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Di nuovo in gioco di Robert Lorenz

29 novembre 2012 Recensioni 12 Commenti
Di nuovo in gioco

Warner, 30 Novembre 2012 – Ovvio

Un anziano scout degli Atlanta Braves ha dei seri problemi agli occhi così, durante un viaggio nel Nord Carolina per visionare una giovane promessa, viene affiancato contro la sua volontà dalla figlia e da un ex giocatore che proprio lui aveva scoperto…


Viene facile pensare che Clint Eastwood non abbia apprezzato granché Moneyball, visto quanto il protagonista di questo suo nuovo film è profondamente legato a una concezione del baseball che nella pellicola di Miller viene tanto criticata. «Suo nuovo film» perché, nonostante abbia lasciato la regia a uno dei suoi produttori, Di nuovo in gioco appartiene a tutti gli effetti alla sua filmografia per tematiche, personaggi e stile. Non però come riuscita, trattandosi di una pellicola piatta e prevedibile, senza guizzi e senza troppe cose interessanti da dire.

Se la sceneggiatura dell’esordiente Randy Brown infila ogni possibile banalità e ogni svolta più ovvia, la regia di Robert Lorenz  sceglie sempre le inquadrature più banali e non tenta neanche di dare ritmo alla vicenda. Se non ci si annoia – e anzi in un paio di momenti si ride anche – è solo grazie alla verve dei dialoghi tra padre e figlia e all’indubbio carisma dei tre protagonisti, e vista la pochezza di tutto il resto questo è il massimo che si può pretendere.

Peccato, perché le possibilità di fare un buon film c’erano tutte. L’idea di base – pur ovvia – era interessante, e l’ambientazione nel mondo baseball di provincia avrebbe potuto dar vita a spunti particolarmente brillanti. Invece, tra personaggi solo abbozzati e il fatto che l’unico vero colpo di scena appare forzato nei modi e fuori luogo nella sostanza, Di nuovo in gioco finisce per essere un film assolutamente dimenticabile.


Titolo: Di nuovo in gioco (Trouble with the Curve)
Regia: Robert Lorenz
Sceneggiatura: Randy Brown
Fotografia: Tom Stern
Interpreti: Clint Eastwood, Amy Adams, Justin Timberlake, John Goodman, Matthew Lillard, Robert Patrick, Ed Lauter, Bob Gunton, Scott Eastwood, Jay Galloway, Joe Massingill, Seth Meriwether
Nazionalità: USA, 2012
Durata: 1h. 51′


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Attualmente ci sono 12 commenti a questo articolo:

  1. Gaothaire ha detto:

    Me lo sentivo, ma comunque mi dispiace molto, essendo (suppongo) l’ultimo film con Clint …

  2. Alberto Cassani ha detto:

    In effetti io ho l’impressione che qui abbia lasciato dirigere Lorenz perché non è più in grado di fare entrambe le cose.

  3. Guido ha detto:

    Il film non l’ho ancora visto, però mi dispiace un po’ che Clint sia tornato sulle scene.
    Il finale di “Gran Torino”, secondo me, era perfetto come chiusura di carriera da attore.

    Il film lo vedrò solo per il suo carisma e perché è il mio regista preferito, anche se qui appunto non dirige.
    Si capisce solo guardando il trailer come va a finire.

  4. Sebastiano ha detto:

    Non e’ un brutto film, ma se c’e’ qualcosa che proprio non va, secondo me e’ proprio Clint Eastwood: non e’ credibile nella parte del vecchio.
    Concordo in pieno su quanto scrivi del colpo di scena, che definirei anche inutile, oltre che forzato.
    Sempre bello invece vedere Amy Adams, davvero brava.

  5. Sebastiano ha detto:

    Alberto, riesci a farci sapere perche’ “Trouble with the Curve” in italia si traduce “Di nuovo in gioco”?
    Se e’ un’indicazione di Clint e della Malpaso, prendo atto.
    Se e’ una scelta italiota, prendo un bastone…

  6. Alberto Cassani ha detto:

    Dubito sia una scelta di Clint, ma è sicuramente una scelta centrale della Warner visto che – e non è la prima volta – molti titoli con cui è stato distribuito in Europa sono simili a quello italiano piuttosto che a quello originale: in Francia si intitola “Une nouvelle chance”, ad esempio.

  7. Eddie ha detto:

    Sebastiano, che significa che Clint non è “credibile nella parte del vecchio”? Perché messa così sembra “Morgan Freeman non è credibile nella parte dell’afroamericano”.

  8. Gaothaire ha detto:

    Clint è credibile nella parte del ”vecchio” perchè è lo stesso, identico ruolo che ha da Million Dollar Baby in poi..
    Riguardo al titolo, a logica penso l’abbiano cambiato perchè ”Problemi con la (palla) curva” avrebbe avuto ben poco appeal in Italia, visto che il 90% degli italiani ignorano cosa sia una palla curva (così come qualunque altro aspetto del baseball, immagino)..

  9. Sebastiano ha detto:

    Eddie, ritengo, come tutto il mondo, che Eastwood attore ha chiuso alla grande con il personaggio di Walt Kowalski. Dopo un lunghissimo percorso che credo, in una parola, perfetto.
    Recitare da pensionato e mezzo cieco, scusami il gioco di parole, non ce lo vedo.
    La migliore interpretazione del 2012 resta sua: e’ quando ha parlato con una sedia vuota.
    Qui per me non e’ in parte. Sara’ perche’ ho appena visto Max von Sydow in “Molto forte…”?
    Colpa del personaggio, se vogliamo, non sua. Ma cosi’ mi pare.
    Come ho gia’ scritto, ho visto Amy Adams emergere alla grande, e sono convinto che uno come Eastwood in parte non lo avrebbe mai permesso.
    Se non mi sono spiegato bene, voglio comunque specificare che a me il film e’ piaciuto molto piu’ che ad Alberto.

  10. Sebastiano ha detto:

    Lo stesso “IDENTICO” ruolo?
    Mi arrendo.

  11. Gaothaire ha detto:

    Con le dovute differenze, mi sembra che Eastwood da MDB in poi interpreti sempre il vecchio duro, cinico, renitente al declino e al passare del tempo.

  12. Marco ha detto:

    D’accordo in toto con la recensione sui difetti (se così li vogliamo chiamare) del film.
    Unico aspetto positivo è la Adams ed i vari confronti col padre. Per il resto noia e puerilità
    E non chiamatelo film sul baseball, questo è solo un film sul rapporto padre-figlia. “Moneyball” è un film sul baseball e sulla sua politica.

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