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Soundtrack: "L'arbitro" di Andrea Guerra

27 gennaio 2014 Soundtrack 0 Commenti
L'arbitro

Massimo Privitera, in collaborazione con Colonne Sonore* * ½

Per il lungometraggio a tema calcistico tratto dal suo corto premiato col David, Paolo Zucca sceglie il talento di Andrea Guerra come “arbitro” musicale. Il compositore romagnolo confeziona una partitura atmosferica, surreale e a tratti liberatoria, che unisce sonorità popolari mediterranee ad eterei suoni elettronici…


Nel 2009 il cortometraggio L’arbitro di Paolo Zucca vince il premio come miglior corto ai David di Donatello. Nel 2013 diventa un lungometraggio alla Mostra di Venezia nella sezione Giornate degli autori, con protagonisti Stefano Accorsi, Geppi Cucciari e Marco Messeri. Il passaggio da corto a lungo implica una sfilacciatura nella conduzione della storia e della pellicola stessa, non trascurabile, che ne lima l’originalità (del corto) e le potenzialità (del lungo). Rimangono in una storia di amore e calcio (ma così detto si svilisce la vera essenza del racconto filmico) i tratti felliniani marcati, le derive da spaghetti western, lo stile esageratamente grottesco alla Ciprì e Maresco, con attori dialettali e non tutti in parte.

Zucca sceglie come “arbitro” musicale della sua storia il talento di Andrea Guerra, che regala un bel rigore alla partita filmica, confezionando una musica atmosferica, surreale, a tratti liberatoria, dove non vi è nulla di comico, composta da strumenti solisti, da sonorità popolari mediterranee, e suoni elettronici eterei.
“Arbitri visitano lo stadio” è un brano folk ripetitivo nel suo modulare perpetuo della chitarra acustica. “La squadra al camposanto” è un urlo ventoso di violini in una melodia greve e ruvida. “E’ angolo poi rallenty, Pt. 2” è un’armonia sottile e consolatoria di chitarra acustica. “Presidente parla sconsolato” è una ballata popolare sarda dalle reminiscenze musicali greche, una sorta di sirtaki. “Sostituzione” si addentra nei meandri dell’effettismo synth e percussivo più tetro, invece “Pastore appicca l’incendio” si apre con un ostinato minimale per violoncello e violino solisti in canto e controcanto che prosegue all’infinito. “Scendi dall’albero” modula atmosfericamente suoni synth creando tenebrosa angoscia. “Scoperta dei cani morti” riprende il tema folk di “Arbitri visitano lo stadio” che divine a tutti gli effetti un tema calcistico rurale. “Titoli di coda” pigia sul pedale del suono ambient con tensione sullo sfondo. Presenti nell’album due versioni, quella lirica originale e una moderna swing (con performance gioviale di Ermanno Giove), della celebre canzone anni 30 di Cesare Andrea Bixio, “Vivere”.


La copertina del CDTitolo: L’arbitro

Compositore: Andrea Guerra

Etichetta: Cinevox Records, 2013

Numero dei brani: 17

Durata: 28′ 64”


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