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"Ex Machina" di Alex Garland

23 luglio 2015 Recensioni 5 Commenti
Ex Machina

Universal, 30 Luglio 2015 – Affascinante

Caleb, un giovane programmatore che lavora per il più grande motore di ricerca del mondo, ha la possibilità di passare una settimana di vacanza nell’isolata villa dell’inventore del motore di ricerca. Giunto lì, però, scoprirà di essere in realtà stato scelto per testare un’intelligenza artificiale ancora segretissima: Ava…


Oscar Isaac e Domhnall Gleeson in Ex MachinaEx Machina rappresenta l’esordio alla regia di Alex Garland, il poliedrico romanziere e sceneggiatore di The Beach, 28 giorni dopo e Sunshine. Come ci si poteva aspettare è permeato da un generale pessimismo nei confronti del genere umano, che lo stile lento e avvolgente con cui Garland l’ha girato e montato non fa che acuire. E’ uno stile quasi ipnotico, che rende palpabile la sensazione di straniamento provata dal protagonista e che rende credibile il suo stato di progressiva confusione man mano che le sessioni con Ava si susseguono.

Alicia Vikander in una scena di Ex MachinaSono queste sessioni – sette come i giorni di “vacanza” che il giovane trascorre in quel luogo – che segnano il passo del film. E’ ciò che Caleb e Ava si dicono, il modo in cui interagiscono, che influenza il rapporto tra lui e il suo datore di lavoro, non viceversa. L’attenzione scivola presto dal test vero e proprio ai personaggi in quanto tali, capaci tutti e tre di affascinare e di rimanere il centro emotivo della pellicola nonostante i diversi discorsi filosofici che vengono intavolati.

Alicia Vikander e Sonoya Mizuno in Ex MachinaLa bella regia di Garland e la sua interessante sceneggiatura, però, sarebbero servite a poco se non fossero state supportate da tre attori in grado di rendere davvero convincenti i loro personaggi. In particolare una straordinaria Alicia Vikander, capace di quella sottigliezza necessaria per rendere con efficacia sia l’aspetto robotico di Ava sia la coscienza che si va formando in lei. Garland ha tra l’altro anche l’ottima intuizione di non perdersi nei discorsi sui pericoli dell’intelligenza artificiale che invece minano parecchi altri film sullo stesso argomento, preferendo lasciare che lo spettatore sia libero di interpretare come meglio crede il finale da lui disegnato.


La locandina di Ex MachinaTitolo: Ex Machina (Id.)
Regia: Alex Garland
Sceneggiatura: Alex Garland
Fotografia: Rob Hardy
Interpreti: Domhnall Gleeson, Oscar Isaac, Alicia Vikander, Sonoya Mizuno, Corey Johnson, Claire Selby, Symara Templeman, Gana Bayarsaikhan, Tiffany Pisani, Lina Alminas
Nazionalità: Regno Unito, 2015
Durata: 1h. 48′


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Attualmente ci sono 5 commenti a questo articolo:

  1. Plissken ha detto:

    D’accordo con la recensione del Cassani, in quanto il film risulta effettivamente permeato di un’aura fascinosa sin dall’incipit, senza che debba poi scemare in virtù di quanto sopra esposto.

    Lo sviluppo m’è parso molto curato sotto ogni aspetto e non viene mai a pesare il fatto che tutta la pellicola sia praticamente sviluppata in un unico ambiente, cosa che aggiunge senz’altro merito ad un regista che, esordiente, sembra sia in grado di insegnare a colleghi ben più “blasonati”.

    Volendo essere pignoli forse (forse) potevano essere curate con maggiore efficacia alcune scene inerenti il pre-finale, ma probabilmente trattasi di impressioni soggettive.

    Bel film, assai interessante e che si erge sulle chiassose esuberanze proprie degli attuali prodotti in analogo stile. Personalmente lo consiglierei senza alcuna remora.

  2. Antonio ha detto:

    Film stupendo,bellissimi i numerosi stacchi cromatici e gli sguardi dei protagonisti,davvero bravissimi !
    Oscar per migliore attore non protagonista per il ballo sfrenato durante la canzone “Get Down Saturday Night” ad Oscar Isaac ahahahahah .
    A parte gli scherzi ,veramente un piccolo gioiellino. Bisogna tenere d’occhio Alex Garland!

  3. Alberto Cassani ha detto:

    Il film negli Stati Uniti ha avuto un buon incasso, considerato che era una distribuzione indipendente, per cui non è escluso che potrebbe trovare buoni finanziamenti se decidesse di dirigere un altro film. Nel frattempo, però, dovrebbe scrivere la sceneggiatura del film tratto da Halo.

  4. Plissken ha detto:

    Sono rimasto sorpreso in maniera piacevolissima da un film britannico del 2013 (quindi antecedente a questo) il cui titolo è “The machine”, che riprende il tema inerente l’intelligenza artificiale e che potrebbe aver in parte ispirato od influenzato il film di Garland.

    Per quanto (a quel che ho potuto leggere sul web…) “The machine” sia un film a bassissimo budget risulta, al di là di alcune ingenuità nella sceneggiatura e qualche inquadratura televisiva di troppo, molto affascinante, ed è coadiuvato da interpretazioni del cast a mio avviso più che dignitose e da una fotografia crepuscolare con qualche sporadico rimando espressionista.

    Ciò che mi ha spinto a inserire questo commento è la consapevolezza di aver gradito più tale opera (diretta da un certo Caradog W. James, da tenere d’occhio) che il film di Garland, che già di suo ho trovato assai gradevole.

    Avrei piacere, nel caso qualcun altro ne avesse preso o ne prendesse visione, conoscerne le impressioni anche in un ipotetico confronto con “Ex Machina” considerando la tematica decisamente analoga.

  5. Marco ha detto:

    Film molto piacevole ed interessante.
    Ve ne sono di film riguardanti automi, A.I., cyborg e compagnia bella però questo ha uno stile freddo, asciutto e molto intimo capace di farvi incollare allo schermo e di seguire attentamente ogni singola scena.
    Finale un pò pessimista e personalmente triste (mi ero immedesimato nel protagonista avendo un pò di affinità con lui) però nella visione del regista riguardo il nostro futuro (?) ci sta eccome.
    Avvolgenti ed inquietanti le musiche, fotografia nitida ed asettica al punto giusto (bellissime le riprese agli esterni) e belle interpretazioni di tutto il comparto attoriale.
    Ottima regia di Garland che ho già avuto il piacere di conoscere come sceneggiatore.

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