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Kursk di Thomas Vinterberg

24 ottobre 2018 Recensioni 0 Commenti
Kursk

Videa, ancora inedito – Emozionante

10 agosto 2000: il sottomarino russo a propulsione nucleare “Kursk” parte verso il Mare del Nord. A causa di due violenti esplosioni scoppiate a bordo, affonda nel Mare di Barents: solo 23 dei 118 membri dell’equipaggio restano in vita dopo l’inabissamento. Inizia così una drammatica lotta contro il tempo…


Diretto dal regista danese Thomas Vinterberg (Il sospetto), sceneggiato da Robert Rodat (Salvate il soldato Ryan) e interpretato da un cast internazionale composto principalmente da attori europei, Kursk è l’adattamento cinematografico del libro A time to die: The untold story of the Kursk tragedy scritto dal giornalista Robert Moore. Vinterberg si è avvalso anche della collaborazione dell’uomo che guidò le operazioni di salvataggio per conto della Marina britannica, il Commodoro David Russell. Il disastro del Kursk è stato un evento storico che ha colpito al cuore un’intera nazione, ma ha avuto anche una forte eco a livello mondiale, tenendo l’opinione pubblica in apprensione per i nove giorni durante i quali si cercò di salvare i pochi uomini ancora vivi.

Il film è strutturato in tre fasi. La prima, nella quale sono presentati alcuni degli uomini dell’equipaggio all’interno del loro ambiente familiare. Nella seconda è descritto il drammatico incidente che ha fatto affondare il sottomarino e nella terza i tentativi messi in campo per salvare i sopravvissuti dopo le esplosioni, la disperazione dei loro familiari ma anche la loro battaglia contro la burocrazia della marina russa. La narrazione si articola, quindi, attraverso tre punti di vista differenti: quello dei marinai, dei civili e delle autorità governative, ma è evidente che a Vinterberg interessa meno soffermarsi sull’aspetto politico della vicenda, perché la tragedia del Kursk è stata soprattutto un dramma umano, in cui un intero equipaggio ha perso la vita e delle famiglie sono state distrutte. Da un punto di vista politico ci sono state delle gravi responsabilità, soprattutto nella gestione dei soccorsi in cui la Ragione di Stato ha prevalso sulla vita dei singoli – e il regista lo mette in evidenza – ma la componente umana e familiare sono quelle che gli stanno più a cuore. Infatti, affida allo sguardo di un bambino, figlio di un membro dell’equipaggio, il compito di condurre gli spettatori nello strazio dei familiari.

Da un punto di vista tecnico, le scene delle esplosioni sono ben costruite e molto realistiche, si ha quasi l’impressione di essere a bordo con i protagonisti, così come sono emozionanti quelle in cui si vedono i 23 sopravvissuti lottare contro il tempo e in ogni modo pur di restare vivi. Kursk è un film intenso e coinvolgente, grazie alle interpretazioni degli attori protagonisti e a un ritmo narrativo che tiene gli spettatori con il fiato sospeso nonostante l’esito drammatico degli eventi sia noto a tutti.


La locandinaTitolo: Kursk (Id.)
Regia: Thomas Vinterberg
Sceneggiatura: Robert Rodat
Fotografia: Anthony Dod Mantle
Interpreti: Léa Seydoux, Colin Firth, Max von Sydow, Matthias Schoenaerts, Michael Nyqvist, August Diehl, Steven Waddington, Matthias Schweighöfer, Zlatko Buric, Joel Basman, Lars Brygmann, Gustaf Hammarsten, John Hollingworth, Pit Bukowski
Nazionalità: Belgio – Lussemburgo, 2018
Durata: 1h. 57′


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