"Gangster N° 1" di Paul McGuigan
Columbia, 30 Marzo 2001 – Duro
Freddie Mays è il gangster più importante della Londra di fine anni 60. Tutti i ragazzi dei bassifondi lo idolatrano, perché è stato capace di uccidere un poliziotto ed essere assolto. Lavorare per lui può essere pericolo anche a livello mentale, perché a stargli vicino uno potrebbe voler diventare come lui…
Il ritorno di Malcolm McDowell ai personaggi duri – anzi: bastardi – 30 anni dopo aver prestato il volto ad Alex capo dei Drughi. E certo questo è quello che sa far meglio. In effetti è come se avesse finito di girare quel film e avesse iniziato le riprese di questo, come se per noi in mezzo non ci sia stato nulla, come se quell’attore dallo stesso nome che abbiamo visto tra gli altri ne I Protagonisti, Mr. Magoo e Gulag 77 fosse in realtà un’altra persona. A dir la verità, comunque, McDowell ha meno screen time del suo alter ego giovane (ben interpretato da Paul Bettany), ma attraverso tutto il film è sua (o meglio: di Adalberto Maria Merli, che lo doppia con efficacia) la voce narrante che sottolinea con tagliente sarcasmo le immagini.
Non è con i bei dialoghi, comunque, che si esauriscono le attrattive di Gangster N° 1. La sceneggiatura di Johnny Ferguson è decisamente ben scritta, e riesce a presentarci la psicologia del protagonista senza mai scadere nel banale o nel già visto, nonostante si stia percorrendo una strada più volte battuta. Il film si apre già con una scena piuttosto intrigante, che basta da sola a fotografare l’ambiente in cui i personaggi si muovono e a farci capire che tipo è il nostro uomo. Ma ci sono altri due momenti capaci di ipnotizzare lo spettatore: una lunga scena in cui il protagonista va a far visita ad un ladruncolo doppiogiochista e riesce a terrorizzarlo con pochi gesti ed ancor meno parole, e una scena in cui il giovane gangster uccide il capo della gang rivale dopo una meticolosa preparazione. In questa scena, nonostante non ci venga realmente mostrato nulla, la tensione è talmente alta che la violenza che scorre nelle vene del protagonista basta a farci accapponare la pelle.
Sottolineate da un commento musicale che ben alterna brani di repertorio a pezzi originali, le immagini del film scorrono via senza lasciare un attimo di respiro a chi le guarda, e il bilanciato uso della computer graphic non fa altro che acuire il senso di disagio che si prova al cospetto di personaggi simili. E anche se il film in fondo è un po’ vuoto ed il finale può sembrare inconcludente, questo non è una pellicola che si dimentica in fretta. Come quell’altra, diretta da un certo Stanley qualcosa, una trentina d’anni fa.
Titolo: Gangster N° 1 (Gangster No. 1)
Regia: Paul McGuigan
Sceneggiatura: Johnny Ferguson
Fotografia: Peter Sova
Interpreti: Malcolm McDowell, Paul Bettany, David Thewlis, Saffron Burrows, Kenneth Cranham, Jamie Foreman, Razaaq Adoti, Doug Allen, Eddie Marsan, David Kennedy, Andrew Lincoln, Cavan Clerkin, Johnny Harris, Anton Valensi
Nazionalità: Regno Unito – Germania, 2000
Durata: 1h. 45′
Questo film è un capolavoro. Il paragone con Snatch – lo strappo è impossibile perchè sono due film diversi. Snatch è comico mentre gangster è violento. Il protagonista è fenomenale. La scena in cui ammazza il capo della gang rivale è da oscar. Bellissimo anche quando lancia il suo nemico fuori dalla finestra dopo averlo torturato un bel po’.