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Fog di John Carpenter

20 ottobre 2003 Recensioni 0 Commenti
Fog

Cineriz, 1980 – Spaventoso

In una notte di nebbia i padri fondatori di Antonio Bay accesero un falò sulla spiaggia, che attirò contro gli scogli un veliero carico d’oro e con un equipaggio di lebbrosi. Il comandante della nave promise di ritornare in una notte di nebbia per prendere sei vite e far pagare alla città quel debito di sangue…


Adrienne Barbeau in FogDopo le due regie televisive di Pericolo in agguato e Elvis il re del rock, John Carpenter torna sul grande schermo con una ghost story da lui scritta con la compagna d’avventure Debra Hill, in cui Carpenter è bravo a non prendersi troppo sul serio. Approfitta, ad esempio, del fatto di potersi nuovamente circondare dei collaboratori abituali (come il bravo direttore della fotografia Dean Cundey) per prendere in giro gli amici: Tom Atkins interpreta Nick Castle, che sarà cosceneggiatore di Fuga da New York; il personaggio di Charles Cyphers si chiama Dan O’Bannon come il compagno di università di Carpenter che ha cosceneggiato Dark Star e ha poi creato Alien; George Flower nel film si chiama Tommy Wallace come il montatore e scenografo della pellicola… E poi ci sono mamma Janet Leigh e figlia Jamie Lee Curtis, per la prima volta insieme sullo schermo, e c’è un cameo dello stesso Carpenter…

Jamie Lee Curtis e Tom Atkins in FogMa Fog è pur sempre un horror, piuttosto tipico nel plot ma ben strutturato nella costruzione. La trama è raccontata attraverso l’opera di tre narratori distinti: il film si apre con il signor Machen (come Arthur Machen, noto scrittore di storie di fantasmi) che racconta del naufragio della “Elizabeth Dane” ad un gruppo di ragazzini seduti intorno al fuoco, il suo racconto viene completato da quanto scritto nei diari di Blake che vengono letti nel corso del film e quindi ci troviamo con la DJ Stevie Wayne che fa la cronaca degli eventi attuali. E Carpenter alterna ottimamente le narrazioni, in modo da far crescere la tensione man mano che la storia si sviluppa, nonostante qualche imperfezione nella sceneggiatura.

Rob Bottin in una scena di FogSenza mai abbandonarsi all’uso di effetti truculenti, Carpenter realizza un horror di grande atmosfera che mette al suo centro un’eroina improbabile come Stevie Wayne (Adrienne Barbeau, allora moglie del regista), isolata da tutti se non dal figlio per l’intera durata del film. Un horror che forse non ci fa saltare sulla sedia ma che è in grado di lasciare ben impressa nella nostra memoria la silhouette di Rob Bottin-Blake che si staglia nella nebbia.


Un'immagine pubblicitaria di FogTitolo: Fog (The Fog)
Regia: John Carpenter
Sceneggiatura: John Carpenter, Debra Hill
Fotografia: Dean Cundey
Interpreti: Adrienne Barbeau, Hal Holbrook, Janet Leigh, Jamie Lee Curtis, Tom Atkins, John Houseman, Nancy Loomis, James Canning, Charles Cyphers, Ty Mitchell, John Goff, Jim Hayne, George “Buck” Flower, Regina Waldon, Rob Bottin, Ric Moreno
Nazionalità: USA, 1979
Durata: 1h. 31′


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