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"La bella gente" di Ivano De Matteo

27 agosto 2015 Recensioni 0 Commenti
La bella gente

Istituto Luce Cinecittà, 17 Agosto 2015 – Sbrigativo

Nadja è una giovane prostituta ucraina che esercita la professione lungo una strada di campagna. Susanna, donna borghese socialmente impegnata, accoglie in casa la ragazza con l’intento di salvarla, ma questa nuova presenza in famiglia sconvolge equilibri e dinamiche e devia le opinioni…


Victoria Larchenko in La bella genteLa bella gente giunge nelle sale italiane dopo una gestazione lunga 6 anni: girato nel 2009, il film di Ivano De Matteo supera diversi ostacoli produttivi e distributivi prima di palesarsi al cinema. Considerato come il terzo figlio del regista dopo Gli equilibristi e I nostri ragazzi, La bella gente è una storia semplice senza grandi drammi, senza vittime né eroi, ma con dei protagonisti come tanti, che si lasciano attraversare da mutamenti psicologici che li conducono a delle vere evoluzioni caratteriali. L’anima trainante di tutta la vicenda è la capofamiglia interpretata da Monica Guerritore, che nel suo piccolo tenta di cambiare il mondo ma senza fare i conti con le conseguenze delle sue azioni. Partecipano e risentono delle piccole rivoluzioni della donna il marito (Antonio Catania) e il figlio (Elio Germano). Ottime le interpretazioni di tutti: dalla carica emotiva della Guerritore al cinismo divertente della coppia amica composta da Iaia Forte e Giorgio Gobbi; completamente sottotono invece l’acerba Victoria Larchenko, una maschera senza sfumature.

Monica Guerritore ed Elio Germano in La bella genteInteressante la tematica trattata, lo scarto sociale eterno tra la bella gente e i miserabili, coloro che malgrado abbiano bisogno di aiuto non lo chiedono, perché è difficile assisterli dal comodo divano di casa nostra. Ma il film si svolge con troppa faciloneria, tutto avviene in maniera troppo repentina: Nadja, a parte qualche capriccio iniziale, si affida immediatamente alla coppia senza l’ombra di nessun protettore pronto a reclamarla; il figlio, ragazzo senza pregiudizi abituato alla bella vita, sembra avere dei mutamenti sentimentali fin troppo improvvisi nell’arco temporale di pochissimi giorni; stessa sorte per Susanna, pronta a scaricarsi la coscienza e a voltare le spalle secondo i propri comodi. I tormenti interiori di questi personaggi avrebbero avuto bisogno di un’analisi più accurata e graduale.
Da questo punto di vista lo stile registico è più efficace della narrazione. La regia è molto più statica e conforme nella prima parte del film, quando si cerca di costruire un legame di fiducia per la giovane ragazza: pochi e ordinati movimenti di macchina, lenti carrelli in avvicinamento all’interno dello spazio familiare della casa in cui è ambientata la maggior parte della storia; mentre dal momento in cui Nadja è già bene integrata e comincia a prendersi ciò che le spetta, steadycam a precedere e seguire creano all’interno dello stesso ambiente casalingo quel caos dinamico che è specchio del nuovo caos emotivo di questa bella gente.


La locandina di La bella genteTitolo: La bella gente
Regia: Ivano De Matteo
Sceneggiatura: Valentina Ferlan
Fotografia: Duccio Cimatti
Interpreti: Monica Guerritore, Antonio Catania, Elio Germano, Iaia Forte, Giorgio Gobbi, Victoria Larchenko, Myriam Catania, Siddhartha Prestinari
Nazionalità: Italia, 2009
Durata: 1h. 38′


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