"Into the Woods" di Rob Marshall
Walt Disney, 2 aprile 2015 – Sfiancante
Quattro fiabe classiche (Cenerentola, Raperonzolo, Cappuccetto Rosso, Jack e la pianta di fagioli) e i loro personaggi si incontrano all’interno della foresta dove vivono e dove si incrociano le loro avventure. Ma non tutto va come ci si aspetterebbe, e il “lieto fine” non è per niente la fine…
Chi troppo vuole, nulla stringe. Questo vecchio adagio ben si adatta alla nuova pellicola di Rob Marshall (Chicago, Nine). Tratto da un musical di successo, non si può certo dire che Into the Woods manchi di idee o che non sia accattivante musicalmente. Gli attori/cantanti sono tutti perfettamente in parte e se la strega di Meryl Streep è probabilmente il personaggio migliore, al quale vengono anche riservate le scene più interessanti e le migliori uscite di scena, il lupo di Johnny Depp è quello più affascinante. Eppure il film non decolla mai: quando si arriva al «per sempre felici e contenti» si è solo a metà della proiezione, e da quel momento il film si avvita stancamente su se stesso e procede stancamente verso il finale.
Non c’è nulla che davvero non vada: scenografie e costumi da Oscar, attori di fama, musiche vincitrici di diversi premi, una base consolidata data dal successo del musical. Eppure c’è troppo: troppe scene, troppi personaggi, troppi intrecci, troppi avvenimenti che si succedono e alla fine delle due ore e cinque minuti di proiezione lo spettatore è sfiancato e sollevato dall’apparire della scritta “The End”.
Marshall usa tutti i trucchi del mestiere per movimentare quanto più possibile lo spettacolo, ma alla fine tutto il mestiere del mondo non può sopperire a una storia che sul grande schermo non funziona. La massa di eventi presentati e il susseguirsi dei numeri musicali sterilizzano i sentimenti dei protagonisti, che passano inevitabilmente in secondo piano a favore di una messa in scena estetizzante e fine a se stessa. Gli stessi sentimenti, quando sono espressi, non lasciano il tempo allo spettatore di essere metabolizzati, perché nel frattempo si è già passati ad altro: a un altro personaggio, un’altra storia, un altro pezzo musicale.
Usciti dalla sala si resta con la sensazione di aver assistito a uno spettacolo indubbiamente pregevole dal punto di vista tecnico, ma estremamente carente su quello emozionale. Perfino la “morale” (quasi d’obbligo, in un film Disney) alla fine del film, dichiarata dalla strega (non poi così tanto) cattiva si perde e si annacqua davanti a tutto quello che si è visto e sentito.
Titolo: Into the Woods (Id.)
Regia: Rob Marshall
Sceneggiatura: James Lapine
Fotografia: Dion Beebe
Interpreti: Meryl Streep, Emily Blunt, James Corden, Anna Kendrick, Chris Pine, Johnny Depp, Daniel Huttlestone, Christine Baranski, Tammy Blanchard, Lucy Punch, Tracey Ullman, Lilla Crawford, Simon Russell Beale, Joanna Riding, Billy Magnussen, Mackenzie Mauzy
Nazionalità: USA – Regno Unito – Canada, 2014
Durata: 2h. 05′
Concordo pienamente con il recensore.
Ci poteva anche stare la prima parte ma essendo passato “solo” 74 minuti non poteva finire così ed ecco che vi è il ribaltamento di tutte le favole che noi conosciamo nella, peggiore, seconda parte.
Come messaggio e morale è passabile, però il brutto è quello che non ti lascia niente a fine visione.
2 o 3 canzoni pregevoli.