"The Hole" di Joe Dante
Medusa, 11 Giugno 2010 – Blando
Appena trasferitisi coi genitori da New York in una piccola cittadina di provincia, due fratelli scoprono con l’aiuto della vicina di casa una botola nel pavimento della cantina. E sotto la botola, si apre un pozzo che sembra non avere fondo…
Non particolarmente attivo nel corso dell’ultimo decennio, Joe Dante trova una buona vetrina pubblicitaria con la presentazione di questo suo giocattolino tridimensionale al Festival di Venezia 2009, dov’era anche membro della giuria principale. Purtroppo The Hole è un film debole, per nulla entusiasmante e che non prova neanche ad avere la carica caustica delle pellicole precedenti del regista del New Jersey. Film come Gremlins, Explorer, Salto nel buio e La seconda guerra civile americana sembrano lontani anni luce, perché il 64enne Joe Dante non riesce a dare lustro a un progetto che per quanto è innocuo non avrebbe sfigurato col marchio Disney nei titoli di testa.
E sì che le premesse per un film intrigante c’erano, col miscuglio di fantasy e ironia che ha caratterizzato gran parte della carriera di Joe Dante e la sceneggiatura scritta dal Mark L. Smith dell’horror Vacancy. Invece The Hole è un film lento e telefonato, totalmente privo di inventiva sia in scrittura che a livello visivo, con un 3D assolutamente inutile anche se usato con attenzione e un trio di attori che più insipidi è difficile trovarne. E’ un film per famiglie, che non vuole spaventare ma non riesce a interessare gli adulti e forse nemmeno a intrattenere i bambini. Se ne può fare tranquillamente a meno, senza alcun rimpianto.
Titolo: The Hole (Id.)
Regia: Joe Dante
Sceneggiatura: Mark L. Smith
Fotografia: Theo van de Sande
Interpreti: Chris Massoglia, Haley Bennett, Nathan Gamble, Teri Polo, Bruce Dern, Quinn Lord, John DeSantis, Chord Overstreet, Chelsea Ricketts, Merritt Patterson, Peter Shinkoda, Ali Cobrin, Jessica Just, Douglas Chapman
Nazionalità: USA, 2009
Durata: 1h. 32′
In giro ho letto recensioni molto positive…dici che fa così schifo?
Non mi sorprende che a qualcuno sia piaciuto, ma a me è parso davvero un filmetto.
Concordo, il film è prevedibile, roba da ragazzini e il gimmick del 3D era troppo ossessivo, molto spesso forzato.
D’accordo con Alberto. Una sorta di Piccoli Brividi allungato. Ho intuito l’idea del film e la funzione della botola nei primi 15 minuti di film.
Discretamente d’effetto la prima apparizione della bambina e della stessa nella camera della ragazza, per il resto semplice routine.
Esclusivamente solo per gli under 12 (ma forse neanche loro apprezzeranno più di tanto).
Albe Dante si può definire come il regista più sfortunato della storia horror e pensare che si è fatto conoscere con Corman e Spielberg, Piranha e Gremlins sono gli unici successi di pubblico e critica che ha avuto o sbaglio?
Io non lo definirei sfortunato. Ha diretto una manciata di film di genere piacevoli e molto efficaci ma non certo capolavori. Alcuni di questi hanno anche generato dei piccoli culti (non solo Gremlins, anche L’ululato), ed è il massimo che si poteva pretendere da loro. Secondo me alla fine della fiera ha raccolto quello che meritava.