"Planet of the Apes" di Tim Burton
20th Century Fox, 14 Settembre 2001 – Freddo
Una navicella spaziale viene scaraventata da una tempesta elettromagnetica su un pianeta dove il potere è nelle mani di una generazione evolutissima di primati di ogni razza e gli umani sono considerati esseri inferiori. L’unico astronauta superstite diverrà guida dei suoi simili alla conquista della libertà…
Tim Burton si cimenta con un classicissimo della fantascienza cinematografica, l’affascinante film diretto nel 1968 da Franklin J. Schaffner. Purtroppo il film di Burton non ha la stessa fascinazione del suo celebre antenato. Innanzitutto risente di un forte squilibrio interno: la prima parte è verbosa, quasi filosofica, con lunghissimi dialoghi; la seconda è quasi tutta combattimenti e fughe. Le due anime non si amalgamano bene e il film risulta a tratti pesante a tratti troppo veloce e avventuroso. Unica cosa positiva è il finale, amaro e meno scontato di tutto il resto del film.
La regia appare meno evidente ed incisiva dello standard burtoniano; la sceneggiatura è spesso banale e fatica a interessare e coinvolgere lo spettatore; gli interpreti, al di là di un fantastico Tim Roth e di una interessante Helena Bonham Carter sono piatti, in particolare Wahlberg recita solo con i muscoli e la biondissima Estella Warren sembra appena uscita da un calendario da autofficina. Niente da eccepire, invece, sulla confezione: perfetto il make-up di Rick Baker (che ha anche una particina nel film), bellissima la Città delle Scimmie disegnata da Rick Heinricks (Oscar per Il mistero di Sleepy Hollow sempre con Burton), affascinante la scenografia, perfettamente adattata alla vita “scimmiesca” dei protagonisti. Ma non basta una bella confezione a fare un grande film.
Certo non era impresa facile cimentarsi con una storia tanto intensa, ma davvero da Tim Burton ci si poteva aspettare un risultato migliore.
Titolo: Planet of the Apes – Il pianeta delle Scimmie (Planet of the Apes)
Regia: Tim Burton
Sceneggiatura: Willam Broyles Jr, Lawrence Konner, Mark Rosenthal
Fotografia: Philippe Rousselot
Interpreti: Mark Whalberg, Estella Warren, Tim Roth, Helena Bonham Carter, Michael Clarke Duncan, Paul Giamatti
Nazionalità: USA, 2001
Durata: 1h. 59′
Io non l’ho trovato brutto, certo, gira di molto meglio in giro ma questo mi pare.
l’unica cosa che odio è il finale e Tim Rothe che in questo film non mi è piaciuto.
Disaccordo con la prima parte della recensione e d’accordo con la seconda.
Sia la prima che la seconda parte del film le ho trovate di discreto intrattenimento e non annoiano.
Effetti speciali non eccelsi ma scenografie azzeccate.
Colonna sonora non delle migliori sicuramente di Shore ma ben si adatta al genere.
Di Burton non vè quasi niente se non nella trasposizione della foresta, abbastanza lugubre con una fotografia in sintonia con i suoi standard.
Regia, per uno come Burton, anonima ma nel complesso salvabile.
Sicuramente meglio di “Mars Attacks” e “Alice”, su questo penso siano tutti d’accordo.
D’accordo col tuo commento, Marco, ti faccio solo un appunto: le musiche, pur rimandando a Howard Shore, sono di Elfman
Cavoli vero! Chissà a cosa pensavo. Grazie della correzione Riccardo.