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Hellraiser di Clive Barker

8 novembre 2003 Recensioni 8 Commenti
Hellraiser

Eagle Pictures, 30 Dicembre 1987 – Disgustoso

Frank Cockran è un edonista alla costante ricerca del piacere personale, non necessariamente sessuale. Un giorno mette le mani su uno strano cubo, una gioco che appena risolto lo trasporta in una dimensione magica, un Inferno che aspetta il momento di scatenarsi sulla Terra. E per farlo, ha bisogno di molto sangue…


Ashley Laurence e Oliver Smith in HellraiserClive Barker è stato circondato fin dai suoi esordi letterari da grande interesse e ancor più grandi aspettative (Stephen King lo definì «il futuro dell’horror»). Hellraiser è basato su un suo racconto contenuto nei sei volumi che compongono la raccolta Books of Blood («Siamo tutti libri di sangue, in qualunque punto ci aprano siamo rossi»). Scottato dai cattivi risultati artistici di due film tratti da sue sceneggiature, Barker ha voluto dirigere personalmente il film. Questa sua prima regia cinematografica (doppiata tre anni dopo da Cabal e nel 1995 da Il Signore delle Illusioni) è sorprendentemente uno degli horror più originali e agghiaccianti degli anni 80.

Doug Bradley in HellraiserLa scatola meccanica capace di aprire il passaggio tra l’Inferno e la Terra è divenuta in breve tempo uno degli elementi più riconoscibili della cinematografia orrorifica, così come la figura del suppliziante Pinhead interpretato da Doug Bradley. Proprio i Supplizianti («per alcuni siamo Demoni, per altri siamo Angeli») sono la perfetta esemplificazione dei contenuti letterari di Barker, scrittore sanguinolento che si è man mano spostato nel terreno del fantasy ma che ha contraddistinto la sua produzione horror con storie perverse, a tratti sensuali, spesso violente e sempre dotate di un gusto sado-maso che ha avuto pochi rivali al mondo.

La scatola meccanica di HellraiserDel tutto privo di spirito dell’umorismo, Hellraiser è un film decisamente più violento e più adulto – per tematiche e personaggi – rispetto a pellicole come Nightmare, Venerdì 13 o Halloween. La differenza sta nel tema stesso affrontato dal film, la sottile linea che separa il piacere dal dolore. La missione di Barker con questa sua opera prima non è quella di intrattenere lo spettatore, né semplicemente di spaventarlo: è quello di farlo inorridire. E ci riesce in pieno, nonostante qualche imperfezione nella sceneggiatura, una regia tutto sommato mediocre e un finale davvero brutto.


La locandina statunitense di HellraiserTitolo: Hellraiser (Id.)
Regia: Clive Barker
Sceneggiatura: Clive Barker
Fotografia: Robin Vidgeon
Interpreti: Andrew Robinson, Clare Higgins, Ashley Laurence, Doug Bradley, Sean Chapman, Oliver Smith, Robert Hines, Nicholas Vince, Simon Bamford, Grace Kirby, Anthony Allen, Leon Davis, Michael Cassidy, Frank Baker, Kenneth Nelson
Nazionalità: Regno Unito, 1987
Durata: 1h. 34′


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Attualmente ci sono 8 commenti a questo articolo:

  1. Marco ha detto:

    Da apprezzare solo l’iniziativa del regista-scrittore Barker perchè con un budget risibilissimo ha saputo creare una convincente tensione cattiva, malsana e disgustosa e la risurrezione di Frank all’inizio; ma come trucchi in generale e effetti ottici (pessimi da Power Rangers) bisogna stendere un velo pietoso. Abche per tutto il film di Nightmare gli effetti non è che siano convincentissimi (per noi di adesso) ma nel finale si ribalta completamente la situazione.
    La regia ci potrebbe anche stare come del resto le interpretazioni dei personaggi.
    Quoto il finale veramente brutto, troppo sbrigativo.
    Però dire che questo è l’horror, seppur ormai cult, più agghiacciante degli anni ’80 c’è ne passa! Ti devo ricordare La Mosca di Cronenberg? Nightmare di Craven? La Casa di Raimi? La Cosa di Carpenter? Re-Animator di Gordon? Bene o male come budget ci siamo. Qui conta la bravura degli autori e registi Barker non lo considero sinceramente alla pari degli artisti sopracitati.
    E poi come film horror più originale in assoluto di quel tempo come non citare lo stupendo In Compagnia Dei Lupi di Jordan?

  2. Alberto Cassani ha detto:

    Uhm… Se ne può discutere.
    La cosa è un film di fantascienza con elementi horror, ma pur sempre un film di fantascienza, così come La mosca, due film che comunque sono largamente inferiori a questo in quanto ad originalità (ma non importanza per la storia del cinema). Nightmare secondo me non è un horror terrificante come Hellraiser e quello di Raimi sicuramente non è un horror terrificante come questo. Poi sono tutti grandi se non grandissimi film, ma dal punto di vista prettamente horror Hellraiser secondo me è superiore: è l’unico di questi film (insieme a quello di Craven) capace di creare davvero un universo orrorifico coerente e spaventoso, e appunto cinematograficamente originale. Poi tutti questi gli sono superiori per quanto riguarda il valore assoluto, ma non come horror puro. Tra l’altro, il primo Re-Animator è un film onesto ma tutt’altro che memorabile (al contrario del secondo e di Society, entrambi di Yuzna), mentre a me In compagnia dei lupi non è piaciuto per niente.
    Poi che Barker sia un regista mediocre non c’è dubbio, ed è proprio per questo che è ancora più sorprendente quello che è riuscito a fare in questo film. Invece non sono d’accordo sugli effetti speciali, che non mi pare fossero per nulla disprezzabili (però per questo dovrei rivederlo).

    Però attento: io non ho scritto che Hellraiser è l’horror più originale e agghiacciante degli anni ’80, ho scritto che “è uno degli horror più originali e agghiaccianti degli anni ‘80″. E anche se volessimo considerarlo perfettamente sullo stesso piano degli altri film che citi, sarebbe comunque tra i migliori in questo caso 7 horror di un decennio che di film horror ne a prodotti a valanghe.

  3. Marco ha detto:

    Grazie per la tempestiva risposta Alberto.

  4. Edoardo ha detto:

    Grandissimo film,e Cabal non è da meno.
    Chi ha visto “Il signore delle illusioni”? Sapete dirmi com’è?

  5. Alberto Cassani ha detto:

    Cabal non mi ha entusiasmato, appiattisce troppo il romanzo da cui è tratto e forse è un filo troppo prevedibile. Però parte da un’idea molto intrigante. Il Signore delle Illusioni non mi è piaciuto, l’ho trovato abbastanza senza nerbo e con una parte finale per nulla interessante. Diciamo comunque che Barker era meglio come romanziere che come regista.

  6. Joe ha detto:

    be la Cosa e La Mosca sono fantahorror (come Alien) per inciso, dato che il genere horror è piuttosto vasto e si sposa benissimo con molti altri generi, con estrema facilità.
    Su Barker, come regista è piuttosto fine a se stesso, come scrittore invece ha un certo intuito e furbizia, però ancora oggi è ampiamente sottovalutato dall’industria cinematografica, sono davvero tante le storie che ben si sposano con una versione filmica e invece, restano ancora su carta abbozzate.

    tral’altro non si sa ancora nulla su una distribuzione estera per l’ultimo Book of Blood…

  7. Alberto Cassani ha detto:

    Probabilmente Hollywood è rimasta scottata dai risultati della saga di Hellraiser, a parte i primi capitoli, e con il fatto che Barker si è ormai da anni messo a scrivere fantasy più che horror (ammesso che sia ancora così: ho smesso completamente di seguirlo) ha portato alla poca considerazione nei confronti dei suoi lavori. E’ vero però che ci sono diverse sue storie che sarebbero ottime, al cinema.

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