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Satanik di Piero Vivarelli

20 novembre 2007 Recensioni 0 Commenti
Satanik

Interfilm, 18 Aprile 1968 – Pessimo

Marnie Bannester è la vecchia e brutta assistente di un biologo che scopre un siero in grado di ridare gioventù e bellezza. Per impadronirsi della formula, la donna lo uccide e si dà alla fuga. Trasformatasi nella bellissima Satanik, diventa l’amante di un gioielliere ma per sfuggire alla polizia è costretta ad uccidere ancora…


Magda Konopka in SatanikProbabilmente uno dei personaggi del fumetto italiano con più potenzialità cinematografiche, Satanik arriva sul grande schermo con una pellicola sciatta e per nulla interessante, che non riesce ad approfittare della coproduzione internazionale e avrebbe anzi necessitato di una maggiore attenzione in fase di sviluppo, perché chiaramente qui non si è riusciti a cogliere l’essenza del fumetto di Max Bunker e Magnus e non si è per nulla riusciti a riproporne gli aspetti più interessanti.

Magda Konopka in una scena di SatanikFin dalla scelta di Magda Konopka come protagonista, il film è stato destinato all’insuccesso artistico. Non solo perché si tratta di un’attrice mediocre, ma soprattutto perché non ha il fisico giusto per il ruolo di Satanik: non ha un briciolo del fascino necessario ed ha una bellezza troppo volgare rispetto a quella che sarebbe servita per rendere convincente il personaggio. Ma in realtà, nessuno del cast sembra essere particolarmente dotato, nonostante i bravi doppiatori facciano il possibile per salvare la baracca. Dal canto suo, Vivarelli cerca di far virtù dei mezzi a sua disposizione, ma le continue zumate infastidiscono e la sua regia appare più che altro rozza.

Magda Konopka in una scena di SatanikLa sceneggiatura si perde in parole inutili, spiegando e rispiegando cose già chiare alla prima esposizione. I dialoghi suonano spesso risibili e se l’intreccio è di una pochezza clamorosa, il suo sviluppo è mediocre quando non pessimo. Difficile credere che l’autore dello script sia lo stesso Brochero che sempre nel 1967 aveva scritto la brillante sceneggiatura del Marchio di Kriminal. Lo spogliarello in costume nero proposto verso la fine della pellicola è la prova di come il progetto sia stato sviluppato male fin dall’inizio: se l’idea era di attrarre il pubblico giocando sul sesso, lo si è fatto in maniera troppo blanda e con le armi sbagliate; se invece era di realizzare un thriller appassionante come il bel tema musicale sembrerebbe suggerire, non si è pensato a costruire una storia ben sviluppata dall’inizio alla fine. Il risultato è che il film dura un’ora e venti, ma dopo un quarto d’ora non se ne può già più.


La locandina statunitense di SatanikTitolo: Satanik
Regia: Piero Vivarelli
Sceneggiatura: Eduardo Manzanos Brochero
Fotografia: Silvano Ippoliti
Interpreti: Magda Konopka, Julio Peña, Umberto Raho, Luigi Montini, Armando Calvo, Mimma Ippoliti, Isarco Ravaioli, Nerio Bernardi, Joe Atlanta, Antonio Pica, Piero Vivarelli, Gaetano Quartararo, Mirella Pamphili, Gustavo Simeone
Nazionalità: Italia – Spagna, 1967
Durata: 1h. 23′


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