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Vice - L'uomo nell'ombra di Adam McKay

12 marzo 2019 Recensioni 0 Commenti
Vice - L'uomo nell'ombra

Eagle Pictures, 3 Gennaio 2019 – Irriverente

Nel 1963 Dick Cheney era ancora uno studente universitario scapestrato e incosciente, ma la sua lunga carriera politica l’ha portato nel novembre del 2000 a diventare Vicepresidente degli Stati Uniti al fianco del Repubblicano George W. Bush…


Adam McKay ha il pregio di sapere raccontare sullo schermo questioni serie e complesse con un linguaggio comprensibile per il grande pubblico e uno stile originale. Dopo La grande scommessa – in cui aveva descritto il mondo della finanza e il crack economico che, nel 2008, colpì gli Stati Uniti e conseguentemente tutti i mercati internazionali – McKay torna al cinema con Vice – L’uomo nell’ombra, una pellicola dedicata a un’altra questione cruciale che ha influenzato la vita di molti: gli ultimi 50 anni di politica statunitense, narrata attraverso la figura di un esponente di spicco del partito Repubblicano e profondamente addentrato nel sistema: Dick Cheney.

Con uno stile accattivante e un tono sarcastico, il regista narra la vita e il ruolo di una figura apparentemente di secondo piano, che in realtà è stato il deus ex machina della politica statunitense durante gli otto anni della presidenza di George W. Bush. Servendosi della figura di un narratore che rappresenta l’uomo comune statunitense e la cui relazione con Cheney viene rivelata solo nel finale, McKay traccia un ritratto irriverente di un uomo animato da un’inarrestabile sete di potere, che agisce silenziosamente e nell’ombra pur di raggiungere i suoi obiettivi e che deve molto del suo successo alla compagna di una vita, sua moglie Lynne, la prima a credere nelle sue potenzialità.

Accanto a Cheney si muovono gli altri protagonisti della politica statunitense e della scena mondiale degli ultimi cinquant’anni, da Nixon a Donald Rumsfeld ai Bush padre e figlio; un piccolo gruppo di persone potenti che con le loro azioni hanno influenzato le vite di molti. Tuttavia, a dispetto dell’argomento trattato, Vice – L’uomo nell’ombra è una commedia nera in cui si ride molto, anche perché nei momenti di maggiore tensione il regista, come già aveva fatto in La grande scommessa, inserisce delle scene che strappano una risata. Se il film funziona e tiene gli spettatori incollati allo schermo per due ore lo si deve a un’ottima sceneggiatura, scritta davvero bene e caratterizzata da dialoghi veloci e carichi di parole, a un montaggio dal ritmo serrato che non cala mai nonostante l’assenza di linearità nella trama, e soprattutto a un notevole gruppo di attori. A partire da Christian Bale che interpreta il protagonista e dà ancora una volta prova del suo straordinario talento, trasformato nel fisico è perfetto e credibile nel ruolo di Cheney per linguaggio e movenze, sembra quasi di vedere davvero il vicepresidente statunitense sullo schermo. Bravissimi anche Amy Adams in quello della tenace Lynne Cheney, Steve Carrell che interpreta Donald Rumsfeld e un esilarante Sam Rockwell in quello di George W. Bush.

Vice – L’uomo nell’ombra è una commedia spiazzante, che racconta fatti realmente accaduti divertendo ma facendo riflettere, è senza dubbio politicamente schierata perché la presa di posizione del regista è evidente. Ma questo non ne limita affatto il valore, anzi.


La locandinaTitolo: Vice -L’uomo nell’ombra (Vice)
Regia: Adam McKay
Sceneggiatura: Adam McKay
Fotografia: Greig Fraser
Interpreti: Christian Bale, Amy Adams, Steve Carell, Sam Rockwell, Alison Pill, Eddie Marsan, Justin Kirk, LisaGay Hamilton, Jesse Plemons, Bill Camp, Don McManus, Lily Rabe, Shea Whigham, Stephen Adly Guirgis, Tyler Perry
Nazionalità: USA, 2018
Durata: 2h. 12′


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