"Fist of the North Star" di Tony Randel
Inedito in Italia – Squallido
Alla fine del XX secolo il mondo è sconvolto da esplosioni atomiche che prosciugano gli oceani e rendono le pianure desolati deserti. La Croce del Sud instaura un clima di terrore e morte. Inizialmente riluttante, Kenshiro capisce che è venuto il momento di combattere…
Tony Randel, regista nel 1988 di Hellraiser II, attenta qui al mito di uno dei personaggi di fumetti e cartoni animati più amati degli anni ’80. Per nulla interessato alle arti marziali e senza esperienza nella direzione di film d’azione, Randel non riesce a sfruttare le potenzialità del materiale di partenza e mette in scena un film di serie B che appare tecnicamente poverissimo e per nulla conscio di cosa può funzionare in una pellicola live-action e cosa invece ha senso solo se proposto sulla pagina disegnata o in un film d’animazione.
Sceneggiato dallo stesso regista e da Peter Atkins, anch’egli specializzato in film horror, Fist of the North Star ripercorre i primi dieci capitoli del fumetto di Buronson e Tetsuo Hara, ma la storia è talmente semplificata da risultare stravolta. Nonostante la presenza di alcuni elementi ripresi fedelmente dal fumetto (la storia dei semi di riso, il flashback su come Shinn ha fatto le 7 cicatrici a Ken…), gli autori paiono infatti aver travisato completamente l’universo fittizio da cui hanno preso spunto. Si comincia con il capo dei Cattivi che nella prima scena spara (!) al maestro dei Buoni e si passa ad un Kenshiro che vaga per il deserto rifiutando il proprio destino di salvatore del mondo, per avere poi dei personaggi secondari notevolmente modificati. Tutto questo dà l’impressione di star assistendo al lavoro di qualcuno per nulla innamorato dell’opera da cui è partito.
Visivamente Randel sembra quasi volersi rifare alle atmosfere dei primi due film di Mad Max, senza averne i mezzi né tantomeno le capacità. Il colore predominante è il marrone sabbia, con sprazzi di grigio qua e là, ma neanche questa monocromaticità riesce a rendere meno evidente la pochezza delle scenografie di cartapesta e dei fondali disegnati, così come la regia e il montaggio non possono nascondere l’inadeguatezza di alcuni degli attori nelle sequenze di arti marziali.
Certo non era semplice rendere credibili le arti marziali di Ken il guerriero, ma sembra quasi che Randel non volesse nemmeno provarci. Il regista ha infatti riproposto sullo schermo alcune delle tecniche della Sacra di Scuola di Hokuto senza preoccuparsi della loro credibilità all’interno di un film troppo serioso per giustificarle. Così, diverse sequenze di combattimento risultano ridicole anziché sconvolgenti come avrebbero dovuto essere, e la mediocrità con cui sono girate fa inorridire i fan.
In effetti, però, gli attori sono inadeguati anche quando si tratta di recitare. L’accoppiata Gary Daniels-Costas Mandylor ha pochi rivali in quanto a incapacità espressive, e mettere al loro fianco attori senza esperienza e orientali che faticano a parlare inglese non è stata certo una grande idea. Trovare poi gente come Malcolm McDowell e Melvin Van Peebles, ma anche Chris Penn, in una simile produzione mette solo tristezza. Come mette tristezza la scelta dell’insipida Isako Washio per il complesso e centrale ruolo di Julia. Non si trattasse di Kenshiro, si potrebbe dire che questo è solo uno dei tanti prodotti di serie B giustamente destinati direttamente al mercato dell’home-video, ma visto il titolo che porta non si può che rammaricarsi di quanto sia brutto.
Titolo: Fist of the North Star
Regia: Tony Randel
Sceneggiatura: Tony Randel, Peter Atkins
Fotografia: Jacques Haitkin
Interpreti: Gary Daniels, Malcolm McDowell, Costas Mandylor, Isako Washio, “Downtown” Julie Brown, Dante Basco, Nalona Herron, Melvin Van Peebles, Chris Penn, George Kee Cheung, Kevin Arbouet, Clint Howard, Tracey Walter, Leon White
Nazionalità: USA, 1995
Durata: 1h. 43′
this movie should have never been made is the worst piece of crap that’s ever been bestowed in cinema. it was best to leave it as an animation.
The comic-books aren’t bad, either. But it’s amazing how bad this movie is.