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A Quiet Place - Un posto tranquillo di John Krasinski

17 aprile 2018 Recensioni 4 Commenti
A Quiet Place - Un posto tranquillo

20th Century Fox, 5 Aprile 2018 – Ansiogeno

La Terra è invasa da una razza aliena dotata di un udito ipersviluppato, cosa che costringe il genere umano a vivere nel silenzio per evitare che il più sordo dei rumori diventi un rintocco a morte. Come sperimentato da Evelyn e Lee Abbott e dai loro due figli…


È un vero e proprio contrappasso alla società e ai ritmi della nostra contemporaneità, A Quiet Place – Un posto tranquillo, opera terza di John Krasinski, nella quale il silenzio e i ritmi flemmatici hanno un ruolo chiave per la sopravvivenza. La famiglia Abbott, con una Emily Blunt decisamente in parte si trova a fronteggiare una minaccia aliena in un film che sembra ereditare il DNA di Signs e The Village, mostrando e non mostrando, giocando più sulla suspense e sull’immaginazione che non sul gore del sangue come ormai ci si aspetta da un horror/thriller.

A Quiet Place – Un posto tranquillo mostra come, nonostante la parola sia alla base della comunicazione odierna, si possa vivere e convivere anche senza, primeggiando sensi e movimenti ora demandanti a mero supporto di quel brusio che spesso ubriaca di inutili orpelli linguistici, spostando il focus dal fine di un messaggio alla sua esclusiva forma. Non si tratta di una pellicola con finalità didascaliche, dopotutto è un horror, ma il livello qualitativo è decisamente sopra la media e lo spettatore stesso si ritrova disarmato dinanzi a una quiete che vive nella tempesta… senza emettere alcun suono.

Nei 90 minuti che corrono – o meglio, accompagnano ai titoli di coda – si nota l’ottima regia, la recitazione convincete della protagonista, un minimo di analisi psicologica dei personaggi a contorno che cercano di trasmettere il disagio e l’handicap del mutismo assoluto ma anche qualche contraddizione di troppo, che sarebbe stato opportuno evitare: la consapevolezza di un handicap non può e non deve offuscare il raziocinio, e di certo l’amore di una mamma per i propri figli dovrebbe essere superiore a quello di qualsiasi desiderio.

Accompagnamento sonoro, fotografia e scenografia chiudono il quadro di un buon film e di certo il consiglio è, dopo una giornata o un intero weekend lavorativo bombardati da mille voci, lasciare che una, quella del silenzio, abbia facile gioco sulle nostre “resistenze”.


La locandinaTitolo: A Quiet Place – Un posto tranquillo (A Quiet Place)
Regia: John Krasinski
Sceneggiatura: Bryan Woods, Scott Beck, John Krasinski
Fotografia: Charlotte Bruus Christensen
Interpreti: Emily Blunt, John Krasinski, Millicent Simmonds, Noah Jupe, Cade Woodward, Leon Russom
Nazionalità: USA, 2018
Durata: 1h. 40′


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Attualmente ci sono 4 commenti a questo articolo:

  1. Plissken ha detto:

    Mi trovo in sintonia con quanto espresso dal Degni. Il film scorre fluido mantenendo un senso di tensione costante anche lontano dai canonici “picchi” imposti dal genere. Il finale “scade” un po’ in un mero per quanto agognato senso di rivalsa, ma quello specifico rumore secco che va a rompere il forzato silenzio lascia decisamente in bocca un sorrisetto compiaciuto.

    Per una bella serata, consigliato sicuramente.

  2. Marco ha detto:

    Concordo con la recensione.
    Originale, molto ben girato e attori tutti in parte.
    Effetti della ILM ben fatti e scenografia e fotografia azzeccate.

  3. Marco ha detto:

    Notevole anche la seconda parte che pur non brillando per originalità di script (tipico survival-movie), la solida regia e le sue buone trovate, riescono a convincere appieno lo spettatore che ha voglia di farsi intrattenere intelligentemente.

    Albe e recensore, lo avete visto?
    Albe te il primo capitolo?

  4. Alberto Cassani ha detto:

    La seconda parte mi ha sorpreso, anche perché avevo letto praticamente nulla. Il primo capitolo mi era piaciuto moltissimo, il secondo meno ma l’ho trovato comunque ottimo. Certo però che la tensione del primo c’è solo in minima parte, nel sequel. Di certo son due prodotti interessanti, originali e realizzati molto bene nonostante qualche banalità sparsa.

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