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"Rabbit Hole" di John Cameron Mitchell

10 febbraio 2011 Recensioni 0 Commenti
Rabbit Hole

Videa-CDE, 11 Febbraio 2011 – Empatico

Becca e Howie sono una coppia che ha da poco tragicamente perso il figlioletto. La loro vita, ora, è cercare di superare il lutto, ma i loro diversi modi di elaborarlo rischiano di dividere le loro strade…


Nicole Kidman e Aaron Eckhart in Rabbit HoleAncora una storia di morte, ancora una difficile elaborazione del lutto, ancora scavi psicologici. Il nuovo film di John Cameron Mitchell – noto ai cinefili per Hedwig e Shortbus – torna sul tema più sfruttato dal cinema drammatico degli ultimi anni. Ma è abile abbastanza da trattarlo in modo acuto e intelligente.

Dramma intimo ed esistenziale scritto da Davids-Lindsay Abaire, da una sua pièce, si scosta dal dolore sordo de La stanza del figlio di Moretti o dalla rabbia di In the Bedroom di Field per raccontare il risorgere dal dolore.

Nicole Kidman e Aaron Eckhart con Dianne Wiest di spalle in una scena di Rabbit HoleSi comincia a tragedia già avvenuta, col bambino già morto per evitare facili effetti patetici. Il film segue poi passo dopo passo, ricordo dopo ricordo, terapia dopo terapia, la psicologia del sopravvivere, le modalità con cui la psiche cerca di difendersi dall’incomprensibile, dall’inenarrabile, concentrandosi su una coppia che deve capire e capirsi, che deve apprendere come venirsi incontro. Mitchell prende gli elementi tipici della medio-borghesia statunitense e li corrompe gradualmente, dimostrando un talento imprevisto nella messinscena degli imbarazzi, delle piccole difficoltà quotidiane legate al più drammatico degli eventi di una vita.

Aaron Eckhart in Rabbit HoleIl tutto grazie in primis a una sceneggiatura di ferro, tesa e acuta nella costruzione, nello sviluppo dei temi, nell’indagine psicologica, nella precisione ambientale, ma anche grazie al lavoro di Mitchell che dopo le colorate provocazioni precedenti riesce a entrare a fondo nelle pieghe dei personaggi e sa mostrare il percorso dei protagonisti grazie a immagini pulite e rigorose che si sporcano coi minuti e diventano quasi irreali nel finale. E gestisce in modo encomiabile la prova del cast, capitanato da due perfetti Aaron Eckhart e Nicole Kidman (che sconfigge anche il Botox) che reggono comprimari di classe, come la grande Dianne Wiest.


La locandina statunitense di Rabbit HoleTitolo: Rabbit Hole (Id.)
Regia: John Cameron Mitchell
Sceneggiatura: David Lindsay-Abaire
Fotografia: Frank G. DeMarco
Interpreti: Nicole Kidman, Aaron Eckhart, Dianne Wiest, Miles Teller, Tammy Blanchard, Sandra Oh, Giancarlo Esposito, Jon Tenney, Mike Doyle, Patricia Kalember, Phoenix List, Julie Lauren, Ursula Parker, Yetta Gottesman, Marylouise Burke
Nazionalità: USA, 2010
Durata: 1h. 30′


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