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"The Danish Girl" di Tom Hooper

16 febbraio 2016 (7 Settembre 2015) Recensioni 3 Commenti
The Danish Girl

Universal, 18 Febbraio 2016 – Banalissimo

Lui e lei: giovani, belli, innamorati, felicemente sposati, pittori a Copenhagen negli anni 30. Sembrerebbe tutto perfetto se non fosse che, proprio in questo momento della sua vita, lui prende finalmente coscienza di ciò che ha sempre saputo: dentro di sé si sente assolutamente donna…


Eddie Redmayne in The Danish GirlPrendete un cucchiaio di una soap opera in stile Beautiful, uno de Il Paziente Inglese, tre di un qualunque film Tv di Inga Lindstrom. Quindi inserite nella vicenda ogni possibile cliché visto in una storia d’amore dall’inizio dei tempi e condite tutto con una colonna sonora lamentosa al punto giusto e una fotografia sufficientemente mélange. A questo punto cuocete a fuoco lentissimo, ed ecco a voi The Danish Girl.

Alicia Vikander e Eddie Redmayne in The Danish GirlL’idea di base avrebbe potuto anche dar vita a un film interessante, considerando che è ispirato alla storia vera di Einar Wegener, paesaggista danese che nel 1926 decide di cambiare chirurgicamente e anagraficamente sesso diventando Lili Elbe. Purtroppo, però, la devastante banalità della sceneggiatura, l’assenza di veri e propri personaggi sostituiti da banali stereotipi, e l’assoluta incapacità del regista di trasmettere una qualsiasi emozione nello spettatore fanno di questo film uno dei peggiori visti a Venezia72, e fanno riflettere sul modo in cui vengono scelte le opere del Concorso. Sì, perché The Danish Girl non è un Fuori Concorso portato qui per omaggiare la graziosissima moglie di Johnny Depp, Amber Heard (che recita, se così si può dire, per 10 minuti in tutto il film), ma è proprio inserito nel Concorso principale, quello che assegna il Leone d’Oro.

Alicia Vikander e Eddie Redmayne in una scena di The Danish GirlLe prove attoriali di Eddie Remayne (premio Oscar per La teoria del tutto) e Alicia Vikander (Ex Machina) sono tutto sommato di buon livello, soprattutto quella dell’attrice svedese, ma certo non si può chiedere a un attore di recitare bene quello che non ha senso dal punto di vista cinematografico. Perché in fin di conti The Danish Girl non è altro che l’ennesimo film di una serie di ennesimi film.


La locandina di The Danish GirlTitolo: The Danish Girl (Id.)
Regia: Tom Hooper
Sceneggiatura: Lucinda Coxson
Fotografia: Danny Cohen
Interpreti: Eddie Redmayne, Alicia Vikander, Ben Whishaw, Sebastian Koch, Amber Heard, Matthias Schoenaerts
Nazionalità: Regno Unito – Germania – USA, 2015
Durata: 2h.


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Attualmente ci sono 3 commenti a questo articolo:

  1. Marco ha detto:

    In effetti ha deluso parecchio le mie aspettative. Concordo con i difetti espressi in recensione.
    L’unica cosa che riesce a trascinarlo fino alla fine è la prova dei due attori principali (ma la Vikander non è da Oscar).

  2. Marco ha detto:

    Albe di questo, del regista e dei due attori che ne pensi?

  3. Alberto Cassani ha detto:

    L’ho trovato sufficiente ma niente più. Ha il pregio di non disegnare il personaggio come spinto dal sesso, ma proprio da una questione di identità, però ha una messinscena stucchevole e un’ultima scena terribile. La Vikander funziona bene perché alla fine è attraverso i suoi occhi che vediamo la storia, quindi se lei non fosse riuscita a reggere il film, anche Redmayne sarebbe crollato. Lui mi è sembrato un po’ di maniera, ma visivamente è estremamente convincente.

    Hooper è sempre simile a se stesso: è bravo ma approccia le storie sempre nello stesso modo. Tra quelli che ho visto, dei suoi questo è quello che mi è piaciuto meno.

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