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"L'ultimo esorcismo" di Daniel Stamm

4 dicembre 2010 Recensioni 4 Commenti
Alberto Cassani, 24 Novembre 2010: Convenzionale
Eagle Pictures, 3 Dicembre 2010

Un reverendo protestante ormai disilluso ha deciso di mostrare quello che sarà il suo ultimo esorcismo a un troupe che sta realizzando un documentario. Ma i problemi che la famiglia prescelta nasconde si rivelano ben presto molto peggiori di quello che si aspettava…


«Direi che per l’ultimo paio d’anni ho continuato a fare ciò che ho sempre fatto. Cioè offrire un servizio alle persone che ne hanno bisogno, nel modo in cui ne hanno bisogno. Non dico di essere un medico, ma dico che guarisco le persone da ciò di cui soffrono. E alle volte, l’unica cosa di cui soffrono è la convinzione di essere posseduti dal Diavolo. E se posso aiutarli a scacciare quel pensiero, in modo che possano sentirsi meglio, allora lo farò. Ho una famiglia da mantenere.» E’ un esorcista molto pragmatico, quello che Daniel Stamm ci presenta in questo suo secondo lungometraggio, un esorcista che crede in Dio e nel Diavolo ma non in ciò che fa, che è convinto che il fiume di parole che il pastore dice in chiesa sia per i fedeli ancora più importante del loro significato. Ma che prima di smettere ha deciso di mostrare e spiegare cosa davvero sia un esorcismo.

Stamm ripropone qui l’ormai abusata tecnica del finto documentario – con cui aveva già girato il suo primo lungometraggio, A Necessary Death – e lo fa inizialmente con la giusta attenzione e il giusto ritmo. La prima mezz’ora di film è dedicata alle parole e alle spiegazioni, per presentare la situazione e il personaggio protagonista agli spettatori, ed è una mezz’ora acuta e interessante, che fa però da apripista ad un’ora più horror banale e prevedibilissima. Anche se l’inizio della parte centrale è girato e montato molto bene, l’accumulo di tensione viene gestito male e lo stile si fa forzato, tanto che il regista tedesco fatica a rimanere entro i limiti del genere che si è imposto. E così il finale, che avrebbe dovuto essere sconvolgente, risulta solo male organizzato. Degna conclusione di un horror senza brividi e con pochi guizzi.


Titolo: L’ultimo esorcismo (The Last Exorcism)
Regia: Daniel Stamm
Sceneggiatura: Huck Botko, Andrew Gurland
Fotografia: Zoltan Honti
Interpreti: Patrick Fabian, Ashley Bell, Iris Bahr, Louis Herthum, Caleb Landry Jones, Tony Bentley, John Wright Jr, Shanna Forrestall, Justin Shafer, Carol Sutton, Victoria Patenaude, John Wilmot, Becky Fly, Denise Lee
Nazionalità: USA – Francia, 2010
Durata: 1h. 27′


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Attualmente ci sono 4 commenti a questo articolo:

  1. Marco ha detto:

    Bene o male concordo con te, anche se a me non ha annoiato e si è lasciato tranquillamente guardare. Manca di scene di reale paura, ma forse la vera paura e che esistano ancora credenze riguardo questi esorcismi in qualche parte del mondo.

  2. Marco ha detto:

    Ho visionato “L’Altra Faccia Del Diavolo” e posso affermare che è veramente brutto, manca di sostanza, pathos e di una qualsivoglia ragione d’esistere.
    Un film visto, rivisto e stravisto in tutte le salse. Persino il metodo mockumentarty e mal gestito e fuori luogo in alcuni frangenti. Disturbante è solamente il primo esorcismo con un’intensa scena di scricchiolamento d’ossa da parte di una vera contorsionista. Per il resto noia e assurdità.
    Esterni di Roma a parer mio sprecati.
    Finale da presa in giro per lo spettatore. Durata risicata di 75 minuti.
    Ho notato anche scopiazzature da altri film horror recenti.
    William Brent Bell e il suo fido sceneggiatore Matthew Peterman toppano un’altra volta dopo “Stay Alive”.
    Nonostante tutto con il budget di 1 milione di dollari si è portato a casa la ragguardevole cifra di 101 milioni e passa di dollari mondiali.

  3. Alberto Cassani ha detto:

    Bravo, quando hai parlato di Bell e Peterman hai spiegato perché a quel film non ho intenzione di avvicinarmi.

  4. Plissken ha detto:

    Credo che la vena inerente il genere si sia esaurita molto tempo fa con “L’esorciccio”, l’ultimo “film” che ha avuto qualcosa di peculiare da dire in proposito…

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