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"Il treno per il Darjeeling" di Wes Anderson

2 settembre 2007 Recensioni 0 Commenti
Il treno per il Darjeeling

20th Century Fox, 30 Aprile 2008 – Stralunato

Tre fratelli attraversano l’India in treno cercando di ritrovarsi spiritualmente sia come individui che come fratelli. Dopo il funerale del padre, infatti, le loro vite hanno preso traiettorie completamente diverse e il loro rapporto ha bisogno di essere ricucito…


Adrien Brody, Jason Schwartzman e Owen WilsonNel cameo che apre il film Bill Murray, ormeggiata la zissouiana “Belafonte”, fa del suo meglio per guadagnarsi un posto sul Darjeeling. Trait d’union tra i veicoli dell’anima di Wes Anderson, stavolta deve lasciare il posto ai tre fratelli Whitman (Owen Wilson, Adrien Brody e Jason Schwartzman), protagonisti di un viaggio in treno che percorre l’India e decisi (uno più degli altri) a ritrovarsi spiritualmente sia come individui che come fratelli. In assenza di figura paterna, importantissima nel cinema di Anderson, questa volta la chimera sullo sfondo sarà matriarcale.

Waris Ahluwalia, Owen Wilson, Adrein Brody e Jason SchwartzmanIl regista di Rushmore e dei Tenenbaum decide anche questa volta di inscrivere le sue storie di delicati rapporti umani in una cornice tematica, scenografica e filmica parecchio evidente. Dopo una mansion e una nave, è il turno del coloratissimo treno Darjeeling Limited. Al suo interno gli spazi troppo angusti sono un problema per i tre protagonisti: si veda come nella prima parte il loro modo di relazionarsi evita la forma tripartita per concentrarsi sui rapporti individuali (tipicamente, un fratello si allontana e gli altri due si confrontano). La struttura vivace ed esplosiva delle loro diversità rende buona parte del film appassionante, ispirato e divertente secondo i canoni ben noti dell’umorismo di Anderson, qui alla sceneggiatura con Schwartzman e con Roman Coppola. I protagonisti mettono sul piatto (traballante sui binari) le loro storie surreali, di cui il regista non manca mai di fornire un correlativo oggettivo; tratto fondamentale di tutti i suoi film, sempre molto caratterizzati dal punto di vista oggettuale. Si pensi alle divise, scarpe, cappelli e attrezzature di Steve Zissou, ai vestiti dei Tenenbaum. Ne Il treno per il Darjeeling ci sono l’accappatoio di Jack, gli occhiali di Peter, le fasciature di Francis. E soprattutto ci sono le valigie, numerate, griffate e ingombranti, vero simbolo familiare del passato da rielaborare, sempre su e giù dal treno.

Jason Schwartzman, Adrien Brody e Owen WilsonProprio quando il viaggio modifica il suo corso, però, il film perde in compattezza e strascica le vicende dei personaggi, come se una volta liberato il potenziale “costrittivo” a bordo del treno venissero meno le energie. Un vero peccato, perché Anderson aveva trovato il ritmo giusto intrufolandosi negli angusti corridoi e fra i caotici alloggi delle carrozze. Affinando sempre più il suo gusto per la ripresa orizzontale, il buon Wes ha sincronizzato alla perfezione l’andamento dei suoi personaggi con il suo stile registico. Con ironia seconda solo a quella di un Owen Wilson fasciato e malconcio (tentato suicidio per lui, com’è noto), il regista piazza anche il suo classico ralenti conclusivo quando la fine del film è in realtà lontana: segno che bisognava chiudere un po’ prima?

Adrien Brody, Owen Wilson e Jason SchwartzmanSui toni della consueta, pregevole colonna sonora, Anderson conferma quanto di buono già sapevamo (ricchezza maniacale del quadro e della scenografia, umorismo surreale, virtuosismi, l’occhio delicato per il rapporto parentale) mentre continua a latitare in ciò che sarebbe lecito aspettarsi da lui, ovvero l’andare un po’ oltre i suoi schemi. Per far sì che l’autorialità non diventi soltanto ripetizione di se stessi.

Da notare, infine, come il film sia preceduto da un corto, Hotel Chevalier, una pillola (addirittura Part 1 nei titoli, e Part 2 è il film) sui trascorsi parigini di Jack. Oltre a spiegare cosa ci faccia Natalie Portman in una cabina del Darjeeling Limited, il breve spezzone completa alcuni dei tanti nonsense del film.


La locandina statunitenseTitolo: Il Treno per il Darjeeling (The Darjeeling Limited)
Regia: Wes Anderson
Sceneggiatura: Wes Anderson, Roman Coppola, Jason Schwartzman
Fotografia: Robert Yeoman
Interpreti: Owen Wilson, Adrien Brody, Jason Schwartzman, Amara Karan, Wally Wolodarsky, Waris Ahluwalia, Irrfan Khan, Barbet Schroeder, Camilla Rutherford, Bill Murray, Anjelica Huston, A.P. Singh, Kumar Pallana, Dalpat Singh
Nazionalità: USA, 2007
Durata: 1h. 31′


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