“Nine” di Rob Marshall
Tiziana Cappellini, 25 Gennaio 2010: Discreto |
01 Distribution, 22 Gennaio 2010
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Roma, anni Sessanta. Lo stimato regista Guido Contini sta per iniziare un nuovo film durante una crisi privata e creativa. Le donne che lo circondano nella vita reale sono per lui fonte di ispirazione e il suo lavoro, apparentemente edulcorato, è in realtà fonte di errori piuttosto gravi…
Questo film traspone sul grande schermo un musical teatrale – Nine, che debuttò a Broadway circa trent’anni fa – che ha trasposto a sua volta sul palcoscenico il film 8 ½ di Federico Fellini. Il risultato non può essere ovviamente originale nella sua tematica, della quale si prenderebbe invece il merito se lo spettatore fosse all’oscuro di tutta questa genesi. La crisi creativa del regista, il rovescio della medaglia che possedere genio e fama comporta, lo scotto da pagare nella vita privata se si smarrisce la retta via e quello da pagare nella vita professionale se si sbaglia un film, sono tematiche di valore, ma appunto di paternità felliniana.
Ereditato doppiamente un soggetto, il film non può che sollecitare l’impatto emotivo attraverso immagini altamente suggestive insieme con numeri di canto e ballo, vero tripudio di luci e colori. L’elemento spettacolare tipico di un musical viene in tal modo restituito, peraltro affidando i ruoli dei protagonisti a un cast di premi Oscar. Il meglio al femminile di Hollywood interpreta canzoni che oggettivizzano i rispettivi ricordi nei confronti di Contini, i ricordi dello stesso Contini oppure ancora le sue fantasie. Si tratta sempre del suo continuo sforzo di tradurre un’idea in immagini, ciò che è appunto la base del lavoro del regista. La moglie, l’amante, la madre morta, la costumista di fiducia, l’attrice preferita, perfino una giornalista sono per Guido fonte di ispirazione, anche se inizialmente soffocata dai malesseri che lo bloccano.
Nelle riprese esterne e interne, e nella celebrazione del genio di Contini che ha conferito onore all’Italia nel mondo, è evidente l’intenzione di rendere omaggio al cinema italiano e all’Italia intera, per quanto la scelta di affidare ruoli dimessi – ad eccezione di Sophia Loren – ad attori italiani faccia cadere l’intento in contraddizione. Lo stesso avviene con l’immagine emersa in più punti, non proprio lusinghiera, dell’uomo italiano. Probabili intenzioni metaforiche nella madre di Guido defunta e nel Guido bambino. La prima, forse simboleggia la morte del cinema italiano e la scomparsa della creatività del regista, mentre il secondo potrebbe simboleggiare la creatività fertile che è invece pronta a irrompere in scena.
Titolo: Nine (Id.)
Regia: Rob Marshall
Sceneggiatura: Michael Tolkin, Anthony Minghella
Fotografia: Dion Beebe
Interpreti: Daniel Day-Lewis, Marion Cotillard, Penélope Cruz, Nicole Kidman, Judi Dench, Kate Hudson, Sophia Loren, Stacy Ferguson, Ricky Tognazzi, Giuseppe Cederna, Elio Germano, Andrea Di Stefano, Roberto Nobile, Romina Carancini
Nazionalità: USA – Italia, 2009
Durata: 1h. 58′
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