"Anomalisa" di Charlie Kaufman & Duke Johnson
Universal, 25 Febbraio 2015 – Malinconico
Michael Stone è un uomo annoiato. A Cincinnati per un viaggio d’affari, fa i conti con un amore giovanile perduto e che lo tormenta ancora in sogno, ma incontra anche un’altra donna, Lisa, in cui riconosce delle caratteristiche speciali…
Tra Se mi lasci ti cancello e Lei c’è il film in stop-motion di Charlie Kaufman e Duke Johnson Anomalisa. Naturale estensione del primo, di cui Kaufman fu sceneggiatore, fratello d’elezione del secondo. Perché? Sicuramente perché l’autore newyorchese lavora ancora sui sentimenti e lo fa nel modo che già conosciamo. Come Clementine nel primo film, Lisa è un’idea, un tarlo della mente che può essere rimosso o evocato già dalla prima scena, quando si ha l’impressione di sentire, tra voci indistinte, l’eco della frase che pronunciava Clementine in sogno: «Almeno torna indietro e inventati un addio». Con Lei condivide invece il confine labile tra reale e virtuale, il tormento che la mente possa essere fallace e non distinguere più la realtà, né capire cosa sia umano.
Il mondo dipinto da Kaufman in Anomalisa è piovoso e piatto, i dialoghi sono noiose ripetizioni di luoghi comuni, tutto ciò che è sentimento appartiene a un livello pressoché sconosciuto. Il protagonista è un leader e un guru per molti, ma nella vita è abituato a fuggire i sentimenti. Tormentato per aver abbandonato il suo amore giovanile, insegue una voce diversa dalle altre, la voce di Lisa, immaginando e costruendo la possibilità di fuggire – questa volta nell’amore – da una vita anaffettiva.
La traccia stilistica di Kaufman si fa più evidente quando la dimensione onirica torna a interferire con la vicenda e la trasforma in incubo, attraverso il sogno Stone prende coscienza del pericolo di abbandonarsi alla mente e ai sentimenti e l’albergo dell’ambientazione svela luoghi sotterranei, luoghi della mente simili a quel mezzo piano da cui si poteva entrare nella testa di John Malkovich.
Anomalisa è un cartone animato diretto agli adulti, con una regia ben calibrata e solo qualche sbavatura nelle scene più oniriche, quando il regista sembra cadere in balia della fretta di rendere il proprio tratto più incisivo per poi tornare repentinamente ad un portamento più calibrato, lasciando lo spettatore fin troppo spiazzato dal cambiamento breve ed intenso. Nel complesso è un film intenso, in cui la malinconia prevale portando con sé riflessioni che non si fermano ai titoli di coda.
Titolo: Anomalisa
Regia: Charlie Kaufman, Duke Johnson
Sceneggiatura: Charlie Kaufman
Fotografia: Joe Passarelli
Doppiatori originali: David Thwelis, Jennifer Jason Leigh, Tom Noonan
Nazionalità: USA, 2015
Durata: 1h. 30′
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