Cenerentola di Kenneth Branagh
Walt Disney, 12 Marzo 2015 – Piacevole
La favola di Cenerentola, che questa volta si chiama in realtà Ella, prende di nuovo vita sul grande schermo. Dall’infanzia al matrimonio col Principe passando ovviamente per i lavori servili per matrigna e sorellastre, Ella vive in un mondo al contempo reale e magico…
Non solo nel nuovo film di Kenneth Branagh gli attori sono in carne e ossa, ma arrivano dalle blasonate fila del cinema e del teatro britannico. Chi tra gli emergenti delle nuove generazioni, chi dalla tradizione più longeva e importante del teatro e chi ancora – pur con altre origini – è approdato al cinema inglese diventando poi Premio Oscar. Un simile cast è tutto a disposizione, e all’altezza, di un altrettanto blasonato e britannico regista.
Va da sé che, pur non stravolgendo la favola originaria, questo Cenerentola si prende qualche licenza poetica, rischiando così forse di intaccare il mito senza però farlo realmente. Il breve prologo, in cui è narrata l’infanzia felice di Ella fino alla morte della mai dimenticata madre, non tradisce bensì esalta la favola rendendo tangibili alcuni concetti altrimenti solo narrati. Lo stesso succede nell’approfondimento della figura di suo padre e del loro profondo legame, che mette a fuoco al meglio il lato non solo favolistico, ma soprattutto umano dei personaggi.
Il sottotesto della favola viene espresso anche nella ripetizione dell’edificante insegnamento che Ella ha ricevuto dalla madre morente, come altrettanto edificanti sono altri insegnamenti sparsi nel resto del film. Eppure, nonostante ci si trovi di fronte a un mondo reale quanto magico e fiabesco, non tutto è conseguentemente edulcorato, anzi: dalla figura della matrigna e delle due sorellastre emerge la chiara metafora, peraltro universale, della falsità e della cattiveria dell’animo umano.
Oltre a raccontare la bontà e la meschinità degli esseri umani, che trovano il loro equivalente nel mondo animale dal quale la giovane è circondata, il film è anche un’esplosione di fantasia. Si vede quanto ci si aspetta di vedere da questa favola e da una produzione del genere, ma in modo piacevole e non banale: la trasformazione della zucca in fastosa carrozza, insieme a quella di alcuni animali in esseri umani, è una scena ricca di fantasia, specie nell’idea di mostrarla per gradi.
Tra i protagonisti del film ci sono anche i colori, nelle tinte che caratterizzano la psicologia dei personaggi oppure in nuance con la natura e la scenografia circostanti. D’altro canto il finale stesso rimanda, specie proprio dal punto di vista scenografico, a un matrimonio principesco dei nostri giorni. Forse a sottolineare l’universalità di una fiaba che ancora una volta si è scelto di far rivivere.
Titolo: Cenerentola (Cinderella)
Regia: Kenneth Branagh
Sceneggiatura: Chris Weitz
Fotografia: Haris Zambarloukos
Interpreti: Lily James, Richard Madden, Cate Blanchett, Helena Bonham Carter, Holliday Grainger, Sophie McShera, Hayley Atwell, Ben Chaplin, Nonso Anozie, Stellan Skarsgård, Derek Jacobi, Rob Brydon, Jana Perez, Alex Macqueen, Tom Edden
Nazionalità: USA, 2015
Durata: 1h. 45′
Piaciuta questa trasposizione molto fedele al cartone con, anche, l’aggiunta del racconto d’infanzia di Ella, mi ha fatto ancora più appassionare nonostante il film del 1950 non rientri nei miei preferiti sicuramente.
Ottimo il casting e attori molto ben calati.
Eccezionali effetti speciali non d’intralcio alla narrazione, anzi.
Scenografie sfarzose e molto caratteristiche.
Branagh lo comunque sempre considerato una garanzia come regia e come costruzione di scene.