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Invasori dalla IV dimensione di Charles & Albert Band

6 giugno 2012 Recensioni 0 Commenti
Invasori dalla IV dimensione

Columbia Tristar, 1992 – Piacevole

Al servizio di forze superiori, il dottor Anton Mordrid è sempre pronto ad accorrere dove le forze del Male minacciano l’equilibrio dell’universo. Ma la minaccia che sta per scatenarsi su New York è diversa da tutte le altre, perché arriva direttamente dal suo passato…


Jeffrey Combs e Ritch Brinkley in una scena di Invasori dalla IV dimensioneCosa sarebbe successo se Roger Corman non avesse fatto in tempo a iniziare le riprese di The Fantastic Four secondo le clausole stabilite dal contratto di Bernd Eichinger con la Marvel? Il produttore tedesco avrebbe perso i diritti per lo sfruttamento cinematografico del quartetto e non avrebbe potuto realizzare i due film di inizio XXI secolo, ma Corman cos’avrebbe fatto di tutto il lavoro di preparazione portato avanti per poter girare quel film? Senza dubbio, avrebbe fatto la stessa cosa che aveva fatto Charles Band due anni prima: avrebbe cambiato i nomi e i costumi dei personaggi, avrebbe riciclato quante più scene e dialoghi possibili e avrebbe girato comunque il film, facendo in modo che non avesse alcun collegamento diretto con i fumetti cui avrebbe dovuto invece essere ispirato. Sono le regole della Serie B, dove ogni singolo minuto di lavoro dev’essere monetizzato nel miglior modo possibile. Dove non ci si può permettere di buttare via nulla, neanche la più sbagliata delle inquadrature.

Brian Thompson in una scena di Invasori dalla IV dimensioneInvasori dalla IV dimensione è nato così, riciclando un progetto che la Full Moon Entertainment di Charles Band e famiglia non era riuscita a portare in rampa di lancio nei modi e tempi previsti dal contratto: una versione cinematografica dei fumetti del dottor Strange. Modificando tutto il modificabile, l’altro re dei B-Movie (che non ha però mai avuto il talento cinematografico di Corman) ha messo insieme un film ingenuo ma dotato di una sua coesione, povero fino all’osso ma sottolineato da quella leggerezza tipica di un cinema che sa di non potersi prendere sul serio. La scelta di affidare il ruolo principale a Jeffrey Combs è tra l’altro ottima, perché se l’ex Re-Animator non avrebbe potuto riprodurre il carisma e l’alterigia del mago creato da Stan Lee e Steve Ditko, qui ha invece potuto aggiungere una vena caustica e autoironica al suo personaggio, rendendolo così interessante e amabile.

Yvette Nipar in Invasori dalla IV dimensioneFestival del brutto effetto speciale, come d’abitudine con il cinema di Serie B, Invasori dalla IV dimensione regala comunque qualche bel momento, alcuni dialoghi ispirati e un paio di personaggi realmente divertenti. Certo si poteva spendere una mezz’ora di più nel disegnare il costume del dottor Mordrid (e nello scegliere gli abiti di Yvette Nipar), ma in fin dei conti la pellicola riesce a intrattenere degnamente gli spettatori ben disposti, che dal punto di vista artistico è esattamente quello che si prefiggeva.


La locandina statunitense di Invasori dalla IV dimensioneTitolo: Invasori dalla IV dimensione (Doctor Mordrid)
Regia: Albert Band, Charles Band
Sceneggiatura: C. Courtney Joyner
Fotografia: Adolfo Bartoli
Interpreti: Jeffrey Combs, Yvette Nipar, Brian Thompson, Jay Acovone, Keith Coulouris, Rich Brinkley, Pearl Shear, Murray Rubiin, Jeff Austin, John Apicella, Julie Michaels, Mark Phelan, Kenn Scott, Scott Roberts, Steven Marca
Nazionalità: USA, 1992
Durata: 1h. 14′


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