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"La regola del sospetto" di Roger Donaldson

7 maggio 2003 Recensioni 0 Commenti
CineFile

Buena Vista, 28 Marzo 2003 – Efficace

James Clayton, giovane genio dell’informatica, viene avvicinato da un reclutatore della CIA. Incredulo, Clayton accetta l’offerta, convinto soprattutto dalla scoperta che anche suo padre era un agente. Durante i sei mesi di addestramento si dimostra essere uno dei migliori aspiranti al posto di agente segreto…


Al Pacino e Colin Farrell di La regola del sospettoBuon thriller scritto da Roger Towne (Il Migliore), Kurt Wimmer (Sfera) e Mitch Glazer (S.O.S. Fantasmi), La regola del sospetto è uno dei migliori film dell’incostante regista australiano Roger Donaldson (Thirteen Days, Cocktail). Pur non essendo neanche lontanamente memorabile, risulta essere un film solido, ben realizzato e dotato di buona suspense. Senza puntare troppo in alto, e incentrando la vicenda su un singolo personaggio piuttosto che su un complotto internazionale, il film non perde mai di interesse e non lascia cadere la tensione fino alla fine, quando un evidente balzello allo star system ci obbliga ad ascoltare il monologo di Al Pacino che anticipa la chiusura.

Bridget Moynahan e Colin Farrell in La regola del sospettoColin Farrell (Minority Report), qui al suo primo vero ruolo da protagonista, si dimostra perfettamente in grado di reggere un film quasi da solo: con la faccia e il fisico che ha potrebbe permettersi di apparire senza recitare, invece ci mette del suo e crea un personaggio vivo e interessante. Al suo fianco Al Pacino recita col pilota automatico un personaggio già visto milioni di volte (ma è pur sempre Al Pacino) e Bridget Moynahan finisce per non avere molto più spazio che nei suoi precedenti Serendipity e Al vertice della tensione, facendosi ricordare più per il bel viso che non per la bravura.

Colin Farrell, Al Pacino e Bridget Moynahan in una scena di La regola del sospettoDal punto di vista tecnico Donaldson non eccelle in regia, mettendo in scena il film in maniera anonima anche se funzionale, lasciandosi comunque scappare qualche sottolineatura di troppo nella fase conclusiva della pellicola. Buona invece la fotografia di Stuart Dryburgh (Bridget Jones) e discrete le musiche del tedesco Klaus Badelt, “allievo” di Hans Zimmer e autore della colonna sonora di The Time Machine.

Colin Farrell in La regola del sospettoRicca di divertenti citazioni ed efficaci scene d’azione, la pellicola riesce ad intrattenere il pubblico non volendo fare niente più di questo, pur sfruttando a volte lo stratagemma del software fantascientifico per risolvere qualche buco di sceneggiatura. Ma in fin dei conti, lo spettacolo convince lo spettatore a stare al gioco e credere a tutto ciò che vede e sente. Anche se «niente è ciò che sembra».


La locandina statunitense di La regola del sospettoTitolo: La regola del sospetto (The Recruit)
Regia: Roger Donaldson
Sceneggiatura: Roger Towne, Kurt Wimmer, Mitch Glazer
Fotografia: Stuart Dryburgh
Interpreti: Colin Farrell, Al Pacino, Bridget Moynahan, Gabriel Macht, Mike Realba, Dom Fiore, Karl Pruner, Ron Lea, Jeanie Calleja, Jessica Greco, Angelo Tsarouchas, Veronika Hurnik, Eugene Lipinski, Steve Lucescu, Richard Fitzpatrick
Nazionalità: USA, 2003
Durata: 1h. 54′


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