Poseidon di Wolfgang Petersen
Warner, 1 Giugno 2006 – Inutile
Quando un’onda anomala capovolge una nave da crociera che sta attraversando l’oceano, un gruppo di sopravvissuti – il giocatore d’azzardo John Dylan, un padre disperato in cerca di sua figlia e del fidanzato, una madre single e suo figlio e una clandestina ansiosa – si uniscono per cercare di sopravvivere…
Una nave mastodontica, una serie di persone più o meno coinvolte sentimentalmente in qualcosa, una sensazione di rilassatezza che non sembra presagire una disgrazia, lusso e kitsch, buoni e cattivi, e infine la lotta universale dell’Uomo contro la Natura. Messi insieme questi elementi, tutti gli spettatori (ma oserei dire, chiunque) sono portati a dire e a pensare che il film in questione sia Titanic. Se fossimo ad un quiz-spazzatura che imperversa nelle Tv commerciali e non, a questa risposta si dovrebbe accendere la luce rossa sinonimo di errore, dato che stiamo parlando, sfortunatamente di Poseidon.
Il binomio acqua/disgrazia è sempre stato un must del cinema, se poi si considera solo quello catastrofico, allora tale binomio pare perfetto. Ma spesso, tale perfezione sulla carta non riesce a divenire, nella realtà e quindi al cinema, una perfezione effettiva. Pochi sono gli esempi di questo connubio che hanno lasciato una traccia (The Abyss) e molti sono i registi che hanno perso credibilità e possibilità di carriera appena hanno “messo piede in acqua”. Dopo Reynolds (Waterworld) stavolta tocca al pregevole Wolfgang Petersen salire su una barca che fa acqua da tutte le parti.
Al di là dei giochi di parole, sono molti i problemi che affliggono l’ultimo film del regista di Troy, e se volessimo seguire un ordine, il primo problema è quello dei paragoni. Poseidon è il remake de L’avventura del Poseidon (1972) di Ronald Neame, con Shelley Winters e Gene Hackman, vero e proprio capostipite dei film catastrofici e soprattutto, vero e proprio prontuario drammaturgico del perfetto film di tensione. Gli anni sono passati e la computer graphic ha fatto miracoli, ma nulla può fare con la mancanza di tensione e la debolezza della sceneggiatura: da Kurt Russell a Richard Dreyfuss (a che pro dire che lui è gay, dal momento che non ha funzionalità alla storia?) da Mia Maestro a Josh Lucas, si può tranquillamente dire che allo spettatore non può fregare nulla se si salveranno o no, tanta è l’inconsistenza della loro caratterizzazione, buona solo nei loro atti di eroismo che più delle volte sfiorano nel ridicolo. Non basta certo mettere insieme cinque storie private per creare pathos, soprattutto se dopo dieci minuti dall’inizio comincia la tragedia e non c’è più tempo per sviluppare intrecci, e ci si imbatte inesorabilmente in situazioni al limite del verosimile, con gente che riesce a trattenere il fiato per dieci minuti!
Ma non è questo il problema, dato che il cinema, quello catastrofico in particolare, deve mostrare anche questo e svolgere la sua vera funzione di entertainment. Il vero problema che affligge Poseidon è che è una pellicola che sarebbe stata perfetta tra 14 o 15 anni e non dopo appena sette da quel mostro che è Titanic. Non c’è un minuto dei 99 del film, in cui non si ritorni con la mente agli splendidi 183 minuti del capolavoro di James Cameron, dove i personaggi erano delineati con precisione, il pathos e il melodramma erano profusi e il ritmo avvolgente e serrato ne chiedeva sempre di più. Non si capisce se la panoramica di Petersen in apertura sia un omaggio a Titanic o una copia spudorata, come spudoratamente copiate dal film sono molto scene della tragedia.
Con Troy avevamo riscoperto un genere che non era toccato da anni, il peplum, ma Poseidon doveva riposare in cantiere ancora un po’ per poter generare riscoperte: così ha generato solo noia.
Titolo: Poseidon (Id.)
Regia: Wolfgang Petersen
Sceneggiatura: Mark Protosevich
Fotografia: John Seale
Interpreti: Kurt Russell, Josh Lucas, Richard Dreyfuss, Jacinda Barrett, Emmy Rossum, Mike Vogel, Mía Maestro, Jimmy Bennett, Andre Braugher, Freddy Rodríguez, Kevin Dillon, Kirk B.R. Woller, Stacy Ferguson, Kelly McNair
Nazionalità: USA, 2006
Durata: 1h. 39′
Non sono d’accordo con la recensione.
Poseidon non è stato affatto noioso.
Anzi è uno dei pochi film che mi ha tenuto con il fiato sospeso.
Sarà vero che si doveva lasciar calmare le acque a tutti gli spettatori reduci del film di Cameron, però per me è stato veramente un buon film come la tempesta perfetta.
Buona regia, buoni gli attori e anche le musiche di Klaus Badelt.
Questo è un moderno action sicuramente, ma quello con Gene Hackman non ha confronti. quello è veramente un capolavoro.
questo film e uno dei miei preferiti anche se la versione de 1972 mi e’ sempre piaciuta di piu’.volevo solo dire
una cosa che in pochi sanno la persona che ha scritto il romanzo si e’ rifatto ad una storia vera,con una vera nave che si chiamava proprio poseidon e che affondo’ anche se trovo strano che sia passata cosi’ tanto sotto silenzio,infatti se ne sa’ ancora poco.ma la nave e’ andata giu’ e l’anno pure riportata in superfice,quindi il film tratto dal romanzo sara’ un po’ romanzato ma resta una storia vera,e questoda al film tutto un altro significato emotivamente.guardate questo link___https://wallhere.com/it/wallpaper/973515——-