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"L'arbitro" di Paolo Zucca

11 settembre 2013 Recensioni 0 Commenti
L'arbitro

Lucky Red, 12 Settembre 2013 – Epigrafico

Mentre in Sardegna due squadre di calcio si contendono il primato del campionato locale, Cruciani, arbitro di livello internazionale, è pronto a meritarsi l’ambita finale della coppa europea, tra complotti e musicalità…


Stefano AccorsiL’arbitro, primo film di Paolo Zucca, nato dal precedente omonimo corto del 2009, apre la sezione Giornate degli Autori della 70esima mostra del cinema di Venezia. Ambientato in una Sardegna colorata solo di bianco e nero, la vicenda dell’arbitro Cruciani viene decontestualizzata da qualsiasi riferimento temporale specifico. L’assenza di colore rende ancor più monumentale questa terra, definita attraverso i volti dei protagonisti e un dialetto colorito, con l’intento di rendere ancora più grottesco il ritratto imperturbabile di questa isola.

Geppi CucciariFotograficamente la regia alterna campi lunghi, nel far emergere gli spazi immensi e semi-aridi del luogo, ai primi piani nel mettere in evidenza espressioni impresse nei volti scolpiti dal chiaroscuro. Allude a Leone con le sue inquadrature statiche, maestose, spesso dal basso dove il cielo si impone di peso come una quinta obbligata sul capo di ognuno dei nostri “campioni”; chiaro il riferimento western sullo scontro tra le due squadre di punta, l’Atletico Papabarile e il Montecrastu, che più che una semplice partita sembrano dover affrontare l’ultima sfida all’Ok Corral; e il tono irrisorio con cui viene affrontata l’intera vicenda ci ricorda un po’ da lontano lo stile sarcastico di Ciprì e Maresco.

Francesco Pannofino in una scenaMa in tutto questo contesto che gioca sull’ironia, sui toni gretti e bizzarri risulta straniante l’inserimento del protagonista effettivo del film – l’arbitro Cruciani, interpretato da Stefano Accorsi – finisce per stonare con l’ambiente provinciale descritto in maniera così pungente, e la fragilità che lo caratterizza in maniera evidente ha poco a che fare con la saldezza caratteriale del popolo sardo, comprese vecchiette vedove sdentate e italo-argentini dal piede d’oro.

Divertenti le gag interpretate da un’ottima Geppy Cucciari e davvero stravagante l’idea di un allenatore non vedente perfettamente interpretato da Benito Urgu. Francesco Pannofino usa invece la sua grinta per riaccendere nella nostra mente il ricordo dell’arbitro ecuadoriano più antipatico che l’Italia abbia mai conosciuto.


La locandinaTitolo: L’arbitro
Regia: Paolo Zucca
Sceneggiatura: Paolo Zucca, Barbara Alberti
Fotografia: Patrizio Patrizi
Interpreti: Stefano Accorsi, Jacopo Cullin, Geppi Cucciari, Alessio Di Clemente, Marco Messeri, Grégoire Oestermann, Benito Urgu, Francesco Pannofino, Franco Fais, Quirico Manunza, Marco Quadao, Andrés Gioeni, Gustavo De Filpo
Nazionalità: Italia, 2013
Durata: 1h. 36′


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