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Passion di Brian De Palma

7 settembre 2012 Recensioni 0 Commenti
Passion

Inedito in Italia – Risibile

Christine è bella e disinvolta. Isabelle, la sua protetta, è invece talentuosa e ingenua. Lavorano in un’agenzia pubblicitaria di Berlino, e la campagna per un nuovo telefono cellulare prima le avvicina e poi le mette l’una contro l’altra. Alla fine sarà la più manipolatrice ad averla vinta…


Rachel McAdams e Noomi Rapace in PassionCi si chiede spesso perché Hollywood tende a realizzare nel giro di poco tempo remake di film stranieri di discreto successo, remake a volte addirittura fotocopiati dall’originale e la cui mancanza non si sarebbe certo sentita. La ragione è in realtà molto semplice: i film stranieri negli Stati Uniti passano sempre inosservati, e quindi per quel pubblico anche una fotocopia appare come una novità. Brian De Palma ha girato nella primavera del 2012 questo Passion, remake non fotocopiato di Crime d’amour di Alain Corneau, che era stato presentato fuori concorso al Festival di Roma 2010 dopo aver ottenuto un buon successo di pubblico in Francia con quasi 500.00 spettatori nell’estate di quell’anno. L’ha fatto, però, con il più totale disinteresse per il materiale narrativo che stava trattando, concentrato esclusivamente sulla sua classica ossessione per la visione e il voyeurismo.

Paul Anderson e Noomi Rapace in PassionParte con un’inquadratura della mela sul coperchio di un computer portatile, il regista newyorchese, e nel corso del film presenta i tanti modi diversi di ripresa che i media degli anni ’10 offrono, fino a (quasi) concludere la pellicola di nuovo con la stessa mela sullo stesso coperchio. In mezzo, però, tante banalità, diverse forzature, alcune citazioni e autocitazioni e poca cura per lo stile generale della pellicola. I personaggi, poi, non hanno alcuno spessore e l’intreccio sessuale è trattato a livelli di Basic Instinct 2, mentre le due attrici principali appaiono fuori ruolo e mal dirette. Ma come detto, di tutto questo a De Palma non importa.

Una scena di PassionA parte una grossa banalità su YouTube, Passion sfrutta con efficacia le videocamere dei telefonini, le telecamere di controllo e le videochat su internet. Fa però l’errore di non affidarsi ai mezzi reali, preferendo utilizzare quelli professionali anche per le riprese diegenetiche, e questo contribuisce a dare un look patinato anche ai momenti che avrebbero dovuto essere visivamente più ruvidi. Anche da questo punto di vista, poi, risolve la questione in maniera assolutamente contestabile, se non addirittura risibile. Come contestabile e risibile è in pratica tutto il film, probabilmente il peggiore del Concorso di Venezia 2012.


La locandina di PassionTitolo: Passion
Regia: Brian De Palma
Sceneggiatura: Brian De Palma
Fotografia: José Luis Alcaine
Interpreti: Rachel McAdams, Noomi Rapace, Paul Anderson, Karoline Herfurth, Leila Rozario, Rainer Bock, Ian T. Dickinson, Frank Witter, Alexander Yassin, Gernot Alwin Kunert
Nazionalità: USA – Germania – Francia, 2012
Durata: 1h. 40′


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