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"Zoolander" di Ben Stiller

25 giugno 2002 Recensioni 12 Commenti
Zoolander

Uip, 12 Luglio 2002 – Doloroso

Dopo non aver vinto il premio come miglior modello dell’anno, e dopo la morte accidentale di tutti e tre i suoi compagni di casa, Derek Zoolander decide di lasciare il mondo della moda e tornare nelle miniere del New Jersey a riscoprire le proprie origini…


Owen Wilson e Ben Stiller in ZoolanderPer la terza volta, dopo l’acclamato Giovani, carini e disoccupati e il noioso Il rompiscatole, il comico Ben Stiller si infila il cappello da regista e dirige se stesso in questa farsa ambientata nel mondo della moda, che prende spunto da un personaggio creato da Stiller quando ha presentato i VH1 Fashion Awards del 96 e che dà l’impressione di voler fare il verso a Austin Powers riuscendo però a strapparci solo qualche raro sorriso.

Ben Stiller in ZoolanderDerek Zoolander è un super-modello, premiato per tre volte consecutive come miglior modello dell’anno. Ma la sua sicurezza in se stesso viene profondamente minata dalla rapida ascesa di Hansel, modello controcorrente e di grande fascino. La sconfitta ai VH1 Fashion Awards e la morte accidentale dei suoi tre compagni di casa convincono Zoolander a lasciare il mondo della moda per ritornare nelle miniere del New Jersey a riscoprire le proprie origini. L’importante stilista Mugatu ha però deciso di prendere Zoolander come testimonial della sua nuova e rivoluzionaria linea di abbigliamento, con lo scopo segreto di portarlo ad assassinare il Primo Ministro della Malesia, fervido oppositore del lavoro minorile…

Will Ferrell in ZoolanderStiller e Owen Wilson (I Tenenbaum) non sono esattamente i più credibili dei modelli superpagati, ma trattandosi di una parodia ci si può anche passare sopra. E’ del tutto impossibile, invece, passare sopra il livello assolutamente idiota dei dialoghi che ci tocca ascoltare, come è impossibile sopportare la penosità di molte delle situazioni che si susseguono durante tutta l’ora e mezza di proiezione.

Buon successo ai botteghini statunitensi, il film in realtà non punge in nessun momento, ed è anzi piuttosto triste vedere le macchiette che ci vengono presentate (ma almeno per la prima volta in carriera Will Ferrell qualche risata riesce a strapparla). Della distribuzione nelle sale italiane, per quanto in piena estate, si sarebbe potuto anche fare a meno.


La locandina di ZoolanderTitolo: Zoolander (Id.)
Regia: Ben Stiller
Sceneggiatura: Drake Sather, Ben Stiller, John Hamburg
Fotografia: Barry Peterson
Interpreti: Ben Stiller, Owen Wilson, Will Ferrell, Christine Taylor, Jerry Stiller, David Duchovny, Jon Voight, Billy Zane, David Bowie, Garry Shandling, Claudia Schiffer, Vince Vaughn, Donald Trump, Nathan Lee Graham, Milla Jovovich
Nazionalità: USA, 2001
Durata: 1h. 29′


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Attualmente ci sono 12 commenti a questo articolo:

  1. Marci ha detto:

    Ahi ahi ahi!
    Questo film per me è un CULT!
    A questo punto dovrei iniziare a prenderti a male parole scordandomi completamente della punteggiatura… 😀
    Il film è una fantastica autocritica del mondo di cui anche Stiller fa parte. Certo in primis della moda, ma abbiamo anche diversi personaggi dello spettacolo e del cinema.

    A mio parere una geniale parodia e smontatura di una tipologia di persona che dovrebbe prendersi meno sul serio. E il buon Derek lo fa alla grande!

    “o credi che sia troppo stupido per sapere cos’è un’ORINAZIONE?”

  2. Alberto Cassani ha detto:

    Vero, il problema è che non fa ridere.

  3. Marci ha detto:

    ahah a me fa riderissimo! 🙂 di una stupidità sconvolgente

  4. Fauno ha detto:

    DAI! La storia del “manista” con camera iperbarica tascabile è da paura! ahahahah 🙂

  5. Marci ha detto:

    avete mai pensato di mettere la possibilità di votare i film ai “lettori” ?

  6. Alberto Cassani ha detto:

    L’aveva proposto qualche altro lettore l’anno scorso. Ci ho pensato su ma ho deciso di lasciar perdere: il giudizio espresso è giusto che sia quello della recensione, poi i lettori possono esprimersi tramite i commenti.

  7. Michele ha detto:

    Ho letto che è stata presentata la sceneggiatura per il sequel. Che ne pensi?

  8. Alberto Cassani ha detto:

    Stiller ci pensava da un bel po’. Visto il successo che questo aveva ottenuto e lo status abbastanza di culto che ha sviluppato, potrà senz’altro andar bene anche il seguito.

  9. Anonimo ha detto:

    IL GRANDE ROGER EBERT GLI HA DATO UNA STELLA.

    A PROPOSITO DI EBERT,CHE NE PENSI CASSANI DELLE SUE RECENSIONI?

    CASCHETTO GIUSEPPE.

  10. Alberto Cassani ha detto:

    Mi piace come scriveva fino a un po’ di tempo fa, ma ultimamente mi sembra faccia un po’ troppa fatica, col risultato di fare introduzioni troppo lunghe e arrivare troppo sbrigativamente al succo del discorso. Secondo me ha un’importanza per il mondo della critica moderna che qui da noi stiamo sottovalutando troppo. Però alla fine della fiera, nel 90% delle occasioni non sono d’accordo con lui.

  11. Marco ha detto:

    Albe i tuoi preferiti del “Frat Pack”?

  12. Alberto Cassani ha detto:

    Questa etichetta mi sembra molto aleatoria rispetto alle due da cui prende spunto (Rat Pack e Brat Pack), soprattutto perché questi attori lavorano insieme più perché feticci di determinati registi (Wes Anderson) che per altro. Ad ogni modo, dal calderone di titoli salvo Tropic Thunder e parzialmente Ron Burgundy.

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