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"Sicario" di Denis Villeneuve

24 settembre 2015 (19 Maggio 2015) Recensioni 4 Commenti
Sicario

01 Distribution, 24 Settembre 2015 – Duro

Un’operazione dell’FBI volta a liberare degli ostaggi in mano a un cartello della droga messicano rivela una situazione ancor più drammatica e violenta del previsto. L’agente a capo dell’operazione viene inserita in una squadra interforze pronta a sferrare un attacco deciso al cartello, ma per farlo dovrà spostare i limiti della Legge…


Emily Blunt in SicarioIl sempre interessante Denis Villeneuve (Prisoners) arriva per la prima volta in concorso a Cannes con quello che è forse il suo film più “normale”, ma colpisce comunque per potenza e profondità. Sicario è formalmente un film di genere, che sa però muoversi agilmente sulla linea che divide luci e ombre, bene e male. Dopo un inizio particolarmente crudo, Sicario si fa più verboso e riflessivo, ma dà una rappresentazione davvero agghiacciante della zona messicana vicino al confine con l’Arizona, che il cinema ha raccontato sempre molto poco. È questa rappresentazione che rende credibile la violenza con cui le forze statunitensi attaccano, ed è proprio questa rappresentazione che dà poi modo all’esordiente sceneggiatore Taylor Sheridan di riflettere sull’attuale gestione delle forze armate senza farne una guerra di religione.

Josh Brolin e Benicio Del Toro con Daniel Kaluuya di spalle in una scena di SicarioRaro esempio di film hollywoodiano in cui la protagonista femminile cerca di mantenere la propria identità invece di scimmiottare gli uomini armati di pistola, Sicario gira sempre a ritmo compassato e basa il suo sviluppo proprio sui dubbi che ad ogni passo attanagliano la sua protagonista. Emily Blunt non riesce però a mostrare appieno il suo grande talento, forse perché il ruolo le richiedeva una fisicità per lei inedita. Ci pensa comunque Villeneuve a rendere interessante ogni sequenza che lo richieda, girando e montando in maniera egregia le sequenze d’azione senza mai strafare e senza rifugiarsi in soluzioni banali. Se il valore della sceneggiatura è ben chiaro, lo è anche la personalità del regista canadese.


La locandina di SicarioTitolo: Sicario
Regia: Denis Villeneuve
Sceneggiatura: Taylor Sheridan
Fotografia: Roger Deakins
Interpreti: Emily Blunt, Josh Brolin, Benicio Del Toro, Jon Bernthal, Victor Garber, Jeffrey Donovan, Raoul Trujillo, Maximiliano Hernández, Daniel Kaluuya, Sarah Minnick, Lora Martinez-Cunningham, Dylan Kenin, Alan D. Purwin, Kaelee Vigil, Michael Sheets
Nazionalità: USA, 2015
Durata: 2h. 01′


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Attualmente ci sono 4 commenti a questo articolo:

  1. Plissken ha detto:

    Finalmente un film con le palle!

    D’accordissimo con la recensione, uno dei migliori film che ultimamente le mie logore sinapsi hanno saputo apprezzare. Consigliato vivamente, nota di plauso a Villeneuve ed agli interpreti.

  2. Fabrizio Degni ha detto:

    Visto oggi… ben fatto: profondo, intrigante, duro e crudo… reale. Probabilmente il miglior esempio di come per un bene superiore si valichi spesso, forse giornalmente…, il bene supremo, della legge, che dovrebbe essere universale ed unica, indipendemente dai buoni e cattivi, dal bianco e dal nero.
    Ci sono state scene forse troppo volutamente estentate, calcate sicuramente per mostrare come l’uomo, accecato da una verita’ “superiore”, non abbia problemi a trasformarsi in un istinto animale, genocidio apparentemente ingiustificabile, come ostinatamente rimarca la protagonista fino all’estrema conditio sine qua non se non firmi, ti sparo e a cui alla fine si piega… con un gesto ultimo di ribellione, puntando direttamente l’arma verso uno straordinario Benicio del Toro, salvo poi stentare, forse pensando a tutto cio’ che quell’uomo, se tale ora possa definirsi, abbia perso .

    Da vedere, assolutamente.

  3. Andrea T. ha detto:

    Un piccolo capolavoro. Grande cinema

  4. Marco ha detto:

    Reparto tecnico ineccepibile, ottimo, ma sceneggiatura che poteva, DOVEVA dare di più.
    Troppo verboso e prolisso delle volte. L’attenzione scema più volte. Si segue con poco interesse.
    La parte del leone la fanno sicuramente le prestazioni attoriali, la prima quella di Del Toro.
    Molto belle le soluzioni registiche (che ricordano “Zero Dark Thirty”).
    Fotografia (sembra di avvertire il caldo del deserto) e colonna sonora adatte e molto belle.
    Piaciuto meno di “Prisoners”.

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