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The Hours di Stephen Daldry

19 febbraio 2003 Recensioni 2 Commenti
The Hours

Buena Vista, 7 Marzo 2003 – Piatto

Un romanzo, tre donne e un fragile destino che le porterà ad affrontare con coraggio la vita e la morte: la depressa Virginia Woolf del 1925, una casalinga californiana che prepara una festa di compleanno per il marito nel 1951 e una newyorchese dei giorni nostri che prepara una festa per un amico malato di AIDS…


Nicole Kidman e Stephen Dillane in The HoursTratto dal romanzo di Michael Cunningham vincitore del premio Pulitzer, The Hours narra con eleganza e delicatezza la personalità complessa della grande scrittrice Virginia Woolf. Una donna fragile e tormentata dalla sua insicurezza, che l’ha spinta a suicidarsi annegandosi in un lago dopo aver riempito le tasche del suo abito con delle pietre. La pellicola inizia e si conclude con questo gesto disperato, evidenziando in questo modo la circolarità della storia e del tempo che scorre. Virginia Woolf è l’emblema dello stato confusionale che caratterizza le vite delle altre due donne: la casalinga cui  non sembra mancare nulla eppure è talmente insoddisfatta da arrivare a due passi dal suicidio, e la donna all’apparenza forte e sicura ma che rivela la vulnerabilità tipica di chi si ritrova a contatto con chi soffre. Storie di donne, che si arrendono o che lottano per non essere sopraffatte dalla disperazione.

Julianne Moore in The HoursIl film ha il suo punto di forza nelle splendide interpretazioni delle attrici protagoniste. Nicole Kidman offre una delle sue migliori interpretazioni. Il suo sguardo assente e intenso e il suo modo di agire inquieto sottolineano lo stato d’animo della Woolf. Julianne Moore, dopo l’ottima interpretazione in Lontano dal paradiso convince di nuovo nei panni di una casalinga degli anni 50,  risultando ancora più brava che nel film di Todd Haynes. Infine Meryl Streep riconferma le qualità che l’hanno resa una delle più grandi attrici di sempre. Ottima anche l’interpretazione di Ed Harris in un ruolo molto complesso, brevi e azzeccate le interpretazioni di Clare Danes, Miranda Richardson, Toni Collette e John C. Reilly.

Meryl Streep e Eileen Atkins in The HoursPer portare sullo schermo un progetto così ambizioso, che prende spunto dalla vita di una delle più grandi scrittrici anglosassoni di tutti i tempi, ci sono voluti altri due sudditi di sua Maestà, ovvero Stephen Daldry (già regista dell’acclamato Billy Elliot) e lo sceneggiatore David Hare (Il danno). I due hanno svolto un ottimo lavoro, adattando e dirigendo elegantemente per il grande schermo il libro di Cunningham. Il film è pervaso da un’atmosfera delicata e allo stesso tempo angosciante, e la musica composta da Philip Glass  non fa che enfatizzare tale aspetto.

Ed Harris in The HoursIn The Hours c’è un continuo passare da un’epoca all’altra, salti temporali che avvengono in un modo del tutto scorrevole. Così come sfogliamo le pagine di un libro, vediamo il fluire dei vari episodi che riguardano Virginia, Laura e Clarissa. Splendida una delle scene iniziali, composta da una serie di brevi sequenze in cui le tre donne compiono gesti molto simili, che sottolineano il legame che le unisce e che va al di là del tempo. Ma nonostante il film sia diretto con maestria e recitato brillantemente, ha un grande difetto: quello di non coinvolgere emotivamente fino in fondo.

Claire Danes e Meryl Streep in The HoursSi parla di amore, di morte, di sofferenza, di AIDS, di omosessualità… argomenti dalle potenzialità drammatiche molto forti, eppure il film risulta piuttosto freddo e distaccato. E questo è purtroppo un male comune a molti film tratti da opere letterarie: si pensa troppo a ricreare lo stile e le emozioni suscitate dalle pagine scritte e si mette da parte quel senso di realtà, quel senso umano utile ad emozionare e coinvolgere profondamente gli spettatori. Ciononostante, The Hours è comunque un film di ottima qualità, che vale la pena vedere soprattutto per l’ottimo cast che ha preso parte al progetto.


La locandina statunitense di The HoursTitolo: The Hours (Id.)
Regia: Stephen Daldry
Sceneggiatura: David Hare
Fotografia: Seamus McGarvey
Interpreti: Meryl Streep, Julianne Moore, Nicole Kidman, Ed Harris, Toni Collette, Claire Danes, Jeff Daniels, Stephen Dillane, Allison Janney, John C. Reilly, Miranda Richardson, Eileen Atkins, Linda Bassett, Jack Rovello, George Loftus
Nazionalità: USA, 2002
Durata: 1h. 54′


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Attualmente ci sono 2 commenti a questo articolo:

  1. Antonio ha detto:

    Rivisto.
    Cast sontuoso ,Julianne Moore supera tutte (si anche la Kidman!!!)
    Ma come puo’ essere che non ha ancora vinto un Oscar??? E’ bravissima e talentuosa ,quando vedi attrici come Reese Whiterspoon e Sandra Bullock ti chiedi se realmente sia sinonimo di talento questo riconoscimento….

  2. Alberto Cassani ha detto:

    In genere per riuscire a vincere un Oscar ci vuole non solo la bravura ma anche il film e il ruolo giusto. La lista di attori e attrici che hanno vinto con film o interpretazioni mediocri è lunghissima, ma si sono semplicemente trovati nel posto giusto al momento giusto. Alla Moore non è mai capitato.

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