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Glass di M. Night Shyamalan

22 gennaio 2019 Recensioni 2 Commenti
Glass

Walt Disney, 17 Gennaio 2019 – Personale

David Dunn ha ormai accettato la sua natura di vigilante, ed è sulle tracce di Kevin Wendell Crumb, il sequestratore con 23 personalità diverse. Quando finalmente lo trova, entrambi vengono catturati e rinchiusi da una misteriosa dottoressa nello stesso istituto in cui si trova Elijah Price, la prima nemesi di Dunn…


Atteso con un certo fervore dopo il buon risultato commerciale e di critica ottenuti da Split, questo nuovo titolo di M. Night Shyamalan si potrebbe catalogare non tanto come il terzo capitolo di una trilogia iniziata con Unbreakable, quanto come un esperimento di crossover e una riflessione sul mondo dei fumetti e dei cinecomics. Il che è perfettamente coerente con la filmografia del regista di Philadelphia, per tematiche e intenti. Peccato che a conti fatti, il risultato sia tutt’altro che esaltante.

Dopo un inizio che in realtà lascia sperare per il meglio, Shyamalan fa di tutto per mettere i personaggi già noti sul binario meno interessante possibile, cercando di instillare il dubbio che i loro poteri siano in realtà unicamente il frutto di un loro disturbo psichico. Peccato che questo sia, né più né meno, lo stesso gioco fatto nei due film precedenti, e che stavolta funzioni molto meno. Da quel punto, Glass prende una strada fatta di incongruenze e forzature piuttosto fastidiose, fino ad arrivare a un (pen)ultimo atto in cui la sceneggiatura dà in pasto allo spettatore quello che di più basico si poteva aspettare: un confronto da film di supereroi, e ben due colpi di scena nello stile del regista. Questo livello più basico è però anche quello che funziona meglio, contro ogni intenzione.

Dispiace notare che alcune idee alla base della storia sono interessanti, e l’amore per il mondo dei fumetti traspare davvero tutto, in modo quasi commovente. Ma il progetto avrebbe meritato una scrittura migliore e meno seduta su quanto di buono fatto in precedenza. Meritevoli di lode, comunque, tutti e tre i protagonisti: anche se costretti a rifarsi il verso, si prestano con tutta la generosità del caso. Glass è probabilmente da intendersi come un regalo di Shyamalan ai suoi più fedeli sostenitori, ma chiunque non lo sia farebbe bene a passare oltre.


La locandinaTitolo: Glass (Id.)
Regia: M. Night Shyamalan
Sceneggiatura: M. Night Shyamalan
Fotografia: Mike Gioulakis
Interpreti: James McAvoy, Bruce Willis, Samuel L. Jackson, Anya Taylor-Joy, Sarah Paulson, Spencer Treat Clark, Charlayne Woodard, Luke Kirby, Adam David Thompson, M. Night Shyamalan, Shannon Destiny Ryan, Diana Silvers, Nina Wisner, Kyli Zion, Serge Didenko
Nazionalità: USA, 2019
Durata: 2h. 10′


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Attualmente ci sono 2 commenti a questo articolo:

  1. Marco ha detto:

    Concordo con quanto scritto.
    Nonostante apprezzi l’intenzione del regista, delusione abbastanza cocente.
    Albe te che ne pensi di questo?

    P.s. riesci a rispondermi alla mia domanda sulla scheda di “Polar Express”?
    Grazie 🙂

  2. Alberto Cassani ha detto:

    L’ho trovato veramente insipido. Non c’è mai tensione, non frega niente dei personaggi e tutto si conclude nella maniera più banale possibile. Già non ero stato un fan del precedente “Split”, figuriamoci di questo…

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