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"Yamakasi" di Ariel Zeitoun

28 giugno 2003 Recensioni 0 Commenti
Yamakasi

01 Distribution, 27 Giugno 2003 – Simpatico

Leggeri, agili, rapidi, i sette Yamakasi balzano da un edificio all’altro di Parigi, scivolano lungo le pareti e sfidano qualsiasi pericolo. Un giorno il piccolo Djamel prova a imitarli ma cade. E’ urgente, c’è bisogno di soldi per operarlo il prima possibile e con la polizia alle costole gli Yamakasi si mettono a cercarli…


Una scena di YamakasiNello stesso anno (2001) in cui ha prodotto e sceneggiato Wasabi e Kiss of the Dragon, Luc Besson si dedicò anche allo script e alla produzione di Yamakasi, l’ennesimo (ma gradevole) film d’azione ispirato alle discipline orientali. Un film senza pretese né presunzioni di sorta, farcito purtroppo con dosi troppo massicce di retorica e buonismo che lo rendono largamente prevedibile ma, come i sopracitati, è anche divertente e per certi versi sfizioso. In definitiva è apparso anche questo come un film per ragazzi riconducibile alle Tartarughe Ninja o ai Power Rangers, ma che grazie alla totale assenza di costumi ed effetti speciali riesce a rimanere semplice e realistico quanto basta per vivacizzare la serata di chiunque voglia sfuggire all’afa cittadina e tuffarsi nell’aria condizionata di un multisala. Un’ora e mezza di svago, nient’altro che una storia fluida e senza fronzoli con due scene su tutte che fanno strabuzzare gli occhi: quella iniziale della scalata dei Bleuets (tra i palazzi più alti di Parigi) e quella in cui tre di loro si trovano a dover affrontare due dobermann a cui faranno letteralmente girare la testa con le loro acrobazie.

Una scena di YamakasiIl parkour, la disciplina degli Yamakasi, esiste davvero ed è largamente diffusa nelle banlieue parigine ormai da 10 anni. Il loro unico scopo è quello di disprezzare il pericolo e fare concretamente quello che “gli altri” possono fare solo con la fantasia: volare. Forse proprio il loro coraggio e la loro voglia di emergere dalla triste realtà dei quartieri più malfamati di Parigi e fare della loro passione una vera e propria professione, hanno attirato l’attenzione di Luc Besson che nel 1999 decide di scritturare quattro di loro per Taxxi 2 (nel ruolo proprio di quattro ninja che saltano giù da un ponte dell’autostrada) e nel 2000 tutti e sette per questo Yamakasi. Al momento stanno girando I figli del vento, diretto da Julien Seri, lo stesso sconosciuto regista che aveva iniziato le riprese di Yamakasi cedute poi all’ugualmente anonimo Ariel Zeitoun, che tutto sommato non se l’è cavata poi tanto male.

Una scena di YamakasiLe splendide musiche di repertorio, che vanno dal più duro dei rap al più fracassone degli hip hop fino al coinvolgente Rythm and Blues francese di Joey Starr e DJ Spank, fanno comunque di Yamakasi un film sfizioso e brillante. Forse, ma non ne avremo mai la riprova, uno script più originale ne avrebbe fatto un piccolo cult, almeno per i fanatici delle arti marziali.


La locandina di YamakasiTitolo: Yamakasi – I nuovi samurai (Yamakasi)
Regia: Ariel Zeitoun (con il contributo di Julien Seri)
Sceneggiatura: Luc Besson, Philippe Lyon, Julien Seri
Fotografia: Philippe Piffeteau
Interpreti: Malik Diouf, Chau Belle Dinh, Williams Belle, Yann Hnautra, Guylain N’Guba Boyeke, Charles Perriere, Laurent Piemontesi, Maher Kamoun, Bruno Flender, Afida Tahri, Amel Djemel, Nassim Faid, Frédéric Pellegeay, Gérald Morales
Nazionalità: Francia – Spagna, 2001
Durata: 1h. 30′


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