chiedono all’argentino di imparare il tango è perfetta, ricca di tensione e molto ben girata, ma in generale tutte le scene che riprendono il tango tra i carcerati sono notevoli, senz’ombra di dubbio le migliori del film sia emotivamente sia tecnicamente.

Sergi López con Anne Paulicevich sullo sfondo in Tango libreLa regia di Fonteyne è semplice ma mai banale e riesce a dare un forte supporto agli attori, creando buoni momenti di tensione narrativa e passando agilmente dal dramma alla commedia, dall’intimità dei dialoghi sussurrati all’azione e alle grida del carcere, alla musica e al ballo del tango. La sceneggiatura, pur offrendo buoni dialoghi e qualche approfondimento interessante, non riesce a cesellare il personaggio della guardia che vorrebbe essere borderline ma riesce solo a essere un single un po’ timido. Ottimo, di contro, tutto il reparto attoriale.

Fonteyne – che porta a casa il premio speciale della giuria di Orizzonti a Venezia 2012 – ci offre uno spettacolo non perfetto, ma con alcune vette di alto livello che permettono al film di essere un prodotto godibile che si fa tutto sommato perdonare i suoi difetti più evidenti.


La locandina di Tango libreTitolo: Tango libre
Regia: Frédéric Fonteyne
Sceneggiatura: Anne Paulicevich, Philippe Blasband
Fotografia: Virginie Saint-Martin
Interpreti: François Damiens, Anne Paulicevich, Sergi López, Zacharie Chasseriaud, Jan Hammenecker, Chicho Frumboli
Nazionalità: Belgio – Lussemburgo – Francia, 2012
Durata: 1h. 38′


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