Romance & Cigarettes di John Turturro

Nexo, 5 Maggio 2006 – Variegato
Nick lavora alla costruzione di un ponte a New York. E’ sposato e ha tre figlie, ma tradisce la moglie con una giovane e appassionata commessa in un negozio di biancheria intima. Quando la moglie scopre la tresca, il suo mondo crolla e tutti sembrano abbandonarlo. Tranne le fidate sigarette e la sua amante…
Questo film nasce, a quanto pare, davanti alla macchina da presa dei Coen, ai tempi di Barton Fink, in cui Turturro, protagonista, era uno scrittore al lavoro. Proprio su quella macchina per scrivere, spesso inquadrata, l’attore avrebbe cominciato a buttare giù del materiale per questo Romance & Cigarettes. Aneddotica a parte, la terza prova del Turturro regista dopo Mac e Illuminata va oltre la naturale influenza dei fratelli suoi compari, per sfociare in un umorismo a tratti demenziale, che poco ha a che fare con il sottile straniamento dei Coen d’annata. La peculiarità più rilevante, ad ogni modo, resta l’impronta musical data al film, che orienta giocoforza anche le soluzioni umoristiche.
Protagonisti Gandolfini e Sarandon, sposati da anni con tre figlie, alle prese con il tradimento di lui che perde la testa per una Kate Winslet rosso fuoco. L’esile plot non va molto oltre e si basa più che altro sulle ricerche della moglie, decisa a saperne di più sulla rivale; sui tormenti del marito e sui numerosi personaggi di contorno, sempre pronti a popolare gli intermezzi cantati e a fare da spalla ai protagonisti. Steve Buscemi, Mary Louise Parker e un esilarante Christopher Walken, tra gli altri, si distinguono per dei sub-plot divertenti che ben si amalgamano con l’atmosfera generale.
Turturro sostiene di aver fatto un film sulla classe operaia e sulle sue difficoltà, virate in chiave musical perché la gioia del canto è dei poveri. Di certo non è questo l’elemento che più balza agli occhi, ma la tematica è rintracciabile ad uno sguardo più attento, soprattutto nelle scene domestiche e nel rapporto con le tre figlie. Appare più interessante leggere l’operazione di Turturro sul musical contemporaneo, che ad Hollywood sembrava segnato dalla scia di Moulin Rouge e Chicago e che qui viene calato in un contesto completamente diverso, non senza una certa consapevole ironia.
Il problema di “Romance & Cigarettes” è una certa discontinuità in alcune trovate umoristiche, a volte non troppo riuscite. In altri momenti invece basta poco per far scattare la scintilla: quando Walken entra in scena (ballando come nel famoso video di FatBoy Slim) è sempre uno spettacolo. Nonostante un’imprescindibile coralità, il peso della storia è comunque sulle spalle del possente James Gandolfini, molto impegnato in Tv con I Soprano ma in grado di reggere alla grande un ruolo impegnativo come questo. Del resto il regista deve essersi concentrato molto sul lavoro con gli attori, viste anche le prove del resto del cast, in cui spicca una Susan Sarandon (vista al Festival di Venezia di quest’anno anche in Elizabethtown) grintosa e sboccata.
La prova registica di Turturro è motivo di interesse, se non altro alla luce delle sue molteplici esperienze, e non delude. Oltre ad affermare il coraggio artistico che già si conosceva ad un attore versatile, bisogna dire che la regia è controllata e briosa, nonostante alcuni movimenti di macchina un po’ pretenziosi. Peccato per il finale, un po’ slegato dal corpo del film, che mette a dura prova la coerenza narrativa; come il corpo pesante di Gandolfini, capace di sorprendente leggerezza nel canto, questo terzo lavoro di Turturro a volte si piega, non mancando tuttavia di rialzare spesso la schiena.
Titolo: Romance & Cigarettes (Id.)
Regia: John Turturro
Sceneggiatura: John Turturro
Fotografia: Tom Stern
Interpreti: James Gandolfini, Susan Sarandon, Kate Winslet, Steve Buscemi, Kumar Pallana, Christopher Walken, Mandy Moore, Aida Turturro, Mary-Lousie Parker, Eddie Izzard, Elaine Stritch, Adam LeFevre, David Thornton, Barbara Sukowa
Durata: 1h. 55′
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